Viaggi in camper: 4 itinerari del vino tra Italia e Europa

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Viaggi in camper: 4 itinerari del vino tra Italia e Europa

Voglia di viaggiare in libertà? Ecco 4 itinerari per viaggiare in camper sulle strade del vino più belle d’Europa!


Avete mai sentito parlare di #vanlife? Scommetto di sì visto che sempre più spesso si legge di viaggiatori che rinunciano al posto fisso – e soprattutto alla casa fissa – per vivere on the road a bordo di un van o di un camper alla scoperta del mondo.
Una tendenza che spopola e che sicuramente fa parecchia invidia, ma non proprio alla portata di tutti.
Personalmente non credo riuscirei a vivere in un pochi metri quadrati a lungo, ma per il tempo di un viaggio sì e anzi, è uno dei miei sogni nel cassetto.
E sarei pronta a “tradire” la nostra fedele auto – che ci ha portati a spasso per mezza Europa – per un veicolo più adatto che, oltre a permetterci di macinare chilometri in sicurezza, possa diventare per qualche tempo la nostra casa su ruote.

Che ne dite: anche a voi piacerebbe fare un’esperienza del genere?
Certo, il sogno sarebbe averne uno di proprietà, ma per far sì che si trasformi in realtà in tempi brevi basta noleggiarne uno e in questo ci viene in aiuto Goobony, una piattaforma olandese tramite cui potrete affittare il camper che più si adatta alle vostre esigenze.

Ma prima di avventurarci in viaggi e lunghi e impegnativi (perché parliamoci chiaramente: la vita in camper non è tutta rosa e fiori come ci fanno credere gli influencer su Instagram) ho pensato a qualche itinerario breve per testare la nostra resistenza.
Dove? Beh, vi propongo quattro viaggi in camper sulle alcune delle strade del vino più belle d’Europa così, se qualcosa andasse storto, avremo sempre il vino a farci tornare il sorriso!

In camper in Toscana: nelle terre del Chianti e dei Supertuscan

Cominciamo con un viaggio in camper facile e vicino, ma capace di regalare grandi soddisfazioni. Destinazione: Toscana.
È una regione di una bellezza indescrivibile, che fa innamorare per il fascino dei suoi piccoli e antichi borghi, per i paesaggi da cartolina che ben si prestano ad un viaggio on the road e disseminata di camping in cui potremo sostare senza problemi.

Qui le strade del vino sono molte, ma per questo itinerario vi suggerisco di partire da Castagneto Carducci o da Bolgheri, la terra dei Supertuscan, i vini dal taglio bordolese considerati tra i più pregiati al mondo. Percorrete l’iconico viale dei cipressi celebrato dal Carducci, deliziate il palato con un buon calice di Sassicaia nella cornice della piazzetta di Bolgheri, e poi andate alla scoperta delle cantine della zona: Ornellaia, Tenuta Guado al Tasso, Tenuta Argentiera, Le Macchiole, Michele Satta, Donna Olimpia sono tra le migliori e più prestigiose.

A questo punto spostatevi verso l’entroterra, nelle terre del Chianti, dove regna incontrastato il Sangiovese, vitigno principe della regione e della terra del Gallo Nero in particolare. Si viaggia nella porzione di territorio che si estende tra Siena e Firenze e che comprende i comuni di Greve, Panzano, Gaiole, Radda, Castellina, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, San Casciano Val di Pesa, Tavernelle Val di Pesa, Barberino Val d’Elsa. Visitate alcuni di questi caratteristici borghi, lasciatevi rapire dalla bellezza dei paesaggii collinari che caratterizzano questa zona e respirate appieno la magica atmosfera toscana.
Anche qui le cantine che meriterebbero una visita (e una degustazione) sarebbero tantissime, ma una su tutte vale una fermata: la tenuta di Antinori a San Casciano. I suoi vini sono una delle eccellenze toscane, ma questa cantina si fa notare anche per la sua architettura, che le è valsa l’inserimento nel circuito Toscana Wine Architecture che unisce cantine d’autore e di design, firmate dai grandi maestri dell’architettura contemporanea.
Non serve ricordarvi dell’olio e della Fiorentina, che qui è doveroso assaggiare!

 

In camper in Alsazia tra borghi e cantine

L’Alsazia non ha bisogno di presentazioni. Adagiata sul confine tra Francia e Germania, è una regione che ha preso il meglio di entrambe le due culture, famosa per la bellezza dei suoi villaggi, dei mercatini natalizi e, ovviamente, per i suoi vini.
È la destinazione ideale per un viaggio facile e ad alto tasso di emozioni da fare in camper, in cui basta seguire la celebre Route des Vins e fermarsi là dove gli occhi e il cuore ci guidano (e lo dico davvero visto che ogni paese dispone di un  camping per sostare).
170 km lungo i quali incontrerete pittoreschi villaggi dalle caratteristiche case a graticcio – coloratissime e meravigliosamente stortignacche -, straordinari paesaggi dolci pendii coltivati a vite e centinaia di piccole cantine (che chiamano “domaine”) pronte ad accogliervi per farvi degustare un buon calice di vino.
Riparati dal Massiccio dei Vosgi, i vigneti alsaziani si estendono per oltre 100 chilometri e farla da padrone sono i vitigni a bacca bianca come il Gewürztraminer, il Riesling, il Muscat d’Alsace, il Pinot Grigio, Bianco e Nero, l’unico a bacca nera in Alsazia.
I vini e i Crémant alsaziani, sorprendentemente aromatici, sono una vera delizia, ma se amate le note zuccherine non perdetevi l‘assaggio di un Grains Nobles e di un Vendage Tardive: da perdere la testa!
Ma oltre a bere qui c’è molto altro da fare, quindi tra una degustazione e l’altra dedicate qualche ora alla visita delle cittadine che sorgono tra i vigneti.
Si parte da Strasburgo, (non proprio parte della Route des Vins, ma mio parere una delle città più romantiche e suggestive d’Europa) e si arriva fino a Thann, poco sopra la bella Mulhouse. E nel mezzo ci sono Colmar, la Venezia d’Alsazia, e poi ancora Riquewhir, Obernai, Ribeauvillé, Eguisheim, il castello di Haut-Koenigsbourg e il monastero di Mont Sainte-Odile… Come dicevo sopra, lasciatevi guidare dall’istinto perché qui tutto sembra uscire da una favola e varrebbe la pena fermarsi ovunque!
Un altro vantaggio è che per viaggiare in Alsazia non serve attendere la stagione migliore perché lo sono tutte: in primavera ed estate rimarrete estasiati dai colori e dai profumi dei fiori che decorano i davanzali delle case, in autunno rimarrete abbagliati dai colori infuocati dei vigneti, mentre in inverno potrete passeggiare tra le casette in legno dei mercatini di Natale e ammirare gli spettacolari addobbi che vestono le cittadine alsaziane.
E a proposito di stagioni: non rinunciate a un buon piatto di choucroute, da mangiare sempre, anche in estate!

 

In camper in Svizzera tra i vigneti più alti d’Europa

Ho riscoperto la Svizzera qualche anno fa e me ne sono perdutamente innamorata. I pascoli verdi punteggiati di mucche, le pittoresche baite in legno dei villaggi alpini e la sua straordinaria natura l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Questo itinerario in camper è, però, un invito a scoprire e ad apprezzare un aspetto meno conosciuto, ma altrettanto affasciante, di questo Paese: la produzione vitivinicola.
Forse non tutti sanno che in Svizzera il vino è una cosa seria, quasi come per noi italiani, e che ci sono vigneti praticamente ovunque. Per questo viaggio in camper ci concentreremo, però, sui Cantoni che detengono la gran parte della produzione nazionale: il Canton Vallese e il Vodese.

Si parte dal Passo del Sempione, al confine con l’Italia, e da qui si procede sempre lungo la A9 che costeggia il corso del Rodano. Dopo aver superato la città di Briga incontrerete subito i primi vigneti terrazzati tipici di questa area che si estende per un centinaio di chilometri lungo il Rodano, a un’altitudine compresa tra 270 e 1100 metri.
Visp, Leuk, Sierre, Sion, che riconoscerete già dalla strada per torri del Castello di Tourbillon e dalle rovine del borgo fortificato di Valère, Saillon e Martigny (dove potrete anche visitare il Museo del Barryland, dedicato al cane nazionale svizzero, il San Bernardo, originario del Passo del Gran San Bernardo, a breve distanza da Martigny) sono alcune delle tappe in cui potrete fermarvi per dare il via alle degustazioni, senza però rinunciare anche alla visita di questi paesi. In questa regione incontrerete anche due vigneti da record. A Saillon si trova, infatti, il vigneto più piccolo al mondo: composto da tre viti, misura 1,6 metri quadrati e dal 1999 è di proprietà del Dalai Lama.
Sotto il villaggio di Visperterminen si erge, invece, il vigneto più in alto d’Europa, ubicato tra i 650 e i 1150 metri sopra il livello del mare.

Da qui proseguite sulla strada fino a raggiungere il Canton Vaud e il lago Lemano, sulle cui sponde affacciano gli spettacolari vigneti di Lavaux. Conosciuto principalmente per i suoi vini bianchi freschi e fruttati del vitigno Chasselas è un territorio di una bellezza rara, tanto da essere entrato nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. I filari ordinati coltivati sulle terrazze aggrappate alla colline per tuffarsi nelle acque blu del lago creando uno scenario idilliaco.
Circondati dai vigneti sorgono i numerosi villaggi che invitano ad una sosta. Alcuni, come Aran, Grandvaux, Epesses e Chexbres, dominano il lago di Ginevra dall’alto delle colline ricoperte di vigne, offrendo una vista sublime sulle alpi francesi che segnano l’orizzonte. Altri, come Pully, Lutry, Rivaz e Saint Saphorin si trovano a pochi passi dalle sponde del lago e i loro piccoli porti sono il luogo ideale per un pranzo con vista, a cui far seguire una sosta rilassante in una delle piccole spiagge che si affacciano sul lago. Molte cantine si trovano nel centro dei paesi, altre si nascondono tra le vigne, ma in ogni caso, non serve prenotare: basta bussare per serre accolti da qualche simpatico viticoltore che sarà pronto a offrirvi qualche calice di vino.
Vale la pena fermarsi anche nei centri più grandi come Losanna, Vevey e Montreaux: hanno molto da raccontare e sono certa vi stupiranno come hanno fatto con me!

 

In camper lungo le rive della Mosella

In quest’ultimo itinerario di viaggio in camper si procede seguendo il corso della Mosella e si attraversano tre nazioni – Francia, Lussemburgo e Germania – che, grazie al progetto Via Mosella non hanno più confini e si uniscono sotto un’unica bandiera: quella del vino!
Anche qui prevalgono i vitigni a bianca a bianca, il Riesling primo fra tutti, seguito dal Müller-Thurgau.
La strada del vino parte da Toul, nella Lorena francese, passando per il Granducato di Lussemburgo, per arrivare fino a Coblenza, in Germania, costeggiando il sinuoso corso fiume per oltre 300 km. Un’itinerario sicuramente lungo, ma che potrete modulare in base al tempo a vostra disposizione.
E, visto che in Francia siamo già stati (la Mosella nasce proprio in Alsazia, dal Massiccio del Vosgi), si potrebbe idealmente partire dal Lussemburgo, una destinazione forse un po’ sottovalutata, sia a livello turistico che vitivinicolo, ma che sono convinta regali grandi sorprese.

Il tratto Lussemburghese della Via Mosella si sviluppa per soli 45 chilometri e la prima cittadina che si incontra è Shengen, nota a tutti per il suo trattato e di cui scoprirete la sua anima più autentica, quella di villaggio di viticoltori. Proseguendo si incontrano altre località interessanti come Ehnen che ospita il museo del vino, Remich – “la perla della Mosella”, famosa per il vino spumantizzato, Wormeldange, la capitale del crémant lussemburghese che colpisce per gli splendidi panorami sui vigneti, e infine Wasserbillig, quasi sul confine e alla confluenza della Mosella con la Sura, dove potrete regalarvi un bel tour in battello sul fiume.
Sul sito Via Mosel trovate l’elenco completo delle cantine, ma quelle che vi consiglio di non perdere sono la Maison Bernard-Massard, a cui si devono i migliori crémant locali, e la Caves St Martin, a Remich, dove potrete perdervi tra i tunnel sotterranei in cui riposano le bottiglie.

E in un batter d’occhio ci si ritrova in Germania, sempre seguendo le rive del fiume e le sue anse che rivelano scenari sempre nuovi. Il paesaggio sorprende per la sua bellezza, con i pendii ricoperti di viti che scendono ripidi verso le sponde del fiume, come il Bremmer Calmont che, con una pendenza del 68%, è il vigneto più ripido d’Europa. Si parla di viticoltura eroica, proprio per il clima freddo della zona e per la mancanza di sole che obbliga a coltivare nelle aree più ripide e vicine al fiume per massimizzare l’irraggiamento, rendendo al contempo più difficile – e rigorosamente manuale – il raccolto.
A interrompere il verde delle vigne ci sono
 tanti pittoreschi villaggi in cui è piacevole passeggiare lasciandosi ammaliare dalla semplice bellezza delle case a graticcio. Visitate la cittadina di Treviri, una delle città più antiche della Germania, Cochen e il suo castello, Traben-Trarbach e Bernkastel-Kues, fino a raggiungere Coblenza, dove la Mosella incontra il Reno.

Ecco, quello che avete appena letto sarà il mio sarà il mio prossimo viaggio di-vino e chissà che non ci troveremo lì, mentre sorseggiamo un calice di Riesling contemplando il fiume?

 

Viaggiare in camper con Goboony

Ovviamente gli itinerari che vi ho proposto sono adatti anche a dei viaggi in auto – come ho fatto io per i primi tre -, ma sono certa che in camper saranno ancora più belli, avventurosi e soprattutto “lenti”, proprio come dovrebbe essere una vacanza!
E come dicevo all’inizio, non serve averne uno di proprietà: grazie a Goboony potrete, infatti, noleggiare il vostro camper in modo semplice e sicuro!
Si tratta di una piattaforma olandese in cui è possibile affittare i camper di altri proprietari su tutto il territorio europeo.
Vi basterà andare sul loro sito, inserire la vostra destinazione, le date del viaggio e i posti letto necessari e il gioco è fatto. Troverete tantissimi camper disponibili, potrete guardare le foto degli interni, mettervi in contatto con i proprietari e scegliere, infine, quello che fa per voi.

Qualora, invece, foste già camper-muniti potrete usare la Goboony per mettere il vostro camper a disposizione di altri viaggiatori, evitandogli di accumulare polvere mentre non lo usate e di guadarci anche qualche soldino.
Insomma, non vi sembra una soluzione geniale per entrambe le parti?

2 Comments
  • Monica
    Inserito il 07:32h, 22 Dicembre Rispondi

    Lungo la Modella i paesaggi devono essere davvero suggestivi ed è un viaggio sicuramente non scontato! Mi sono sempre piaciuti i viaggi a tema: volare a Londra per assistere ad un musical, in Lapponia per l’aurora boreale, alle Azzorre per vedere la migrazione delle balene e potrei continuare all’infinito mi sa
    Molto bello quindi legare il viaggio lungo le sponde di un grande fiume che attraversa paesi e nazioni per scoprirne i suoi vini e la storia che li accompagna
    Da fare!
    @mo16anni

    • Federica
      Inserito il 11:03h, 26 Dicembre Rispondi

      Ciao Monica! Ormai un po’ mi conosci e sai che io ho una mente semplice, ma molto logica, e che in tutti i miei viaggi seguo sempre un tema o un filo logico, altrimenti vado in confusione e non riesco nemmeno a pianificare l’itinerario!
      Comunque, scherzi a parte, era un viaggio che avevo organizzato per settembre e che mi intrigava moltissimo; peccato che, per varie vicissitudini, non sia riuscita a farlo 🙁
      Magari lo organizzo come viaggio di gruppo e vieni anche tu!

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