Weekend romantico a Bellinzona, in Canton Ticino

WEEKEND ROMANTICO A BELLINZONA

Weekend romantico a Bellinzona, in Canton Ticino

Due giorni alla scoperta di Bellinzona e dei suoi dintorni, tra fortezze medievali, passeggiate nei boschi, vertiginosi ponti tibetani e romantiche suite immerse nella natura.


Capitale del Canton Ticino, Bellinzona deve la sua fama principalmente all’imponente struttura difensiva risalente al tardo Medioevo costituita dai suoi tre castelli, importante testimonianza dell’arte architettonica militare sviluppatasi all’epoca nell’arco alpino, e da diversi anni riconosciuti Patrimonio UNESCO.
A ciò si aggiungono la sua vicinanza con l’Italia e gli ottimi collegamenti ferroviari, che la rendono la meta ideale per una gita fuori porta “oltre confine”.

Era da un po’ che avevo in mente di visitarla, ma l’idea di trascorrerci un intero weekend è nata per caso.
Gironzolando su Google Maps, due “segnalini” dai nomi curiosi hanno catturato la mia attenzione: Curzutt e il Ponte Tibetano Carasc.
È così che ho scoperto l’esistenza di Monte Carasso, un quartiere di Bellinzona adagiato ai piedi della collina alle spalle della città, che nasconde, tra la fitta vegetazione che ricopre il pendio, dei veri gioielli che raccontano una parte importante della storia locale, oggi quasi dimenticata.

Un ponte tibetano sospeso a 130 metri di altezza, un antico insediamento rurale riportato alla vita, una suggestiva “suite” nel bosco di castagni e degli imponenti manieri medievali sono gli ingredienti che mi hanno convinto a trascorrere due giorni alla scoperta di Bellinzona e dei suoi dintorni.
Di seguito trovate il racconto di questo indimenticabile weekend d’autunno in Canton Ticino che, grazie al perfetto mix di romanticismo e avventura, sono certa saprà stupirvi!


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Alla scoperta di Monte Carasso. Giorno 1

 

In funivia verso Curzutt

Si parte al mattino in auto, destinazione Monte Carasso. Qui si prende la teleferica Monte Carasso-Mornera e, a bordo delle piccole cabine da 8 posti, si risale il pendio ricoperto di alberi e vigneti tra cui fa capolino qualche casetta.
In pochi minuti si raggiunge la prima fermata, Curzutt, ed è proprio qui che inizia l’avventura.
La prima scarica di adrenalina la sentirete scendendo dalla traballante cabina della funicolare ma, una volta messi i piedi a terra, l’atmosfera quieta e silenziosa dei boschi riportano subito alla calma. I cartelli indicano la direzione da seguire per raggiungere il nucleo di Curzutt e, seguendo il sentiero, si arriva in un attimo al gruzzolo di baite che costituisce l’antico abitato.

Curzutt: l’antico insediamento riportato alla vita

Curzutt è tutto ciò che rimane del gruppo di antichi insediamenti che un tempo sorgevano sulla collina alle spalle di Bellinzona. Nei secoli scorsi vivere a fondovalle era difficile a causa della mancanza di sole, delle frequenti esondazioni del Ticino che originava zone paludose e malsane in cui era facile ammalarsi, e delle continue lotte tra eserciti per accaparrarsi  il dominio sulla città di Bellinzona. Vivere in collina era più sicuro e così la popolazione locale iniziò ad abitarla stanzialmente. Gli abitati iniziarono a costruire le prime case e una chiesa in cui riunirsi, e lì rimasero fino al 1700, vivendo di agricoltura e allevamento. Col passare del tempo la situazione cambiò, si tornò a vivere a valle e questi piccoli insediamenti furono progressivamente abbandonati fino a cadere in rovina e scomparire.
È grazie al lavoro di recupero promosso dalla Fondazione Curzútt San Barnárd che il nucleo di Curzutt è stato recentemente ricostruito e restituito alla comunità. Sono state ristrutturate le antiche case in pietra, ripristinati orti e pascoli, piantati nuovi vigneti da cui si producono ottimi vini. Ma Curzutt non vuole essere un museo a cielo aperto, bensì un luogo da vivere e di cui godere. Per questo sono stati realizzati un Ostello con tanto di ristorante annesso, case da abitare, aree gioco per bambini e ragazzi e diversi sentieri escursionistici che hanno portato un nuovo afflusso di visitatori.
Curzutt è oggi un piccolo angolo di paradiso a due passi dalla città; un luogo immerso nel verde delle vigne e dei castagni, in cui storia e modernità si incontrano; il posto perfetto in cui concedersi un momento di pausa durante la giornata o per trascorrere più giorni e riconnettersi con la natura.

 

Pranzo al ristorante dell’Ostello

Dopo aver gironzolato per le stradine che attraversano il piccolo nucleo di Curzutt vale la pena fermarsi per pranzo al ristorante dell’Ostello.
Noi approfittiamo del clima mite e del tiepido sole che accompagna queste giornate per accomodarci a uno dei tavoli sulla bella terrazza immersa nel verde, gustandoci la magia dei colori autunnali che cominciano a tingere le foglie degli alberi.
Il menu è molto invitante e propone piatti interessanti e raffinati a base di prodotti locali e di stagione.
In previsione della camminata del pomeriggio cerchiamo, però, di stare leggeri, ordinando un’ottima insalata con cervo e fichi e un gustoso tagliere di salumi.

 

Visita alla Chiesa di San Bernardo

Rimettiamo lo zaino in spalla e, seguendo le chiare indicazioni, imbocchiamo la strada che conduce alla Chiesa di San Bernardo, che si apre quasi subito alla vista per poi scomparire tra gli alberi.
Il sentiero si snoda quasi in piano lungo un sentiero lastricato in pietra, attraversando un bellissimo bosco di castagni che in questa stagione sono carichi di ricci paffuti che cadono a terra con dei sonori tonfi. Il rischio di prendersene qualcuno in testa è elevato, ma si può dire faccia parte dell’avventura e fermarsi a raccogliere le castagne nascoste dal tappeto di foglie che scricchiolano sotto i piedi dà grande soddisfazione.

In circa una quindicina di minuti si raggiunge la chiesetta di San Bernardo, preceduta da una suggestiva casetta in pietra e legno e da un pozzo coperto, probabilmente le uniche tracce rimaste degli antichi insediamenti che si sviluppavano attorno all’edificio sacro.
San Bernardo è uno dei cinque monumenti di importanza nazionale presenti nel bellinzonese ed è facile capirne il motivo.
La sua costruzione risale ai secoli XI e XII e si presentava con una semplice navata rettangolare che terminava con un’abside semicircolare. Nel XV la popolazione arrivò a contare ben 700 abitanti e divenne necessario raddoppiare la superficie della chiesetta, a cui vennero aggiunti anche il portico, il campanile, la cappella e la sagrestia.
All’interno, le pareti e la volta dell’abside sono completamente rivestite di affreschi, i più antichi dei quali risalgono alla metà del 300.
La chiesa di San Bernardo è anche un punto d’osservazione privilegiato da cui si gode una vista meravigliosa sul Bellinzonese e sul Piano di Magadino, ai piedi della collina.

 

Escursione al Ponte Tibetano Carasc

Dalla chiesa di San Bernardo si procede lungo il sentiero verso l’impressionante Ponte Tibetano, diventato una delle attrazioni più apprezzate di questa zona del Ticino e del Bellinzonese.
Da Curzutt la passeggiata dura circa un’ora, alternando tratti in piano ad altri in salita, un itinerario semplice e piacevole, che si sviluppa all’ombra della bella selva di castagni che ricoprono la collina.
Il ponte è un altro dei numerosi e importanti progetti realizzati dalla Fondazione Curzútt San Barnárd e con i suoi 270 m. di lunghezza collega Monte Carasso a Sementina (un altro quartiere di Bellinzona), consentendo l’attraversamento dell’omonima valle.
Attraversarlo metterà a dura prova l’autocontrollo di chi soffre di vertigini, ma ne vale la pena e, una volta guadagnata la metà del ponte, il paesaggio (130 metri sotto i piedi!) è semplicemente spettacolare!
Inoltre sappiate che il ponte oscilla un po’ ma, tutto sommato, è abbastanza stabile e le reti metalliche laterali vi faranno sentire protetti.

Giunti sul versante opposto, potrete proseguire lungo la Via delle Vigne che, passando dalla chiesetta di San Defendente, vi condurrà in pianura fino a Sementina (da cui potrete raggiungere la stazione della funivia di Monte Carasso), oppure rifare la strada a ritroso e tornare a Curzutt come abbiamo fatto noi.

 

Notte nella Birdbox di Curzutt

Per aggiungere un pizzico di romanticismo a questo weekend a Bellinzona ho scelto di soggiornare in una location molto particolare e suggestiva: la Birdbox, un nome curioso per un’esperienza di glamping davvero unica.
Si tratta di un cubo dotato di grandi vetrate panoramiche, posto al centro di una terrazza naturale che affaccia su Bellinzona e sul Piano di Magadino, completamente circondata da castagni e vigneti.
All’interno un grande e comodissimo lettone in cui trascorrere una notte a stretto contatto con la natura, con la luna a illuminare il paesaggio circostante e i suoni del bosco a fare da ninna nanna.
Un’esperienza originale e rigenerante, ideale da condividere con la persona del cuore.

 

 

Cena al ristorante dell’Ostello

È vero che qui a Curzutt si è quasi completamente isolati, ma non preoccupatevi: per mangiare non dovrete accendere un fuoco e andare a caccia nel bosco! Basta fare qualche passo a piedi per poter gustare una cena degna di un ristorante gourmet all’Ostello che si trova nel centro del nucleo di Curzutt.
Qui, lo chef Ares saprà deliziarvi con un menu ricco di proposte originali che seguono il ritmo delle stagioni.
I piatti alla carta ci avevano incuriositi sin dal pranzo di qualche ora prima, ma quando ci ha proposto una cena con menu a sorpresa ci siamo lasciati tentare. D’altronde si sa che i cuochi sono anime creative, quindi perché non lasciarlo libero di stupirci?
E così è stato!
Quattro portate che raccontano il territorio, ingredienti stagionali e di grande qualità, accompagnati da una selezione di vini prodotti con le uve di Curzutt, una presentazione estrosa ed elegante e un servizio al tavolo di alto livello, ma mai ingessato.
Una cena deliziosa, che è stata la perfetta conclusione di questa prima splendida giornata dei dintorni di Bellinzona.

 

Bellinzona e i suoi castelli. Giorno 2

Al mattino ci svegliamo con calma, prendendoci del tempo per poterci fissare nella mente la bellezza intorno a noi, mentre la morbida luce del mattino inonda lentamente la valle ai nostri pedi.
Dopo un’abbondante colazione all’Ostello ci prepariamo a lasciare Curzutt, ripromettendoci di tornare ancora, magari con la neve. La funivia arriva a chiamata e ci “raccoglie” in pochi minuti, mentre alle nostre spalle il piccolo borgo si fa sempre più piccolo fino a scomparire alla vista.
Ma questo weekend in Ticino non è ancora finito e abbiamo ancora molte cose da fare!

La fortezza di Castelgrande di Bellinzona

È giunto il momento di andare alla scoperta di Bellinzona, meta iniziale di questo weekend in Ticino.
Lasciata l’auto nel parcheggio sotterraneo nei pressi di Castelgrande, cominciamo la nostra visita proprio da qui. Un ascensore consente di risalire comodamente la collina rocciosa di San Michele, su cui sorge la fortezza. Si tratta di una costruzione di notevoli dimensioni, che stupisce proprio per la sua posizione rialzata da cui domina la città e per la cinta di mura merlate che la collegavano alle altre fortezze.
L’interno si sviluppa attorno alla grande corte su cui affacciano la Torre Nera, la Torre Bianca e il corpo principale, che ospita un museo che racconta la storia della città.

 

Il centro storico di Bellinzona

Lasciata la fortezza è piacevole fare una passeggiata tra le vie del centro storico di Bellinzona. Da piazza del Sole, imbocchiamo via Codeborgo, una stradina dove si incontrano diversi negozietti, che sfocia in Piazza della Collegiata. È una piazza dalla pianta irregolare, cinta da eleganti palazzi, tra cui spicca l’imponente facciata rinascimentale in pietra chiara della Collegiata.
La conformazione della piazza invita a proseguire verso la stretta ed elegante via Nosetto, al termine della quale si apre l’omonima piazzetta in cui sorge lo splendido palazzo del Municipio che colpisce per il cortile su cui si aprono le logge ad arco.
A breve distanza da qui sorge anche Villa dei Cedri, un’elegante edificio in stile palladiano che ospita un museo d’arte, un bellissimo parco e un vigneto coltivato a Merlot.

 

Il Castello di Montebello

Proseguiamo in auto verso il Castello di Montebello, raggiungibile anche a piedi o a bordo di Artù, il trenino turistico che collega i castelli di Bellinzona. Montebello sorge sull’omonimo colle, in posizione dominate rispetto a Castelgrande.
Si tratta di una vera e propria fortezza medievale, con tanto di ponti levatoi, torri di avvistamento e mura merlate da cui si gode di una bellissima vista sulla città. Una volta varcato il ponte di accesso si ha la sensazione di trovarsi tra le illustrazioni di un libro di fiabe, circondati da cavalieri e damigelle!
Qui si trova anche una delle foto stazioni del Grand Tour della Svizzera.

 

Castello di Sasso Corbaro

Ultima tappa di questo weekend a Bellinzona è il castello di Sasso Corbaro. Massiccio e squadrato, il castello è posto sulla sommità di uno sperone di roccia, “scura come le piume dei corvi” (corbatt in dialetto) da cui prende il nome.
La sua pianta è semplice e tra le sue mura merlate si innestano solo il robusto mastio e la torre di guardia.
Sasso Corbaro ospita nelle sue sale diverse mostre, mentre nel cortile si trova un ristorante carino e tranquillo in cui ci siamo fermati per un pranzo a base di salumi e formaggi (purtroppo era tardi e la cucina era già chiusa).
E qui, all’ombra delle mura di Sasso Corbaro, si chiude il nostro weekend a Bellinzona che ci ha regalato emozioni e sorprese inaspettate.

 

Weekend a Bellinzona: informazioni pratiche

  • La tariffa di andata e ritorno della Funivia Monte Carasso-Mornera è di 19 CHF ed è compresa per chi soggiorna nella Birdbox. I biglietti vanno prenotati con anticipo tramite il sito ufficiale.
  • Nei pressi della stazione a valle sono disponibili dei parcheggi a pagamento, ma ci sono pochi posti. Per chi si ferma più a lungo è consigliabile lasciare l’auto nel parcheggio gratuito nei pressi del campo di calcio.
  • La Birdbox è solo una, quindi se desiderate soggiornarvi meglio prenotare con anticipo. In alternativa, l’Ostello offre due camere matrimoniali e posti letto in dormitorio.
  • L’accesso ai Castelli di Bellinzona è gratuito, ma limitato alle corti esterne. Chi desidera visitare anche i musei e le mostre può acquistare i singoli biglietti o il Bellinzona Pass che, al prezzo di 28 CHF comprende l’ingresso ai castelli e a Villa dei Cedri.

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2 Comments
  • ALBERTO
    Inserito il 11:52h, 26 Ottobre Rispondi

    Splendido itinerario e ancor più splendida la sua descrizione.

    • Federica
      Inserito il 14:41h, 26 Ottobre Rispondi

      Grazie Alberto! Mi fa davvero piacere leggere le tue parole 🙂

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