Il Greenwich Park di Prince Edward Island

Il Greenwich Park a Prince Edward Island

Il Greenwich Park di Prince Edward Island

Il Greenwich Park di Prince Edward Island è uno dei parchi più belli del Canada e il Dunes Trail uno dei suoi percorsi più spettacolari. Un tappa imperdibile durante un viaggio in Canada.


Il Greenwich Park di Prince Edward Island è uno di quei posti che, da solo, vale un viaggio in Canada!
Che il Canada abbondi di sorprendenti paesaggi naturali è cosa nota e non so dirvi se questo sia il più bello (ho visto ancora troppo poco di questo gigantesco Paese); posso però dirvi con certezza che il Greenwich Park è uno dei luoghi più incantevoli che abbia mai visto.

Ho usato il termine incantevole di proposito perchè qui si ha la sensazione di essere in luogo surreale, magico. Incantato.
La bellezza del paesaggio è un fattore oggettivo ma a rendere il tutto ancor più magico è la tranquillità che vi regna. Figuratevi che è uno dei luoghi più turistici e noti di tutta Prince Edward Island ma, inspiegabilmente, eravamo quasi da soli.

Ecco quindi una piccola guida a questa meraviglia.

 

Il Parco Nazionale di Prince Edward Island

Il Parco Nazionale di P.E.I. si trova sulla costa nord, al centro dell’isola, e si sviluppa per un tratto di oltre 60 chilometri.

Mappa del parco nazionale di Prince Edward Island

Mappa del parco nazionale di Prince Edward Island

È diviso in tre zone:

    • Cavendish – North Rustico. Per gli appassionati di “Anna dei capelli rossi” (per loro Anne of Green Gables) è una tappa obbligata: qui si trovano il Green Gables Heritage Place (un vero colosso in fase di ampliamento) e il Site of L.M. Montgomery’s Cavendish Home (la casa dell’autrice del romanzo). Questa è sicuramente la parte più turistica e affollata dell’intero parco ma ci sono anche delle bellissime spiagge, dune di sabbia e le spettacolari scogliere rosse che caratterizzano gran parte dell’isola. Noi abbiamo trascorso qui più di mezza giornata, scegliendo uno dei percorsi che conducono alla spiaggia di Cavendish, molto bella, esplorando in auto la costa e fermandoci qua e là ad ammirare il paesaggio e le scogliere.
    • Brackeley – Dalvay: è la sezione centrale del parco e quella in cui, purtroppo non abbiamo, nemmeno messo piede. Il tempo non basta mai!
    • Greenwich: in assoluto la zona più sorprendente e ora capirete il perché!

 

 

Greenwich e il Dunes Trail

La zona di Greenwich è stata annessa al Parco Nazionale di Prince Edward Island solo nel 1998 con l’intento di proteggere il delicato ecosistema che la caratterizza.
Quest’area offre 3 percorsi tra cui scegliere, tutti completamente immersi nella natura e a due passi dal mare che circonda l’isola.
Il più spettacolare e imperdibile è il Dunes Trails, l’unico che, sempre per ragioni di tempo, siamo riusciti a visitare.
Ma in cosa consiste questo percorso tra le dune?

Lasciata la propria auto nel parcheggio si incontrano subito le indicazioni dei 3 percorsi che si diramano da un grande campo fiorito che separa il mare dal bosco.
Dopo una piacevole passeggiata la freccia che indica il Dunes Trail fa venire l’acquolina in bocca.
Ci si immerge in un tratto di fitto e verdissimo bosco attraversato da una lunga passerella in legno che rende molto agevole la camminata.

 

Improvvisamente la macchia di alberi si interrompe per lasciare spazio a un grande stagno blu su cui galleggia la passerella ed è proprio in questo punto che il mio cuore ha fatto un salto.
Io e Marco ci siamo fermati di colpo. I nostri occhi hanno fatto una volata di 180° e poi ci siamo guardati, quasi a cercare la conferma negli occhi dell’altro che non stessimo sognando.
Avevamo già visto diverse foto di questo parco e sapevamo cosa aspettarci ma la sorpresa e la meraviglia di quella vista ci ha comunque colti impreparati.

Descrivere questo luogo a parole richiede una poetica di cui non sono capace ma proverò comunque a raccontarvelo.
È uno stagno, direte, cosa c’è di particolare? Tutto.

 

Qui i colori hanno una varietà e un’intensità unica, sono densi e vibranti eppure sembrano pennellati, a tratti sfocati. L’aria profuma di verde, di resina, di fiori e di salsedine. Non ci sono rumori, solo i suoni della natura in cui si è immersi: i ronzii delle libellule, i canti degli uccelli e i fruscii delle canne mosse dal vento.
A circondarci ci sono gli alberi verdi del bosco, l’acqua tremolante dello stagno, le altissime dune di sabbia chiara e, alla fine di tutto, il mare rosa di P.E.I.

Ci sono pochissime persone e quelle che si incontrano camminano silenziose, guardandosi intorno; ci si sorride reciprocamente in un tacito saluto e gli occhi brillano come a dire “Vedi anche tu ciò che vedo io?”.
Questo luogo infonde un forte senso di rispetto e bisogna entrarci in punta di piedi.
La passerella galleggia sullo stagno per oltre due chilometri e percorrerla è un’emozione continua.

 

La natura nel parco di Greenwich

Il Greenwich Park è casa di moltissime specie animali e vegetali di cui vi cito solo qualche esempio perché le mie conoscenze in materia lasciano a desiderare.
Ci sono moltissime specie di uccelli tra cui il tenerissimo Piping  plover (non so tradurlo), un piccolo uccello che vive sulle spiagge dove crea dei nidi in cui depone le uova dei suoi piccoli. È una specie a rischio ed è tenero quasi come il Puffin.
E le libellule… Mai viste tante in vita mia! Alcune enormi e un po’ spaventose, altre piccolissime ma sempre coloratissime.

Il tenero Piping Plover

Il tenero Piping Plover. Immagine tratta dal web.

E poi ci sono le dune, che danno il nome a questo percorso.
Sono molto alte e occupano una vasta aera del parco; sono però completamente diverse rispetto alla gigantesca Dune du Pilat (nei dintorni di Bordeaux) che sembra un deserto.
Su queste dune cresce infatti una vegetazione molto particolare, chiamata Marram grass (mi è rimasto impresso il nome), degli alti ciuffi d’erba che creano una rete fittissima di radici capaci di stabilizzare le dune di sabbia.
Le dune, infatti, sono mutevoli e cambiano continuamente forma a causa dell’azione del vento e delle maree ma a mantenerle stabili sono proprio questi rigogliosi ciuffi.
Quello che si crea è un sistema estremamente delicato ed è per preservarne l’equilibrio che sono state create le scenografiche passerelle e i percorsi obbligati presenti nel parco: la tentazione di scivolare sulle dune o semplicemente di passeggiarci è forte ma l’erba non sarebbe in grado di resistere al calpestio e le dune verrebbero irrimediabilmente distrutte.

 

La spiaggia di Greenwich

La passerella culmina su una duna che corre parallela alla costa, dietro cui si cela la spiaggia di sabbia fine e il mare.
Ma a P.E.I. anche il mare è particolare perchè qui assume una peculiare tonalità di rosa grazie alla notevole quantità di ferro presente nella sabbia.
Mentre la spiaggia di Cavendish è nettamente rossa quella di Greenwich è tra le più chiare dell’isola ma il mare mantiene comunque una tonalità rosata.

Io mi sono limitata a pucciare i pedi in acqua perchè, nonostante facesse molto caldo, la temperatura dell’acqua era ben al di sotto dei miei standard.
Qualche coraggioso Canadair (li chiamavamo così) che si è fatto una timida nuotata lo abbiamo visto ma sono davvero pochi!

 

Il Parco Nazionale di Prince Edward Island: come organizzare la visita

Visitare l’intero Parco Nazionale di Prince Edward Island può richiedere giorni e infatti molti Canadair ci trascorrono le vacanze estive, affittando i carinissimi cottages disseminati nella zona, facendo campeggio o giocando a golf.
Per noi è stata solo una delle tante tappe del nostro itinerario a P.E.I. (a sua volta parte dell’itinerario in Nuova Scozia) e gli abbiamo dedicato due mezze giornate abbondanti (una per Cavendish e una per Greenwich).

Il parco si raggiunge facilmente anche dalla capitale, Charlottetown, che si trova a circa 60 km di distanza (la zona di Brackeley – Dalvay è ancora più vicina) e comunque, trovandosi al centro dell’isola, è facilmente raggiungibile più o meno da ogni punto.

La gestione è affidata all’Ente Nazionale Parks Canada e per qualsiasi informazione potete consultare il sito o recarvi presso uno dei punti di accoglienza presenti all’interno delle aree protette.
Si tratta quindi di un ambiente organizzato e controllato ma è tutto molto selvaggio e naturale: a parte per le zone adibite alla ricettività (hotel e campeggi) i servizi sono davvero ridotti all’osso (sono comunque indicati sulle mappe). Insomma… Niente chiringuito in spiaggia!
Munitevi quindi di cibo e acqua se non volete fare la fame come noi. Fortuna che avevo nella borsa un pacchetto di Oreo al caramello salato!
E ricordatevi il repellente per insetti: qui noi non lo abbiamo usato ma gli insetti canadesi sono grandi e cattivi quindi meglio averlo con sé.

Un altro grande pregio di questo parco è che le escursioni sono molto facili e non richiedono attrezzature o capacità particolari. Molti percorsi sono addirittura praticabili anche per persone con ridotta mobilità. Sul sito trovate informazioni più dettagliate.
In generale mi sento di poter dire che qui la natura è molto accessibile!

La Red Chair

Le Adirondack Chair, insieme alla foglia d’acero, sono un simbolo del Canada e nei parchi nazionali se ne trovano diverse, sparse solitamente in corrispondenza dei punti più panoramici. Alcune sono indicate sulle mappe mentre altre sono tenute segrete: divertitevi a cercarle e, naturalmente, a condividerle con #sharethechair!

Adirondack Chairs

Non ho messo su famiglia! La foto è tratta dal sito di Parks Canada

 

Informazioni pratiche

  • L’ingresso al parco è a pagamento e la tariffa è di 7,80$ a persona (biglietto per adulto in alta stagione). Il biglietto ha una validità di 24 ore e dà accesso a tutte le tre zone del Parco Nazionale.
  • I cani sono ammessi ma non in tutti i periodi dell’anno e secondo particolari condizioni. Qui trovate il regolamento.
  • L’utilizzo dei droni non è consentito. Per farlo è necessario chiedere il permesso di volo a Parks Canada che valuta le richieste. Nel nostro caso è andata a buon fine 🙂

A proposito di droni e video ecco quello che abbiamo girato in questo posto magnifico.
In alcuni momenti sembro un po’ Licia Colò dei poveri ma spero comunque di essere riuscita a mostrarvi un po’ di questo paradiso!

 

 


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Greenwich Park e il Dunes trail Greenwich Park Canada Greenwich park - PEI


 

4 Comments
  • Roberta
    Inserito il 15:54h, 14 Dicembre Rispondi

    Questo sì che è un viaggio! Sai che voglio assolutamente tornare in Canada? Purtroppo sono stata solo a Montreal e a Quebec City ma sono state città sufficienti a farmi innamorare di questo paese e anche dei canadesi, che ho trovato gentilissimi (almeno nella parte francese). Le tue bellissime foto mi hanno fatto venire voglia di immergermi nella natura e nel silenzio di chi ancora sa rispettarla. Che grande paese è il Canada!

    • Federica
      Inserito il 13:32h, 16 Dicembre Rispondi

      Ciao Roberta!
      Come avrai capito del Canada ho visto una parte molto piccola ma devo dire che da quando ho concluso la mia esperienza sogno di tornarci… Il problema è decidere dove andare perchè, come dici tu, è talmente grande che non basterebbe una vita per vederlo tutto!
      Comunque al momento qualche idea di prossime mete me la sono fatta… Spero di riuscire presto a trasformare queste idee in viaggi veri 🙂

  • maria
    Inserito il 17:39h, 14 Dicembre Rispondi

    Mi hai fatto sognare. Era come se ci fossi anche io su quella passerella spettacolare. Sono un’amante della natura e come hai raccontato questa esperienza mi ha lasciato senza fiato. L’ho letta velocemente e poi l’ho riletta. Bisogna gustarselo piano piano il tuo racconto. Brava.

    • Federica
      Inserito il 13:28h, 16 Dicembre Rispondi

      Grazie Maria! Scrivendo questo post avevo davvero paura di non riuscire a trasmettere la grandezza di questo luogo ma il tuo commento mi fa ben sperare!
      In realtà l’isola non ha delle cose così “pazzesche” ma è ricca di cose semplici che sono però piene di una bellezza delicata e sorprendente che è difficile da trasmettere solo a parole.
      Io cerco comunque di fare del mio meglio 🙂

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