Il Castello di Corvino in Transilvania

Il castello di Corvino

Il Castello di Corvino in Transilvania

Il Castello dei Corvino di Hunedoara, in Transilvania, è il più importante monumento di architettura gotica in Romania, oltre che uno dei più suggestivi manieri medievali d’Europa.


La Romania è famosa per i suoi fiabeschi castelli medievali, disseminati in particolare nella regione della Transilvania, e tra questi ce n’è uno che più di tutti riuscirà a incantare i suoi visitatori: il Castello dei Corvino.
Conosciuto anche con il nome di Hunyadi Castle or Castelul Corvinilor (in romeno), è considerato una delle sette meraviglie della Romania grazie alla sua particolare struttura che richiama i castelli a cui le fiabe o le saghe fantasy ci hanno abituati.
Prima di partire lo avevo visto in moltissime fotografie – imbiancato dalla neve, con il cielo azzurro o immerso nei colori caldi dell’autunno – ma per quanto si possa essere preparati alla sua bellezza, il Castello dei Corvino saprà sorprendervi da ogni angolazione da cui lo osserverete.

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Storia del castello

Il castello dei Corvino ha origini molto antiche e la prima fortificazione pare risalga al XIV o XV secolo. La struttura che conosciamo ora è invece da attribuire alla famiglia degli Hunyadi, da cui deriva anche il nome con cui il castello è conosciuto.
A trasformare la struttura in un vero e proprio castello fortificato fu Ioan de Hunedoara, uno dei più importanti leader militari e politici del XV secolo in Europa. Iniziò la sua carriera al servizio del re d’Ungheria Sigismondo di Lussemburgo e rimase al fianco dei successivi re, guadagnandosi importanti riconoscimenti e titoli, come quello di Vovoide di Transilvania e di Governatore d’Ungheria. Si distinse per le numerose campagne che condusse contro i turchi, riuscendo addirittura a sconfiggere Sultan Muhammad II (il conquistatore di Costantinopoli) che rinunciò alla sua offensiva verso l’Europa occidentale. A lui si deve la prima fase di espansione dell’originaria struttura in una vera fortezza militare grazie alla costruzione di torri di difesa, del fossato, delle mura merlate e del ponte del castello.

A lui successe Matyas Hunyadi, suo figlio e re d’Ungheria, che lo trasformò in una residenza signorile. Venne utilizzato come residenza signorile fortificata dagli Hunyadi (detti anche Corvino) e, poi, come residenza nobiliare da importanti famiglie transilvane fino al 1724, quando gli Asburgo lo occuparono trasformandolo in un deposito di ferro. Il castello andò in rovina fino a quando, nel XIX secolo, iniziarono i lavori di ristrutturazione e la successiva trasformazione in un museo.

 

 

Visita al castello dei Corvino

Quando sono arrivata al castello di Corvino sono rimasta un po’ spiazzata dal contesto in cui si trova. Me lo immaginavo isolato e immerso nella natura come Peleș e invece mi sbagliavo!
Il castello si trova nel bel mezzo di Hunedoara, una cittadina che di attraente ha ben poco e che per giunta è stata una delle zone siderurgiche più produttive della Romania. La smania di industrializzazione che ha vissuto il Paese ha quindi prevalso sul rispetto del patrimonio storico e culturale della nazione con il risultato che il castello è oggi circondato da fabbriche dismesse e casermoni, alcuni dei quali abbandonati prima ancora di essere terminati.
È un vero peccato, ma nonostante ciò il castello dei Corvino mantiene intatto il suo incredibile fascino e continua ad essere una grande testimonianza storica.

La vista più spettacolare è quella che si gode dal cortile esterno. Il castello appare come una solida e imponente fortezza, saldamente incastonata su una roccia e circondata da un fossato in cui scorrono placide le acque del fiume Zlaști.  A completare il favoloso quadro sono le torri possenti, il mastio, i balconcini, le torrette dai tetti aranciati e puntuti e il lungo ponte in legno sorretto da mastodontici piloni in pietra che conduce all’ingresso del castello. Tutti questi elementi si combinano perfettamente creando un insieme fiabesco e unico nel suo genere.
Una volta varcato il portone, la visita inizia dalle prigioni che ospitano anche un piccolo museo delle torture, la parte più “transilavana” del castello, dove pare sia stato imprigionato anche il temibile Vlad Tepes l’Impalatore.
Si accede poi all’ampio cortile interno su cui affaccia l’edificio principale che ospita la sala della Dieta e quella dei Cavalieri, due enormi saloni attraversati da una fila di possenti colonne che culminano in una selva di archi.
Sul lato opposto del cortile si trova invece la cosiddetta Ala Matia, la sezione fatta erigere da Mattia Corvino, caratterizzata da una bellissima loggia colonnata in stile rinascimentale.

L’interno della fortezza dei Corvino offre tutto ciò che ci si aspetta da un castello della Transilvania: ripide scalinate che conducono sulle alte torri, ampie e fredde sala in pietra, massicce colonne e lunghi e bui corridoi. Purtroppo però le sale sono del tutto spoglie anche se, a quanto ho capito, in alcune occasioni vengono aggiunti elementi di arredo, solitamente quando il castello viene utilizzato come location cinematografica.
Il castello dei Corvino è una tappa che non può mancare in un itinerario tra i castelli della Transilvania perché ne rappresenta la vera essenza dell’immaginario collettivo.

 

Leggende del castello dei Corvino

 

Lo stemma della famiglia Corvino

La prima leggenda legata al castello e ai suoi proprietari riguarda proprio il loro nome e lo stemma della famiglia Corvino, costituito da un corvo che regge un anello d’oro nel becco.
Pare che Ioan de Hunedoara fosse un figlio illegittimo del re d’Ungheria Sigismondo di Lussemburgo e di una donna chiamata Elisabetta.
Il re, per evitarle la vergogna, la diede in moglie a uno dei suoi capitani e donò al nascituro un anello per permettergli di riconoscerlo quando, da grande, fosse venuto a corte. Un giorno il piccolo Ioan lasciò per un momento incustodito l’anello che fu rubato da un corvo attratto dal suo luccichio. Ioan però riuscì ad impugnare arco e frecce e ad uccidere il corvo riprendendosi il regalo paterno. Quando poi giunse a corte raccontò questa sua prodezza al re che decise di usare proprio un corvo con un anello d’oro nel becco per rappresentare la famiglia di Ioan.

Il pozzo del castello

Un’altra leggenda è invece legata al pozzo che si trova vicino alla cappella che pare sia stato scavato da tre prigionieri turchi che Ioan de Hunedoara teneva nel castello. Ioan promise loro se fossero riusciti a scavare un pozzo per rifornire il castello di acqua buona li avrebbe liberati. I tre scavarono fiduciosi per ben 15 anni e riuscirono nell’impresa arrivando a 28 metri di profondità. Peccato però che nel frattempo Ioan fosse morto e le sorti dei prigionieri dipendessero a quel punto dalla volontà di sua moglie Elisabeta Szilagyi, la quale decise di violare il patto stipulato con il marito e di farli uccidere. I tre, per vendicarsi, incisero quindi la scritta “Avrai l’acqua, ma non hai l’anima”. Una magra rivincita ma si fa quel che si può!
In realtà esiste un’iscrizione in caratteri arabi su uno dei contrafforti della cappella che recita “Chi l’ha scritta è Hassan, prigioniero delle falesie nella fortezza vicino alla chiesa”. Come in tutte le leggende il confine tra realtà e fantasia è sempre molto labile!

 

Visitare il castello dei Corvino: informazioni pratiche

 

Come arrivare al castello dei Corvino

Il castello dei Corvino si trova in una posizione un po’ sfortunata perché è abbastanza distante dalle principali destinazioni che vengono solitamente toccate durante un viaggio breve in Transilvania.
La città di Alba Iulia – la più vicina – dista 80 km, Timișoara 170 km, Sibiu 130 km, Brasov 270 km e Bucarest praticamente ad anni luce! Per chi invece, come noi, avesse in mente un viaggio più lungo e itinerante il castello di Hunedoara sarà invece un piacevolissimo intermezzo lungo la strada che da Timișoara conduce a Sibiu: si trova proprio sul percorso quindi fermarsi è d’obbligo.
Per chi decidesse di raggiungere il castello con i trasporti pubblici la stazione più vicina si trova nella città di Deva.

Biglietti per il castello dei Corvino

Il biglietto di ingresso costa 31 lei, più 5 lei per le fotografie ed è acquistabile direttamente in biglietteria (niente biglietti online purtroppo).
A disposizione dei visitatori c’è un parcheggio a pagamento (circa 8 lei) che vi lascerà a due passi dalla salita che conduce al ponte.
La visita del castello è libera quindi una volta dentro potrete prendervi tutto il tempo che volete.
Chi invece volesse affidarsi a dei tour organizzati sappiate che le città di partenza sono solitamente Cluj-Napoca e Brașov.

Quando visitare il castello dei Corvino

L’estate è sicuramente la stagione più piacevole per visitare un paese come la Romania ma dai racconti e dalle immagini che ho visto il castello dei Corvino temo sia preso d’assalto dai turisti.
Noi ci siamo stati in pieno inverno e lo abbiamo trovato praticamente deserto quindi secondo me è il periodo perfetto per godersi in tranquillità la sua magnificenza. Figuratevi che abbiamo contato circa dieci persone e averlo tutto per noi è stato bellissimo!
Ci sono però due lati negativi. Il primo è che nei dintorni è tutto chiuso ed è difficile persino trovare una bettola in cui mangiare e infatti noi noi abbiamo digiunato. Portatevi la schiscietta, è meglio!
Secondo neo è che il freddo fa passare la voglia di prendersi del tempo per passeggiare nei pressi alla ricerca del perfetto spot fotografico. Nulla di grave ma se ci tenete alle fotografie copritevi bene!

 


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2 Comments
  • Maria Grazia
    Inserito il 16:01h, 10 Ottobre Rispondi

    Grazie, ben scritto e molto interessante!!!!!

    • Federica
      Inserito il 09:01h, 12 Ottobre Rispondi

      Grazie mille Maria Grazia!

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