Cracovia. Il nostro arrivo in città

Street food in Plac Nowy a Cracovia

Cracovia. Il nostro arrivo in città

Inizia il nostro viaggio a Cracovia, alla scoperta di una città magica e sorprendente, che rimarrà sempre impressa nei nostri occhi e nel nostro cuore


26 dicembre – 1° giorno

Eccoci finalmente a Cracovia!

Dico finalmente perchè abbiamo faticato non poco a trovare l’occasione di venirci. Le compagnie aeree, per lo meno quelle low cost, volano a orari singolari, a metà  giornata, rendendo necessari dei weekend molto lunghi che non è facile ritagliarsi durante l’anno.
Ed eccoci dunque a partire nel periodo natalizio, nonostante il freddo barbino e il buio che ci hanno accompagnati costantemente.

Questo periodo dell’anno ha però un grande pregio: è Natale!

La piazza del mercato è animata dai mercatini, l’aria profuma di vin brulé e di maiale arrostito che sfrigola sulle griglie; le lunghe ore di buio sono illuminate dalle migliaia di luci che decorano strade, lampioni, negozi e balconi; i tipici presepi di Cracovia si accendono coloratissimi nelle strade, e gli alberi di Natale rallegrano le maestose chiese della città.

Insomma l’atmosfera natalizia rende ancora più preziosa una città che di per se’ è un vero gioiello.

Stinchi di maiale e salsicce al mercatino di Natale di Cracovia Stinchi di maiale e salsicce al mercatino di Natale di Cracovia

Arriviamo a Balice, l’aeroporto di Cracovia, alle 16.40.

Visto il freddo e l’orario, a quest’ora è già notte, avevo deciso di prenderla comoda prenotando un’auto che ci venisse a prendere.
La tariffa è di 20€, più o meno quello che dovrebbe costare anche il taxi e ogni tanto si può spendere qualche eurino in più per risparmiare un po’ di fatica.

L’autista che ci aspettava agli arrivi ci porta subito al minivan parcheggiato in un’area interna, direttamente collegata all’aeroporto, una fantastica idea per evitare percorsi a piedi al freddo.

L’aeroporto è nuovo e moderno e trasmette un’aria di efficienza. Non ho visto molti negozi ma agli arrivi ce ne sono sempre meno.

Durante il tragitto, circa una mezz’ora compatibilmente al traffico, sono agitatissima, non sto più nella pelle per la curiosità di scoprire la nostra casetta!
L’ho prenotata tramite booking e le foto sono promettenti ma sappiamo bene che al giorno d’oggi gli unici miracoli a cui si può assistere sono proprio quelli di Photoshop!

Sotto casa incontriamo Lukas, il proprietario dell’appartamento, che ci aiuta a scaricare le valige e a portarle per ben tre piani a piedi (niente ascensore nel palazzo).

Playroom apartament

La nostra casetta Krakowsca

Quando apre la porta cerco di darmi un tono ma dentro di me saltello dalla gioia.
L’appartamento è proprio come speravo che fosse e ci trasmette immediatamente la sensazione di “casa”.
Se volete trascorrere qualche giorno in questo splendido appartamento trovate qui il loro biglietto da visita.

L’idea era di uscire subito per andare a visitare il Mercato Sotterrano, un museo-riserva archeologica situato sotto la piazza del mercato che illustra la storia di Cracovia dai primi insediamenti urbani sino al medioevo.
Offre un sguardo sulla storia antica della città e visitarlo per primo consente di avere un’infarinatura generale su Cracovia.

Lukas ci dice però che il 26 dicembre  è chiuso e quindi non andiamo; ho poi scoperto che il museo è aperto sempre ad eccezione del 25 dicembre, dell’1 e del 6 gennaio.

Sistemiamo con calma i bagagli e ci avventuriamo per Kazimierz, l’ex quartiere ebraico in cui si trova l’appartamento.
Nonostante sia freddo e buio oltre che un giorno di festa, la zona è molto vivace e disseminata di bar e ristoranti, alcuni chiusi appunto, e per le strade incontriamo molta gente del posto che, incurante delle rigide temperature, si gode la vita del quartiere.

pub sotterraneo a Kazimierz

Un locale sotterraneo nelle starde di Kazimierz

Oggi è l’anniversario del primo appuntamento mio e di Marco e quindi decidiamo di regalarci una cena in un ristorante non proprio a buon mercato rispetto alla media; si chiama Miodowa ed è situato nella piazza in cui sorge la Sinagoga Vecchia  e la casa di Helena Rubinstein, la fondatrice del noto brand di cosmetici.

Il nostro fiuto non ci ha traditi e mangiamo veramente bene.

Aringhe fritte al ristorante Miodova

Aringhe fritte. Squisite!

Come d’abitudine ci orientiamo sui piatti della tradizione, un po’ rivisitata, ordinando delle aringhe fritte e del salmone; di secondo prendo uno stinco eccezionale con una salsa al vino e un contorno di cavolo e cavolini di Bruxelles saltati in padella, il mio incubo di bambina che ora invece spazzolo voracemente; Marco, patito del foie gras, si gusta un controfiletto di manzo con salsa al foie gras. Spettacolare.
Tutto accompagnato da un Primitivo del Salento che bevuto in Polonia assume un sentore esotico!
Un dolce e due espressi, abbastanza buoni, concludono la nostra cena.

Il conto? 40€ a testa, un prezzo sicuramente sopra la media qui a Cracovia ma la qualità del cibo e del servizio e l’atmosfera giustificano sicuramente la spesa.

E poi, non si può certo risparmiare il giorno nel nostro anniversario!

Bene, l’inizio è promettente. A domani!

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