Itinerario nel Cantone di Vaud

Il lungolago di Vevey

Itinerario nel Cantone di Vaud

Itinerario alla scoperta nel Cantone di Vaud: dalla vivace Losanna agli incantevoli vigneti e borghi del Lavaux, passando per Vevey e Montreux, per arrivare a 3.000 m di altitudine sul ghiacciaio di Les Diablerets.


A circa tre ore da Milano si trova un angolo di Svizzera incantevole, in cui ghiacciai e cime maestose si affiancano a dolci pendii ricoperti di vigneti che si tuffano in uno dei laghi più grandi d’Europa e dove castelli antichi e suggestivi paesi medievali si alternano a città dinamiche e vitali. Una regione che regala emozioni e scenari sublimi, che hanno ispirato e fatto innamorare personaggi come Freddy Mercury, Charlie Chaplin, Hugo Pratt, Audrey Hepburn e Coco Chanel, che hanno scelto di ritirarsi in questo luogo del bien vivre.

Bene, avete capito dove vi porterò oggi? Nel Cantone di Vaud!

A portarmi fino a qui sono stati i vigneti terrazzati del Lavaux: ho visto per caso qualche immagine online e ne sono rimasta talmente stupita che ho subito desiderato andarci. E così, in quattro e quattr’otto ho cercato ulteriori informazioni e ho scoperto che il Cantone di Vaud è un piccolo scrigno delle meraviglie, ubicato a sole tre ore d’auto da casa!
È stato un viaggio breve, ma pieno di emozioni, che mi ha fatto scoprire un volto della Svizzera che ancora non conoscevo. Sono sicura che stregherà anche voi!

*** Ringrazio di cuore l’Office du Tourisme du Canton de Vaud che ha supportato il mio viaggio. Questo articolo è frutto di una collaborazione, ma le mie opinioni e i miei suggerimenti per voi sono, come sempre, onesti e sinceri. 

 

Dove si trova il Cantone di Vaud e come raggiungerlo

Il Cantone di Vaud si trova nel cuore della Regione del Lago di Ginevra (o Lemano) ed è il quarto per dimensione tra i cantoni della Svizzera. Circondato dai cantoni di Ginevra, Neuchatel, Friburgo, Bernese e Vallese, è il lago a segnarne il confine naturale con la Francia.
Losanna, capitale olimpica e sede del parlamento e delle principali istituzioni politiche cantonali, è il suo capoluogo. È anche un’ottima base di partenza per un viaggio alla scoperta del Cantone di Vaud. In treno la si raggiunge in circa tre ore partendo da Milano, oppure in macchina, attraverso gli spettacolari paesaggi del passo del Sempione o passando dal Traforo del San Bernardo (il cui pedaggio, però, costa 45€). In entrambi i casi munitevi della vignetta, perchè percorrerete dei tratti di autostrada.
Chi viene da lontano può optare per l’aereo, atterrando a Ginevra, che dista 60 km da Losanna. Non è l’opzione più comoda, ma ne varrà comunque la pena!

Itinerario in auto nel Cantone di Vaud

Il nostro viaggio nel cantone di Vaud è durato quattro giorni, un tempo troppo breve per conoscere tutte le meraviglie di questa regione, ma sufficiente a farvi venire la voglia di tornare!
Come sempre, ho dovuto fare una sofferta “selezione” dei luoghi da visitare per creare un itinerario ricco e piacevole, ma non troppo impegnativo.
Di seguito troverete il nostro day by day in versione molto sintetica, e arriveranno presto degli approfondimenti sui luoghi che più mi hanno colpita (tutti in pratica!).

 

Losanna: la capitale olimpica

Giorno 1

La prima tappa del nostro itinerario nel Cantone di Vaud è stata Losanna. Avendo dedicato la mattina al viaggio, abbiamo avuto pochissimo tempo per visitarla, ma il consiglio è di dedicarle almeno due giorni.
Per sfruttare al meglio il pomeriggio a disposizione ho prenotato una visita guidata tramite l’Ente del Turismo che mi ha consentito di avere un’infarinatura sulla città e sulla sua storia che non conoscevo affatto! Il giro è durato circa due ore ed è stato molto piacevole e interessante.
Per la seconda parte del pomeriggio mi ero studiata un super itinerario tra le architetture più instagrammabili di Losanna, ma la pioggia torrenziale ci ha fatti desistere.
Ne abbiamo approfittato per visitare il Museo Olimpico, un museo che non mi intrigava particolarmente data la mia avversione per lo sport e che, invece, è stato un’entusiasmante sorpresa! E, a proposito di musei, Losanna ne ha moltissimi, tutti particolari e interessanti; per scoprirli tutti vi suggerisco il sito ufficiale di Losanna dove troverete l’elenco completo e tante altre informazioni.
Se preferite gironzolare per la città potrete girare a piedi per i quartieri storici, fare shopping o prendervi un aperò nei locali alla moda del Flon e, infine, godervi il tramonto a Ouchy, sulle rive del lago di Ginevra .

 

 

Dove dormire a Losanna

A Losanna abbiamo all’Agora Swiss Night by Fassbind, un hotel molto carino e recentemente rinnovato, in una zona tranquilla e comodissima, grazie alla vicinanza con la stazione ferroviaria e con la fermata della Metro 2 di Grancy.
Lo stile è semplice e moderno, reso molto accogliente da alcuni dettagli che richiamo inconfondibilmente la sua “svizzerità”. 😜
Camere spaziose e pulite, personale molto disponibile e sempre sorridente, una colazione abbondante e varia nella sala panoramica rendono questo hotel la soluzione ideale per un soggiorno a Losanna.

Dove mangiare a Losanna

Letteralmente a due passi dall’hotel abbiamo incontrato il Café de Grancy, un locale che invoglia ad entrare. L’arredamento boho chic, con tavoli, sedie, poltrone e divani di stili diversi, mobili d’epoca, librerie e piante, crea un ambiente informale e caldo che riscuote evidentemente molto successo tra i local che entravano e uscivano numerosi.
Interessante e vario anche il menu che si adatta a cene, pranzi veloci o rilassati brunch domenicali.

L’occasione da non perdere

I turisti che soggiornano nelle strutture ricettive di Losanna riceveranno la Lausanne Trasport Card & more, che dà accesso gratuito e illimitato ai mezzi di trasporto e sconti su diverse attrazioni città, per l’intera durata della vostra prenotazione. Per ottenerla dovrete semplicemente chiederla in reception al vostro arrivo.

 

Montreux e Vevey: le cittadine sul lago

Giorno 2

Ci svegliamo di buon ora per dirigerci verso Vevey e Montreux, che si trovano a circa 30 km di distanza da Losanna.
Sono due cittadine molto piacevoli: Vevey ha un centro storico molto carino, con diversi negozi e ristorantini, mentre Montreux è molto amata anche come località di vacanza. Entrambe hanno dei bellissimi hotel distribuiti principalmente sul lago dove potrete fare delle passeggiate panoramiche.
A causa della pioggia continua, le abbiamo “vissute” poco, preferendo visitare i musei che entrambe offrono.
Imperdibile a Vevey è il Chaplin’s World, che ripercorre la vita privata e pubblica del grande attore, ospitato proprio nella sua villa. Gli allestimenti sono eccezionali e consentono di immergersi totalmente nell’universo di Chaplin; mettete in conto almeno due ore comode, ma sappiate che potrete passarci anche l’intera giornata senza annoiarvi!
Gli amanti della musica apprezzeranno sicuramente “Queen: the Studio Experience”, la nostra seconda tappa. Si stratta dei Mountain Studios, gli studi di registrazione dove i Queen hanno lavorato ai loro ultimi 7 dischi, un vero e proprio tempio della musica dove hanno registrato musicisti come gli AC/DC, David Bowie, Iggy Pop, Nina Simone, i Led Zeppelin, i Rolling Stones e molti altri.
Infine non perdetevi il Castello di Chillon, immediatamente fuori Montreux.
Se anche voi avete un debole per i castelli, questa è una tappa che non potete perdere! Eretto su un’isolotto separato dalla costa da un piccolo ponte, Chillon stupisce per la sua posizione e per la vista spettacolare sul lago di Ginevra e la costa francese. Ma non sottovalutate gli interni, talmente affascinanti da aver inspirato Lord Byron a scrivere il suo poema “Il prigioniero di Chillon”.

 

Dove dormire a Vevey

A Vevey abbiamo trascorso due notti all’Astra Hotel, anche in questo caso una struttura molto comoda vicina alla stazione ferroviaria e a due minuti a piedi dal centro storico e dal lungo lago.
Le camere sono molto e spaziose, gli arredi sono nuovi e molto funzionali e le fantasie e i colori dei tessuti donano un pizzico di originalità agli ambienti. L’hotel offre anche una spa, ma come sempre, non ho avuto il tempo di vederla e soprattutto sfruttarla.
Il vero punto forte qui è il ristorante: la colazione è abbondante e ricca di prodotti freschi, mentre il menu alla carta della cena propone piatti molto sfiziosi, realizzati con grande cura e prodotti di qualità.

Dove mangiare a Vevey

La prima sera abbiamo cenato alla Brasserie La Coupole, il ristorante dell’hotel, dove abbiamo mangiato benissimo e che vi consiglio, essendo aperto anche per chi non soggiorna in hotel.
La seconda sera abbiamo voluto provare un piatto super tipico e golosissimo: la Fondue!
La fonduta è una vera istituzione e si trova in vari ristoranti, ma se volete sperimentare un’ospitalità fuori dal comune provate Les Trois Sifflets: locale amatissimo dalla clientela locale, qui la fondue viene servita in modo molto rumoroso e goliardico. Non voglio rovinarvi la sorpresa, ma sappiate che il divertimento è assicurato!

L’occasione da non perdere

Anche Montreux e Vevey riservano ai loro visitatori un omaggio strepitoso: la Montreux Riviera Card. Questo voucher, che dovrete richiedere in hotel al momento del check-in, dà diritto a uno sconto del 50% su tutte, ma proprio tutte, le attrazioni della zona e, fino al 31/12/2020, sono addirittura gratuite! Un’occasione unica, che vi consentirà di godere al massimo delle sue bellezze.

 

 

I vigneti terrazzati di Lavaux

Giorno 3

Il sole fa capolino nel cielo e ne approfittiamo per visitare i famosi vigneti terrazzati di Lavaux, che sono stati la motivazione principale di questo viaggio nel Cantone di Vaud.
Come forse saprete, ho fatto diversi viaggi a tema vino e di paesaggi vitivinicoli ne ho visti parecchi, ma il paesaggio che offre il Lavaux è di una bellezza che lascia senza fiato. E a confermare il mio giudizio è anche l’UNESCO, che li ha dichiarati patrimonio dell’Umanità nel 2007.

Il Lavaux è un territorio compreso tra Losanna e Montreux, caratterizzato da lievi pendii coltivati a vigne che si tuffano nel lago di Ginevra.
È il luogo ideale per fare delle lunghe passeggiate (o biciclettate) tra i filari, seguendo gli itinerari che vi condurranno nei piccoli e caratteristici villaggi immersi tra i campi.
E ovviamente non perdetevi le degustazioni e le visite in cantina: il Lavaux è conosciuto principalmente per i vini bianchi a base di Chasselas (il vitigno autoctono più diffuso della Svizzera), ma anche i rossi sapranno stupirvi!
Noi siamo stati ospiti di Blaise Duboux e Domaine Bovy, due cantine ubicate rispettivamente a Epesses e Chexbres: i loro vini sono ottimi e avrete la possibilità di degustarli da una posizione privilegiata, con una vista impagabile su tutto il Lavaux.
Vi consiglio di acquistare qualche bottiglia, in cantina o nelle enoteche che incontrerete, perché i vini svizzeri sono poco esportati, quindi non li troverete facilmente in Italia.
Il Lavaux merita da solo il viaggio fino a qui e, per un wine tour fatto bene, vi consiglio di mettere in conto un minimo di due giorni e potendo anche di più!

 

 

Glacier 3000 a Les Diablerets

Giorno 4

L’idea iniziale era di goderci un’altra giornata nel paradisiaco Lavaux, ma quando ho scoperto dell’esistenza di Glacier 3000 non abbiamo potuto resistere alla tentazione di andarci. È stato un completo fuoriprogramma e non avevamo l’abbigliamento l’adatto, ma perderci un posto del genere era fuori discussione!
Glacier 3000 è un comprensorio sciistico che si raggiunge seguendo le indicazioni per Col du Pillon, la località da cui parte la cabinovia che in pochi minuti vi condurrà a 3.000m. di altitudine sul ghiacciaio di Les Diablerets.
Qui avrete diverse attività tra cui scegliere, dallo sci alle slitte trainate dai cani fino al volo in elicottero, ma soprattutto c’è lo spettacolo più emozionante di sempre: le cime bianche di alcune delle montagne più belle del mondo!
Per ora non voglio divi altro. Vi lascio solo qualche immagine che vi farà sicuramente venire voglia di leggere il prossimo articolo e partire per il Cantone di Vaud!

 


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2 Comments
  • Monica
    Inserito il 02:56h, 28 Novembre Rispondi

    La sorpresa di una Svizzera non solo cioccolato e orologi! Tutta da scoprire ♥️@mo16anni

    • Federica
      Inserito il 10:32h, 01 Dicembre Rispondi

      Decisamente! E, pensa che sono riuscita a resistere alla tentazione e a non comprare neanche un cioccolatino, nonostante avessi fatto un pensiero sulle scarpette di Chaplin al cioccolato: troppo carine! 🙂

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