Trekking al Lago di Antrona in Ossola

Trekking al Lago di Antrona in Ossola

Il trekking al lago di Antrona si sviluppa lungo un percorso ad anello semplice e molto panoramico, che vi porterà persino ad attraversare una cascata!


Oggi vi porto nuovamente in Valle Antrona, una meravigliosa valle dell’Ossola ricca di bacini naturali e non, meta ideale per dei trekking semplici, ma molto suggestivi.
Il lago di Antrona è il bacino più facile da raggiungere e permette di fare una piacevole passeggiata ad anello adatta anche ai camminatori meno esperti.
Il percorso si dipana lungo alcuni tratti di strada asfaltata e sentieri all’ombra dei boschi di larici, per concludersi su una passerella di metallo che vi consentirà di passare alle spalle di una cascata che si tuffa nel lago.
Preparatevi quindi a divertirvi, a respirare tanta aria fresca e a godervi un meraviglioso panorama

 

Origini del lago di Antrona

Il lago di Antrona è un bacino naturale originatosi a seguito di una calamità naturale che colpì la zona il 27 luglio del 1642.
Dalla cima del monte Pozzuoli (2546 m.) si staccò un’immensa frana che si riversò sulla pianura sottostante. Alcuni centri abitati furono quasi del tutto seppelliti e sotto il peso delle macerie persero la vita oltre 90 persone; molte case furono distrutte e alcuni degli abitanti, ridotti in rovina, furono costretti ad emigrare.
Il materiale roccioso creò uno sbarramento naturale sul torrente Troncone che si allargò fino a creare il lago di Antrona, unico risvolto positivo di questo drammatico evento.
Si calcola siano franati 20 milioni di metri cubi di detriti che ricoprirono una superficie di 375.000 metri. I detriti sono ancora oggi ben visibili lungo il tragitto che da Antronapiana conduce al lago e attraversandoli ne rimarrete sicuramente impressionati.

 

 

Il percorso in breve

Difficoltà: facile
Lunghezza del percorso: 7,6 km
Dislivello: 317 m
Tempo di percorrenza: 3 ore (con estrema calma e tante foto)
Attrezzatura consigliata: scarponcini da trekking

 

Trekking ad anello sul lago di Antrona

 

Da Antronapiana al lago di Antrona

Il punto di partenza di questo trekking è il borgo di Antronapiana, dove potrete lasciare l’auto nei pressi della piazza principale e della Chiesa di San Lorenzo; da qui procedete a piedi verso la vasta area verde che costeggia il torrente Troncone.
Il percorso prosegue su una strada molto ampia, a tratti sterrata: questo pezzo è un po’ noioso, ma in poco tempo raggiungerete la Baita Cimallegra che riconoscerete per l’abbeveratorio con la testa di… Non so con certezza; forse un serpente? Da qui inizia un tratto di sentiero che mi è piaciuto moltissimo, completamente immerso in un fitto bosco di larici che ricorda le foreste incantate delle fiabe. Proprio qui avrete modo di vedere con i vostri occhi gli effetti disastrosi della frana che sconvolse questa zona: i massi franati dalla parete del Monte Pozzuoli sono enormi e ricoprono tutta quest’area. È una distesa di rocce che si estende a perdita d’occhio e fa venire la pelle d’oca. Durante il tragitto ci sono anche dei cartelli che descrivono la vicenda.
Usciti dal bosco vi ritroverete su una strada asfaltata dove si trova anche l’area di atterraggio di un elicottero; proseguendo per un centinaio di metri incontrerete l’albergo ristorante La Pineta e, alle sue spalle, il Lago di Antrona.
Io vi consiglio di percorrere a piedi questo tratto perché è davvero affascinante, ma è possibile raggiungere il lago anche in auto e iniziare direttamente dal ristorante il vostro trekking ad anello del lago di Antrona.

 

La sponda destra del lago

Lasciatevi alle spalle il ristorante e dirigetevi verso il lago per godervi la meravigliosa vista sull’intero bacino cinto da montagne ricoperte di larici; di fronte a voi, guardando a monte, noterete anche una diga che sbarra il lago di Campliccioli di cui vi parlerò in un prossimo articolo. Da qui inizia il giro ad anello del lago di Antrona che noi abbiamo fatto in senso orario, costeggiando il sentiero sulla destra orografica del lago.
Questo tratto è completamente in piano e si sviluppa su una strada sterrata molto ampia e agevole, che penso possa essere percorsa anche con passeggini o sedie a rotelle, salvo momenti di piogge che possono far franare qualche detrito sbarrando il passaggio.
Sulla riva opposta noterete una parete di roccia dalla cui sommità sgorga la cascata del Sajont che si tuffa nelle acque del lago.
Lungo questa sponda sono state allestite diverse aree con tavoli da pic-nic dove è piacevole fermarsi per un pranzo con vista. In corrispondenza di una di queste aree troverete anche le indicazioni per il Lago di Campliccioli di cui vi parlavo prima.
Proseguite fino ad incontrare il torrente Troncone che, scendendo da monte, alimenta il Lago di Antrona. Qui il bacino si stringe moltissimo, formando quasi una punta, che attraverserete grazie ad un breve ponte che vi condurrà sulla sponda sinistra.

 

La sponda sinistra del lago

La sponda sinistra del lago è costituita da una parete di roccia molto ripida da cui è stata ricavata una strada che prosegue solo per un breve tratto a strapiombo sul lago. Dovrete poi imboccare una ripida salita con dei gradini di legno che vi condurrà più in quota regalandovi una vista strepitosa sul lago. Questo tratto è semplice e ben tenuto, ma non agevole per tutti come la prima parte, quindi niente passeggini o simili. Dopo poco, vi ritroverete di fronte la cascata del Sajont, originata dall’omonimo rio, le cui acque si tuffano con veemenza in quelle del lago. Nel 2014 è stato inaugurato un sistema di passerelle metalliche ancorate alla parete di roccia che consente di passare proprio dietro alla cascata rendendo possibile percorrere l’intero periplo del lago che, invece, prima si interrompeva.
Questo è sicuramente il tratto più suggestivo e inconsueto di questo trekking: i bambini impazziranno per l’emozione, gli adulti si fermeranno a scattare mille fotografie e selfie, mentre i cani tremeranno guardando il vuoto sotto le zampine!
A questo punto sarete quasi giunti al termine della passeggiata che proseguirà per un altro tratto semplice, ma un po’ disconnesso, riportandovi nuovamente alle spalle del ristorante dove potrete fermarvi per un bel piatto di polenta.

 

Quando andare sul lago di Antrona

Il lago di Antrona è accessibile tutto l’anno, ma il periodo migliore e consigliato è quello che va da maggio a ottobre.
Io sono stata qui due volte, qualche anno fa in estate e lo scorso autunno ai primi di ottobre e devo dire che quasi non sembrava lo stesso lago!
In estate non ero rimasta particolarmente colpita dal paesaggio: la vegetazione che lo circonda è molto verde e rigogliosa, le acque del lago sono molto limpide, ma hanno un colore abbastanza comune (niente a che vedere con quelle del vicino lago dei Cavalli). Permettetemi di dire che è un lago come tanti altri!
In ottobre, invece, l’ho trovato stupendo. Gli alberi, che assumono dei colori bellissimi e diversi tra loro, donano al paesaggio boscoso una maggiore profondità e vividezza e il riflesso delle fronde gialle e arancio crea dei caldi luccichii sull’acqua, trasformando il lago in uno specchio d’acqua dorato.
Un’altra nota positiva è la minore affluenza di persone, soprattutto in settimana, che vi consentirà di godere di questo splendido luogo in totale tranquillità.

 


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