Birdbox Curzútt. Dormire in una suite tra i boschi del Canton Ticino

Dormire nella Birdbox di Curzutt

Birdbox Curzútt. Dormire in una suite tra i boschi del Canton Ticino

Cercate un alloggio insolito e romantico in cui trascorrere una notte a contatto con la natura? Allora non perdetevi l’esperienza di dormire nella Birdbox Curzútt, una suite tra i boschi del Canton Ticino!


Siamo in Canton Ticino, a Monte Carasso, un quartiere di Bellinzona adagiato ai piedi della collina alle spalle della città.
Qui, a 612 metri di altitudine, sorge Curzútt, l’unico sopravvissuto di una serie di antichi insediamenti in cui risiedevano i moncarassesi fino al 1700. Un luogo a lungo abbandonato e quasi dimenticato, che ora è tornato alla vita.
Le vecchie baite in pietra sono state ristrutturate e sono stati realizzati un ostello, un ristorante, parchi giochi per bambini e numerosi sentieri escursionistici.
E proprio qui, a un centinaio di metri dal gruzzolo di case, fa capolino tra i filari di vite una “scatola” dalle pareti scure che solletica la curiosità di chi la vede in lontananza. È la Birdbox Curzútt, una suite nel bosco in cui dormire diventa una vera e propria esperienza.

 

L’esperienza di dormire nella Birdbox

Come suggerisce il nome, la Birdbox Curzútt ricorda davvero le casette per gli uccelli che capita di vedere appese agli alberi. Una scatola a forma di cubo con delle aperture tonde che, in questo caso, sono chiuse da grandi vetrate attraverso cui osservare il panorama circostante.
Una struttura dalle linee semplici ed essenziali, che racchiude un piccolo e confortevole nido in cui vivere un’esperienza fuori dall’ordinario.
All’interno, un grande letto, un pouff e un tavolino sono gli unici elementi di arredo. Lo spazio è ridotto, ma sufficiente per muoversi comodamente e, grazie alle ampie vetrate che creano un piacevolissimo continuum con l’esterno, si ha una sensazione di grande apertura e respiro.

Tutt’intorno uno spiazzo erboso cinto da alberi di castagno e filari di vite, l’antica chiesetta rurale di San Bernardo che spunta tra i boschi e una panchina in legno affacciata sulla valle sottostante, dove sorge Bellinzona con i suoi tre castelli, che di notte risplendono tra le mille luci della città.

Non ci sono rumori, eccetto quelli del bosco: solo il fruscio delle foglie scosse dal vento, i tonfi dei ricci di castagne che cadono dai rami e qualche grillo canterino a farvi da ninna nanna.
Di notte, la pallida luce della luna sarà la vostra abat-jour naturale, mentre al mattino a darvi la sveglia saranno i timidi raggi del sole che sorge alle vostre spalle.

 

 

L’esperienza gastronomica della Birdbox

La magica esperienza che regala un soggiorno nella Birdbox continua anche all’ora di cena.
L’Ostello di Curzútt, cui fa capo la Birdbox, offre, infatti, un ristorante dove potrete gustare una vera cena gourmet, come mai mi sarei aspettata di trovare quassù.
Il ristorante è ospitato in una delle antiche baite in pietra di Curzútt, ha una grande sala e una magnifica terrazza che noi abbiamo potuto sfruttare solo a pranzo essendo le sere ormai un po’ freschine.
I tavoli sono apparecchiati con sobria eleganza e il personale – sempre sorridente e disponibile – è eccellente, così come il menù, che cambia di frequente seguendo il ritmo delle stagioni.
In cucina c’è Ares, un giovane chef dal nome importante che contrasta con la delicatezza ed estrosità dei suoi piatti.
Ci ha proposto un menu a sorpresa e noi, incuriositi, abbiamo accettato di farci stupire.
I piatti si sono rivelati deliziosi e presentati con grande cura e raffinatezza. Ottime anche le materie prime, fortemente legate al territorio e alla stagione, come le carni di selvaggina, il blu ticinese, i porcini, le castagne, i fichi e i ribes che, insieme, portano in tavola i sapori del bosco.
Ad accompagnare il tutto abbiamo scelto i vini di Curzútt, due rossi e un bianco prodotti con le uve dei vigneti coltivati proprio di fronte alla Birdbox e alle spalle del ristorante. Quando si dice KM0!

Il soggiorno nella Birdbox comprende anche la prima colazione, servita nel Ristorante dell’Ostello.
Anche in questo caso l’offerta è ricca e il menu prevede alcune proposte di base, come pane, marmellata e yogurt, e altre su richiesta (ma comprese) quali uova strapazzate, frutta, croissants, salumi, formaggi e altro.

 

Un’esperienza di turismo sostenibile

La realizzazione di questa suggestiva suite tra i boschi del Canton Ticino prende spunto da una tendenza attuale e vincente, quella del ritorno all’essenzialità e al riavvicinamento con la natura, cavalcata con successo da numerose strutture ricettive, che sempre più spesso propongono soluzioni di glamping simili a questa. Starbox, bolle trasparenti, cupole geodetiche e yurte stanno letteralmente spopolando sui social network e sono innegabilmente super instagrammabili!
Ma dietro alla Birdbox di Curzútt si nasconde anche qualcosa di più, che ha a che fare con il concetto di turismo sostenibile.

L’idea nasce, infatti, dalla Fondazione Curzútt – San Barnárd, un ente locale la cui mission è migliorare la conoscenza del territorio di Monte Carasso, promuovendolo e valorizzandone la sua antica storia, per portare nuova linfa a un luogo dal passato importante e, in epoca moderna, quasi dimenticato.

Inaugurata a marzo 2022, la Birdbox è solo l’ultimo dei tanti progetti promossi da Fondazione, a cui ne sono preceduti altri di grande valore.  Come la costruzione del ponte tibetano Carasc, che unisce Monte Carasso a Sementina, due quartieri prima collegati solo attraverso impervie vie di montagna che ora tornano a “comunicare”. O il recupero dell’antico nucleo di Curzútt in cui si trova la Birdbox, a cui presto si affiancherà il progetto di valorizzazione del sito archeologico di Puncéte, un altro antico villaggio in rovina poco sopra Curzútt.
Sono state, inoltre, intraprese opere volte al recupero delle selve e dei pascoli, ricostituiti due vigneti da cui vengono prodotti i vini di Curzútt e coltivati campi di zafferano con l’obiettivo di stimolare le attività agricole che un tempo caratterizzavano il territorio, e realizzate condotte volte a portare acqua in un zona che ne era priva a causa della sua conformazione naturale.
Attenzione verso il territorio locale, quindi, ma anche verso le persone, grazie ai programmi d’occupazione temporanea rivolti ai lavoratori in difficoltà che, partecipando alle attività della Fondazione, hanno l’opportunità di accrescere le competenze professionali sia nell’ambito edile che della ristorazione, agevolandone il futuro reinserimento nel mondo del lavoro.

Tanti progetti – alcuni già conclusi, altri in divenire – che denotano grande impegno, rispetto e amore per il territorio locale, realizzati sfruttando la forza motrice del turismo che, quando diventa sostenibile, riesce a “smuovere” anche le montagne, come quella di Monte Carasso.
E i tanti avventori che verranno in visita in questo territorio, oltre a soggiornare in una location suggestiva o a camminare su un ponte tibetano da brivido, potranno sentirsi parte di un progetto più grande e importante.

 

Dormire nella Birdbox: aspetti pratici

Dormire nella Birdbox Cúrzutt è un’esperienza romantica ed emozionante che, però, non può prescindere da qualche aspetto pratico!
Su Instagram ho ricevuto diverse domane al riguardo e raccolgo qui le risposte.
– All’interno della Birdbox sono presenti due prese elettriche bipolari, compatibili con le nostre spine. Nel caso dobbiate inserire delle spine Schuko vi servirà, però, l’adattatore.
– E il bagno? La cosa aveva preoccupato anche me all’inizio, ma non temete: c’è!
Gli ospiti della Birdbox hanno a disposizione un bagno riservato, dove è possibile lasciare tranquillamente beauty e altri oggetti personali, dotato di WC, lavandino, doccia, asciugamani, teli doccia e riscaldamento. Si trova ad un centinaio di metri dalla camera, in una baitina in pietra all’inizio del bosco, e la “passeggiata” per raggiungerlo è piacevolissima e molto panoramica. Certo, non avrete la comodità di un bagno en suite, ma ricordatevi che stiamo parlando di un glamping.
– Fa caldo o freddo? Noi abbiamo soggiornato nella Birdbox i primi giorni di un mese di ottobre un po’ anomalo e molto mite e, per esperienza, posso dire che al nostro arrivo nel pomeriggio il termometro segnava 34°, mentre la notte le temperature si sono naturalmente assestate sui 21°. All’interno è disponibile un condizionatore portatile a ghiaccio che noi non abbiamo usato, ma viste le temperature ho idea che non sia sufficiente a raffrescare adeguatamente e che col tempo si renderà necessario installare un vero condizionatore.
Una soluzione è lasciare la porta aperta, come abbiamo fatto noi di giorno, ma se avete la fobia degli insetti come la sottoscritta la notte non è fattibile.
Per quanto riguarda il freddo non ho esperienza diretta, ma credo si gestisca più facilmente grazie all’impianto di riscaldamento di cui è dotata la Birdbox.

 

Cosa fare nei dintorni della Birdbox

Dormire nella Birdbox Cúrzutt è un’esperienza che, da sola, vale il viaggio fino a qui, ma vi suggerisco qualche altra attività che renderà ancora più indimenticabile e divertente il vostro soggiorno qui.
Per prima cosa vi consiglio di andare alla scoperta dei dintorni di Cùrzutt, visitabili con delle piacevolissime passeggiate all’ombra della selva di castagni che ricopre la collina. Potrete raggiungere in circa 15 minuti la suggestiva chiesetta affrescata di San Bernardo e in un’oretta il Ponte Tibetano Carasc e, una volta attraversato, proseguire lungo la Via delle Vigne fino a raggiungere Sementina e la chiesetta di San Defendente. Se, invece, voleste salire di quota, potrete salire con la funivia fino a Mornera, dove si trova un altro rifugio e diversi sentieri escursionistici.
E ovviamente, una volta tornati a valle, non perdetevi una visita a Bellinzona e ai suoi antichi castelli Patrimonio Unesco che troneggiano nel centro della città.

Come raggiungere la Birdbox

La Birdbox si trova a Curzutt, un piccolo insediamento rurale sulla collina alle spalle di Bellinzona, nel quartiere di Monte Carasso.
I più sportivi potranno arrivarci a piedi, risalendo con una bella passeggiata la collina. L’alternativa più comoda – soprattutto nel caso abbiate bagagli – è la funivia Monte Carasso-Mornera che parte da Monte Carasso, facilmente raggiungibile seguendo le indicazioni del navigatore.
La tariffa di andata e ritorno è di 19 CHF, ma per chi soggiorna nella Birdbox è compresa nel soggiorno. Verrete contattati circa due giorni prima del vostro soggiorno dal personale dell’ostello che prenoterà i biglietti a vostro nome.


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2 Comments
  • Gabriele Clari
    Inserito il 10:02h, 03 Novembre Rispondi

    Buongiorno , dev’éssere una un esperienza unica , soprattutto in questa stagione con tutti i colori dell’ autunno .Peccato che non possa farlo per motivi di salute . mi riprometto che dal giorno della mia guarigione lo farò

    • Federica
      Inserito il 11:19h, 03 Novembre Rispondi

      Buongiorno Gabriele! Sì è davvero una bellissima esperienza e, come dicevi, questo periodo credo sia proprio il migliore! Mi spiace che al momento le tue condizioni di salute non ti permettano di andarci, ma ti auguro di rimetterti presto e quando accadrà, la Birdbox sarà lì ad aspettarti e come per tutte le cose attese sarà ancora più bello!

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