La Festa del Redentore a Venezia

La Festa del Redentore a Venezia

La Festa del Redentore a Venezia

A Venezia per la Festa del Redentore, una delle celebrazioni più amate dai veneziani, tra processioni votive e spettacoli pirotecnici d’eccezione.


Avete mai sentito parlare della Festa del Redentore a Venezia?
Si tratta di una festa antica ma ancora molto sentita dai veneziani che si tiene con cadenza annuale, ogni terza domenica di luglio.
Io l’ho scoperta da poco ma mi ha talmente incuriosita che non ho resistito alla tentazione di organizzare insieme a Marco un bel weekend in laguna proprio per assistere a questo spettacolare evento!

La storia della Festa del Redentore

Le origini della Festa del Redentore affondano nel lontano 1575, periodo in cui Venezia fu afflitta da una gravissima pestilenza che sterminò buona parte della sua popolazione. Il Governo Veneziano provò in ogni modo ad contenere l’epidemia: vennero allestiti lazzaretti per i malati e arrestati i più poveri che, a causa delle scarse condizioni igieniche, erano più soggetti a contrarre il morbo, veniva bruciato il ginepro per purificare l’aria, furono chiusi i Sestieri e fu imposto l’isolamento ma nulla funzionò.
In mancanza di soluzioni efficaci il Senato veneziano si affidò alla divina provvidenza e per scongiurare la peste decretò l’edificazione di un tempio votivo da realizzare non appena si fosse conclusa l’epidemia.
Il “miracolo” avvenne dopo due lunghi anni e la costruzione del tempio venne affidata nientemeno che al Palladio; i lavori cominciarono nel maggio 1577 e a luglio fu annunciata la fine della pestilenza e da allora ogni terza domenica di luglio si celebra il Cristo Redentore che ha liberato i veneziani dalla peste.

La Chiesa del Redentore fu eretta sulla Giudecca, un’isola che non ha collegamenti con il resto di Venezia, e per questo motivo, sin dall’antichità, viene realizzato un ponte di barche che consente ai fedeli di recarsi in processione alla chiesa per celebrare il ringraziamento. Questa tradizione è rimasta immutata nei secoli e ancora oggi i veneziani si riuniscono in questa giornata per commemorare la liberazione dalla pestilenza.

L'isola della Giudecca

L’isola della Giudecca

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La Festa del Redentore oggi

A dispetto del passare dei secoli la Festa del Redentore mantiene ancora oggi un forte significato simbolico e religioso e i veneziani celebrano con tale sentimento questa occasione che forse preferirebbero non doverla condividere con turisti e avventori!
Tutto comincia il sabato, giorno della vigilia, con l’installazione del ponte votivo realizzato con delle zattere sull’acqua che congiungono la fondamenta delle Zattere alla chiesa del Redentore.

Il ponte viene aperto a partire dalle 19.00 del sabato e inaugurato dal Patriarca di Venezia.
La gente affolla le fondamente già nelle primissime ore del pomeriggio per garantirsi l’attraversamento e soprattutto per godersi in prima fila lo spettacolo pirotecnico che si tiene alle 23.30, il momento più spettacolare della celebrazione.

Il ponte votivo della Festa del Redentore

Il ponte votivo che collega la Giudecca alle Zattere

Spettatori alla Festa del Redentore

La folla di spettatori in attesa di assistere ai fuochi d’artificio

È uno spettacolo unico e molto emozionante e, dopo il trambusto della giornata, Venezia improvvisamente si ferma e tutti rimangono in attesa, col naso all’insù. Silenzio trepidante e improvvisamente si sentono solo il fragore dei fuochi d’artificio, gli “OOOOH” di meraviglia e gli applausi.
La laguna si illumina a giorno e cambia continuamente colore, per le calli si diffonde una fitta nebbiolina e nevica cenere dal cielo.
Per circa quaranta minuti si torna bambini: i fuochi d’artificio hanno un effetto ipnotico su tutti, indipendentemente dall’età!
Terminato lo spettacolo, subito dopo mezzanotte, inizia il fuggi fuggi e le migliaia di spettatori che affollano le fondamente si riversano sulle strette calli che si intasano letteralmente!

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Partecipare alla Festa del Redentore

Assistere alla Festa del redentore è stata una grande emozione e scrivo oggi questo post proprio per condividere con voi questa esperienza indimenticabile.
Ammetto però che, mentre scrivo, mi affligge il senso di colpa perchè dovete sapere che i veneziani, sempre molto orgogliosi della propria città, non gradiscono particolarmente la presenza massiva dei turisti in occasione di questa festa per loro ancora molto sentita: la Festa del Redentore è un evento intimamente veneziano che non amano condividere!
D’altra parte la celebrazione è diventata un tale spettacolo che tenere lontani i turisti sarebbe impossibile e forse nemmeno corretto; invito però gli “stranieri” che, come me, desiderano assistervi, a farlo i punta di piedi, con l’educazione e il rispetto che merita ogni padrone di casa!

fuochi d'artificio a venezia per la festa del redentore

La laguna durante lo spettacolo di fuochi d’artificio

Fatta questa doverosa premessa, preparatevi a fare un bagno di folla!
Assistere allo spettacolo è infatti una vera impresa perché veneziani (e non) si assiepano sulle Zattere già nel primo pomeriggio, stendendo teli e materassini e allestendo picnic. Io sono passata lì verso le 15.00 e ho avuto seri problemi a camminare in mezzo alla folla, rischiando più volte di essere completamente schiacchiata! Per fortuna Marco, dall’alto dei suoi 1,96 centimetri, mi ha trovata e liberata…

La zona migliore per godersi lo spettacolo pirotecnico è ovviamente la Fondamenta delle Zattere, ma vista la difficoltà, potete accaparrarvi un posticino anche lungo la Riva degli Schiavoni; un’ottima alternativa per godersi la laguna nel suo massimo splendore stando comodamente seduti è quella di prenotare un tavolo in uno dei ristoranti con terrazza sul canale (vi consiglio però di prenotare mesi prima e di preventivare un conto salato!).
Se invece avete la fortuna di avere qualche amico veneziano fatevi invitare sui balconi e terrazzi di casa loro o, per un’esperienza indimenticabile, in barca!

Pacchetto di barche alla Festa del Redentore

Le barche posizionate a pacchetto in attesa dello spettacolo

Il canale che separa la Giudecca da Venezia brulica infatti di barche e barchini che si posizionano a pacchetto una accanto all’altra.
La formazione di barche comincia nel pomeriggio del sabato e passeggiando – o sgomitando per meglio dire – lungo le Zattere si vedono gruppi di amici e famiglie spaparanzate sulle loro imbarcazioni mentre si gustano qualche stuzzichino in attesa del grande evento. I più nottambuli e festaioli si spingono poi fino al Lido dove attendono insieme l’alba del Redentore.

Venezia è una città magnifica e non servono pretesti per visitarla ma se ne cercate uno non lasciatevi scappare la Festa del Redentore: in questa occasione la città dà il meglio il sé e per questo vi auguro di assistervi almeno una volta nella vita.  Nel frattempo io mi preparo per il Carnevale!

E voi avete mai preso parte alla Festa del Redentore? Raccontatelo nei commenti.


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