Itinerario a Prince Edward Island
ilIl mio itinerario a Prince Edward Island: un road trip di 3 giorni sulla più piccola delle Province Marittime del Canada. Informazioni, tappe, percorsi e indirizzi utili.
Come promesso torno a parlarvi del mio road trip estivo tra Nuova Scozia e Isola del Principe Edoardo (o Prince Edward Island o P.E.I., come preferite).
Chi ha letto il mio itinerario in Nuova Scozia si sarà accorto che ho lasciato in sospeso tre giornate, quelle trascorse a P.E.I., di cui vi racconterò oggi.
Prima di snocciolarvi l’itinerario completo e dettagliato (a proposito di dettagli: grazie a chi ha detto che i miei post sono meglio della Lonely Planet!) voglio darvi qualche informazione preliminare su quest’isola incantevole.
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Ecco cosa troverai in questo articolo:
Dove si trova P.E.I.
Io ormai lo do per scontato ma fino a giugno non avevo nemmeno sentito parlare di quest’isola che, a naso, avrei collocato in zona Inghilterra. Ehm… No, siamo molto lontano da qui!
Ecco quindi un aiutino per chi non ne conoscesse la posizione sul mappamondo: siamo in Canada orientale e precisamente nelle Province Marittime, le cosiddette Maritimes, di cui fanno parte anche Nova Scotia e New Brunswick.
Tutto più chiaro vero?
Come arrivare a P.E.I. dalla Nuova Scozia
Se deciderete di visitare Prince Edward Island è molto probabile che ci arriverete dal Canada (non credo ci siano voli diretti dall’Italia) passando per la Nuova Scozia o il New Brunswick.
Raggiungere PEI è semplice e si può scegliere tra auto e traghetto.
È infatti una delle poche isole ad essere collegate alla terraferma grazie al Confederation Bridge, un ponte colossale e bellissimo.
Vi parlerò meglio di lui in altre occasioni; per ora vi basti sapere che il Confederation Bridge è un ponte lungo ben 13 km che collega P.E.I. al New Brunswick (noi venivamo dalla Nuova Scozia e non ci siamo nemmeno accorti di avere sconfinato 🙂 )
Attraversare questo popò di opera d’ingegneria costa 50$ A/R e il pedaggio si paga solo in uscita dall’isola.
L’alternativa è il traghetto – per auto e pedoni – della Nothumberland Ferrys che in 75 minuti esatti conduce in Nuova Scozia. Anche in questo caso si tratta di un biglietto A/R da 91$ da pagare in uscita dall’isola.
Sottolineo solo in uscita perché entrare con il ferry e uscire attraversando il ponte costa quasi la metà, quindi consideratelo nella creazione del vostro itinerario a Prince Edward Island.
Quanto tempo stare a P.E.I.
Rispetto alle dimensioni del Canada P.E.I. è uno scricciolo, motivo per cui le abbiamo dedicato solo tre giorni.
Per noi è stato un intermezzo all’interno di un viaggio più lungo ma sappiate che tre giorni sono davvero troppo pochi e, come vedrete dalle mappe nel post, ci sono molte zone che abbiamo saltato a piè pari.
Io vi consiglio di dedicarle almeno cinque giorni, sette ancora meglio; se poi voleste addirittura trascorrerci le vacanze – godendovi il mare, rilassandovi in spiaggia e facendo tante passeggiate – allora perché non rimanerci due settimane?
Fatte queste premesse veniamo al mio itinerario sull’Isola del Principe Edoardo!
Giorno 1 – La west coast di P.E.I
Amherst – Borden Carleton – Summerside – Cape Egmont – West Point
Partiamo di buon’ora da Amherst, in Nuova Scozia, alla volta di P.E.I. che raggiungiamo percorrendo il Confederation Bridge.
Prince Edward Island è incantevole; se possibile, ancor più della Nuova Scozia!
La prima cosa che ci colpisce è proprio il ponte, le cui arcate, di altezze diverse per consentire il passaggio delle navi, creano una salita che dà la sensazione di guidare verso le nuvole!
Il ponte sbarca a Borden Carleton, una cittadina che funge da punto di accoglienza dell’isola.
Dopo aver raccolto i miei 10 chili di brochure ci rimettiamo in macchina in direzione West Point, il faro più alto di P.E.I., dove trascorreremo la notte!
Sulla strada facciamo diverse soste che vi consiglio:
• Gordon Cove, un’insenatura in cui siamo arrivati quando la bassa marea scopriva la tipica sabbia rossa di Prince Edward Island creando uno scenario surreale, con vista ponte, da favola.
• Sea Cow Head Lighthouse, un punto panoramico eccezionale. È uno dei tanti fari presenti sull’isola da cui potrete ammirare le rosse scogliere che sembrano essere state “morse” da un gigante. Bellissima anche la strada in mezzo ai campi per arrivarci.
• Summerside, è la seconda città più grande di PEI. Noi abbiamo fatto un giro, per pranzare, allo Spinnaker’s Landing, la zona commerciale della città, costruita su palafitte.
• Notre-Dame du Mont-Carmel, una bellissima e grande chiesa in mattoni rossi, molto diversa dalle tipiche chiesette in legno della zona. Fate quattro passi anche nel suggestivo cimitero adiacente, un luogo incredibilmente solare e “leggero” a dispetto della sua funzione.
• Bottle Houses, una sorta di villaggio nato dall’estro di Édouard Arsenault che ha costruito dei piccoli edifici utilizzando delle bottiglie in vetro al posto dei mattoni. A Marco non è piaciuto io invece l’ho trovato meraviglioso e fiabesco. Forse è più una cosa “da femmine” 🙂
West Point Lighthouse Inn & Museum, West Point
Le sistemazioni sono semplici ma molto accoglienti e dormire in un faro è un’esperienza unica! Colazione semplice ma soddisfacente.
The Catch: è l’unico ristorante in zona. Carino e si mangia bene, prezzi altini ma… O così, o pomì!
Giorno 2 – Il parco nazionale di Prince Edward Island
West Point – Cavendish – Rustico Bay – Charlottetown
Puntiamo la sveglia alle 6:00 del mattino (alla faccia della vacanza) per goderci lo spettacolo del sole spuntare all’orizzonte. Alba e tramonto sono affascinanti anche in tangenziale, vi lascio immaginare cosa possa essere ammirarli da un faro sperduto su un’isoletta in Canadà!
Facciamo una capatina al museo del faro, molto carino e gratuito per gli ospiti, dopodiché montiamo in macchina in direzione Cavendish.
Durante il tragitto facciamo una sosta fotografica al mini-villaggio di French River e cerchiamo disperatamente le Teacup Rock, delle scenografiche rocce che sbucano dal mare. Sono uno dei punti fotografici più noti dell’isola ma non c’è verso di trovarli… Incontriamo anche una coppia di americani a cui chiediamo numi ma sono a caccia anche loro!
Fatemi sapere se voi le trovate 🙂
Il Parco Nazionale di Prince Edward Island si trova nella parte centrale a nord dell’isola, una lingua di terra che affaccia sul mare in cui si trovano spiagge, golf, ristoranti, strutture ricettive e case vacanze; un posto davvero particolare. L’accesso costa 7,8$ al giorno in alta stagione e solo 3,9$ il restante periodo.
È suddiviso in tre zone e la prima che visitiamo è quella di Cavendish – North Rustico.
Cavendish è la patria di Anna dai capelli rossi, un vero mito letterario qui a P.E.I.: ci sono diversi musei dedicati al suo personaggio e a Lucy Maud Montgomery, autrice del romanzo, e nel parco stanno costruendo un’immane struttura, il Green Gables Heritage Place, in cui ci siamo addirittura persi!
Riusciamo con un po’ di difficoltà a raggiungere il Visitor Center del parco e da qui imbocchiamo uno dei tanti percorsi che conducono alla spiaggia.
La vegetazione ha un colore molto particolare, quasi verde pastello, la sabbia è rossa e il mare assume delle tonalità rosate. In fin dei conti è una spiaggia ma la visione d’insieme è davvero particolare.
Trascorriamo qualche ora gironzolando qua e là e verso metà pomeriggio riprendiamo l’auto seguendo le ripide e rosse scogliere fino a North Rustico Beach.
Ricordatevi di portarvi da bere e mangiare perchè la zona delle spiagge non ha servizi di alcun genere.
Dopo tutto questa mare ci spostiamo a Charlottetown, dove dormiremo per due notti.
Charlottetown è la capitale dell’isola, una deliziosa e vivace cittadina che meriterebbe una visita di almeno due giorni; noi, con grande rammarico, riusciamo a darle giusto una sbirciatina prima di cena.
The Harbour House, Charlottetown
Locanda carina e accogliente, molto comoda per raggiungere Victoria Row, la strada più vivace di Charlottetown.
Ottima colazione.
The Pilot House: mi ha attirata qui l’edificio e il ristorante è stato all’altezza. Ottima cena!
Giorno 3 – Greenwich e il Dunes Trail
Charlottetown – Greenwich – Point Prim Lighthouse – Charlottetown
Oggi si torna al Parco Nazionale per visitare la zona di Greenwich e in particolare il Dunes Trail, uno dei must dell’isola di P.E.I.
Greenwich è un grande polmone verde e selvaggio in cui si potrebbero trascorrere anche diversi giorni esplorando i vari percorsi escursionistici; per i locali è una vera e propria località di villeggiatura dove è possibile campeggiare o affittare dei deliziosi cottages.
Noi, per motivi di tempo, scegliamo il percorso più famoso, il Dunes Trail, a cui dedichiamo più di mezza giornata, godendoci anche un pranzo in spiaggia a base di carne secca e Oreo al caramello (ci piace mangiare sano e local!)
Il Dunes Trail, un sentiero che conduce ad una spiaggia, è costituito da una passerella in legno che attraversa prima un bosco e infine una stagno. Detto così sembra una cosa normale ma vi assicuro che è uno spettacolo che lascia a bocca aperta.
Non voglio raccontarvi troppo ma sappiate che, a mio parere, Greenwich vale un viaggio in Canada! Per saperne di più leggete il post dedicato al Greenwich Park e al Dunes Trail.
Anche qui ricordatevi di portare acqua e cibo perchè sarete nel nulla!
Concludiamo la giornata con una birretta – forse una delle più goduriose della mia vita – al faro di Point Prim, il più alto di PEI.
Il faro è indubbiamente molto bello, e infatti lo hanno agghindato come un set fotografico, ma ad essere davvero super è lo scenario circostante, soprattutto quando la bassa marea scopre il fondale rosso, da cui spuntano ciuffi di alghe verdi e grassocce e un’infinità di telline che è difficile riuscire a non calpestare.
Fa caldissimo e siamo stanchi (la sveglia è suonata presto anche oggi) così torniamo a Charlottetown, giusto in tempo per fare una passeggiata prima di cena.
The Harbour House, Charlottetown
Row House: propongono astice e carne alla griglia. L’ambiente è carino e che costine! Ho mangiato un rack intero e non me ne vergogno 🙂
Giorno 4 – Si torna in Nuova Scotia
Charlottetown – Nova Scotia
Altra levataccia per arrivare puntuali all’imbarco del traghetto delle 9.30 che ci riporterà in Nuova Scozia.
Il nostro tempo a PEI volge al termine.
La guardiamo allontanarsi dal ponte del ferry e, mentre tutti urlano per sovrastare il ronzio dei motori e si affannano per trovare un posto a sedere, noi rimaniamo fermi, vicini e silenziosi, con gli occhi umidi. Colpa del vento naturalmente.
Ci consoliamo pensando che il nostro viaggio non è ancora finito, che ci aspettano tante altre sorprese e che siamo stati fortunati ad assaporare un po’ della meraviglia di questa piccola e dolcissima isola.
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Elena
Inserito il 15:27h, 10 NovembreQuesta, per me, sarebbe la realizzazione di un sogno. Adoro le isole. Adoro ancor di più i fari. E ho, fin da piccola, una passione spropositata per Anna dai capelli rossi. Avete realizzato un viaggio davvero incredibile, complimenti!
Federica
Inserito il 12:05h, 16 NovembreCiao Elena!
Pensa che io Anna dai capelli rossi quasi non la conoscevo ma adesso che sono tornata ho scoperto che hanno fatto una serie tv (su Netflix) proprio su di lei e tutte le scena in esterno sono girate proprio a PEI. Io la sto guardando per godermi ogni tanto la sensazione di essere ancora lì 🙂
Te la consiglio!
Elena
Inserito il 12:49h, 16 NovembreGià vista, già vista! Hai ragione, paesaggi stupendi, però riguardo alla storia mi ha parecchio delusa. Io conosco la storia di Anna a menadito e nella serie hanno aggiunto di sana pianta delle scene e modificato troppe cose alle quali io ero affezionata conoscendo i libri e il cartone…
Federica
Inserito il 13:00h, 16 NovembreMa allora sei proprio una super fan! In effetti ho letto che è un po’ rivisitata ma io più che altro guardo i paesaggi 🙂
Sabry
Inserito il 11:09h, 15 NovembreCiao, scusa, ma non ho capito il discorso del traghetto/ponte! Dici che sarebbe da farci una vacanza intera, davvero? Grazie. Sabrina
Federica
Inserito il 11:29h, 16 NovembreCiao Sabry!
Ops… forse non sono stata molto chiara… Ci riprovo 🙂
In pratica sia il traghetto che il ponte sono a pagamento ma, in entrambi i casi, il biglietto si paga solo nella tratta da PEI verso la Nuova Scozia (quindi in uscita) e visto il ponte costa meno è più economico entrare a PEI con il ferry e uscirne attraversando il ponte.
È utile tenerne conto se si fa un road trip tra i due Paesi come abbiamo fatto noi.
Per quanto riguarda starci in vacanza considera che per loro Nuova Scozia e PEI sono paragonabili alle nostre Versilia e Liguria: tipici posti da vacanza al mare, solo che l’acqua da loro è molto più fredda 🙂
Sara
Inserito il 11:11h, 15 NovembreSplendido! Che voglia di farci un giro con la famiglia! Ma tu che ci sei stata pensi possa essere adatto anche a bambini di 4/5 anni? O gli itinerari sono troppo impegnativi? Ciao.
Federica
Inserito il 11:37h, 16 NovembreCiao Sara!
Non sono mamma e sono poca esperta di bambini ma secondo me è un posto ideale!
È una zona tranquilla e poco affollata, i locali sono persone squisite e molto amichevoli, ci sono spazi aperti ovunque e aria buona, le passeggiate e le escursioni sono molto facili (e se lo dico io puoi fidarti perchè sono negata con lo sport!) e tutte le zone attrezzate per il turismo, tipo i parchi o i musei, sono molto ben organizzate per i bambini.
Gli unici “difetti” potrebbero essere il mare (rispetto al mediterraneo l’oceano è freddo e molto mosso) e il lungo volo aereo dall’Italia.
Il resto mi sembra tutto molto bimbo-friendly!
Ale Carini
Inserito il 14:58h, 14 DicembreLa Nuova Scozia era già da tempo tra i sogni nel cassetto, ma adesso che mi hai parlato di questa PEI mi toccherà aggiungere anche un’altra tappa alla mia lista.
Prima cosa tra tutte le altre amo i fari e sogno da sempre di fare un viaggio alla scoperta dei fari più belli del nostro pianeta infinitamente bello!
Seconda cosa non immaginavo che proprio questa fosse la patria di Anna dai capelli rossi!!! Non ci posso credere?! Mi hai fatta tornare di botto alla mia infanzia … bellissimo vermente questo viaggio alla scoperta di quest’isola.
Federica
Inserito il 10:29h, 17 DicembreCiao Ale! Anna dai capelli rossi è stata una scoperta anche per me perchè conoscevo il romanzo solo per sentito dire e non avevo proprio idea di dove fosse ambientato.
Comunque lì è una vera star… Un po’ come Mozart a Salisburgo e tutto è intitolato a lei!
Alice
Inserito il 02:08h, 13 AgostoCiao, sto facendo una vacanza Nuova Scozia, PEI e New Brunswick i tuoi post sono stati molto utili. Sono riuscita a trovare il Teacup Rock perché sapevo che era difficile da trovare. Nella zona c’è scritto dappertutto strada privata; in una sola stradina abbiamo potuto parcheggiare e a scendere al livello del mare per vedere finalmente le varie rocce tra cui il Teacup Rock. Grazie per l’informazione!!! Ci restano 3 giorni al cape breton e poi fine vacanza .
Federica
Inserito il 10:22h, 15 AgostoCiao Alice! Che bel viaggio stai facendo! Ti sta piacendo la zona? Io ci ho davvero lasciato il cuore!
Il Teacup Rock è una vera caccia al tesoro e sono contenta che tu l’abbia trovata! Ne è valsa la pena?
Buona fine vacanza!
Alice
Inserito il 07:45h, 29 AgostoCiao !
Il viaggio è stato molto bello ! Due anni fa avevo fatto la Gaspésie non tanto lontano e devo dire che la costa est de Canada mi ha veramente sedotto!
Il teacup Rock mi è piaciuto e anche gli scogli li vicino, ma penso che sia il punto di interesse più mal indicato del Canada.
Grazie ancora per tutti i consigli del blog, sono stati molto utili.
Federica
Inserito il 09:19h, 29 AgostoPer fortuna che mi dici così perchè a non trovarlo ci siamo sentiti un po’ tonti!
E grazie a te per avermi aggiornata sul tuo viaggio Sentir parlare di questi posti mi fa sempre un gran piacere, soprattutto in questi giorni estivi in cui sono a casa a Milano e mi ritrovo spesso a pensare che lo scorso anno ero lì e mi viene una gran nostalgia!
A questo punto non ti resta che pensare alla prossima destinazione e magari troverai qualche idea qui da me… Sto studiando un super viaggio per quest’inverno ma per scaramanzia non dico nulla finché non prenoto!
Un abbraccio
Enzo
Inserito il 17:14h, 16 DicembreBuonasera Federica, ti contatto riguardo il tuo viaggio nel PEI.
Sto progettando anche io una tappa di 3 giorni di un viaggio itinerante di 2 settimane.
Riguardo l’accesso sull’isola: il pagamento del biglietto è SOLO in uscita dal PEI che sia a mezzo ponte (47$) o a mezzo traghetto (78$), quindi la logica mi dice che se mi imbarco a Caribou ferry (Nuova Scozia) ed esco percorrendo il ponte pago 47$ al casello che c’è nel Nuovo Brunsiwich (Cape Jourimain Nature Centre). Ciò significa che al mio arrivo in auto al Caribou ferry non incrocio nessun casello accedendo all’imbarco direttamente e liberamente accodandomi alle eventuali altre auto. Bisogna che prenoti la traversata con auto di sola andata allora! E’ tutto esatto ciò che ho scritto? Conosci per favore il portale per tale prenotazione?
Grazie mille per tuo riscontro
Enzo
Federica
Inserito il 19:34h, 16 DicembreCiao Enzo! L’ingresso a PEI è oggettivamente poco chiaro perché anche sul sito ufficiale scrivono cose che hanno poco senso!
Considera che io ho fatto il giro al contrario (non ho esperienza diretta su ciò che mi chiedi) ed è anche passato un po’ di tempo e la memoria fa un o’ cilecca, quindi non prendere ciò che ti dico per oro colato!
Quello che posso dirti è che il biglietto one-way non esiste realmente, perché la tariffa è sempre di 82$. Inoltre quando ci sono stata io non era necessario prenotare, mentre ora lo consigliano vivamente.
Io credo che, prenotando il one-way, non ti facciano proprio pagare essendo la tratta dalla NS a PEI gratuita.
Comunque questo è il sito dei traghetti: prova a studiartelo bene e nel caso scrivigli!
https://www.ferries.ca/ns-pei-ferry/fares/
Buon viaggio e saluta la mia adorata PEI!
Enzo
Inserito il 15:07h, 17 DicembreTi ringrazio. Sarai aggiornata, magari può essere utile per qualcun altro.
Ciao
Federica
Inserito il 19:38h, 19 DicembreMolto volentieri, grazie mille!