I giardini di Villa Taranto a Verbania

I giardini di Villa Taranto a Verbania

I giardini botanici di Villa Taranto sono un vanto per la provincia di Verbania e per l’intero Lago maggiore. Storia e informazioni pratiche per organizzare la visita.


Sulle verdi sponde del Lago Maggiore si nascondono in bella vista una gran quantità di luoghi incantevoli che andrebbero visitati almeno una volta nella vita.
Tra questi spiccano i magnifici giardini botanici di Villa Taranto, che custodiscono piante e fiori provenienti da tutto il mondo.
Se aveste in mente di trascorrere qualche giorno di vacanza sul Lago Maggiore, sappiate che i Giardini di Villa Taranto sono una delle tappe che non potrete perdere! Ecco, allora, qualche informazione che vi sarà utile prima di visitare questo gioiello ubicato a Pallanza, nel cuore di Verbania.

 

Storia (breve) dei giardini di Villa Taranto

Il merito di questi fiabeschi giardini spetta ad un personaggio molto singolare, il Capitano Neil Boyd Mc Eacharn, rampollo di una ricca famiglia scozzese, proprietaria di una compagnia di navigazione con l’Australia oltre che di miniere di ferro e carbone.
Neil conobbe l’Italia da bambino, durante uno dei tanti viaggi con la famiglia, e se ne innamorò perdutamente, come spesso accade agli stranieri che ci scoprono! A riportarlo nel nostro Paese in età adulta furono, però, in parte il caso e in parte il suo amore per la botanica.

Il suo sogno era quello di realizzare un meraviglioso giardino ricco di piante e fiori provenienti da tutto il mondo, ma il clima uggioso della Scozia non era l’ideale. Poi, un giorno, lesse un annuncio di vendita immobiliare sul Times: una certa Marchesa di Sant’Elia vendeva “La Crocetta”, una sontuosa villa ubicata sul promontorio della Castagnola, a Pallanza. Una posizione invidiabile e molto panoramica e, per  giunta, in una zona climatica particolarmente favorevole per la coltivazione delle più disparate specie vegetali.
Grazie al patrimonio ereditato dai genitori non ebbe problemi a comprare la proprietà e così, in breve tempo, fece baracca e burattini e si trasferì sul Lago Maggiore, dove dedicò gli anni a venire alla creazione del suo giardino incantato.
A interrompere bruscamente il suo progetto fu, però, la Seconda Guerra Mondiale, che lo costrinse a lasciare l’Italia e la sua amata creatura per compiere il suo dovere di militare.

L’amore per la sua creazione fu tale da spingerlo a donarne la proprietà allo Stato, così che la sua opera potesse essere goduta da tutti e non rimanesse abbandonata a se stessa, in balia della voracità della natura. È, dunque, grazie alla generosità del Capitano che oggi possiamo godere di questa eccezionale e suggestiva opera.

 

Guarda il video della nostra visita a Villa Taranto!
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I giardini di Villa Taranto oggi

Il Capitano fece un lavoro di ripopolamento botanico straordinario. Ricercò semi e piante provenienti da tutto il mondo, dando così origine ad un patrimonio botanico che oggi comprende “circa 1.000 piante non autoctone e circa 20.000 varietà e specie di particolare valenza botanica” (cito dal sito ufficiale!). Una varietà davvero impressionante, grazie alla quale Villa Taranto attira studiosi da ogni parte del globo.
Notevoli anche le opere volte a modellare il paesaggio del giardino, tra cui spicca, ad esempio, la zona della Valletta, un avvallamento artificiale e molto scenografico attraversato da un ponte in pietra ad arcata unica.
Degni di nota anche l’impianto di irrigazione che raccoglie le acque del lago e le ridistribuisce su tutta l’area del parco.

 

All’ingresso del parco si trova anche l’Erbario del Capitano, un raccolta di “quadri naturali” realizzati e catalogati nel 1929 da Henry Cocker, il primo giardiniere dei Villa Taranto. La collezione è stata inserita nella suggestiva cornice della ex-portineria dei giardini, un palazzo meraviglioso in stile eclettico che da solo merita una visita. Purtroppo, attualmente, le norme anti-Covid non ne consentono l’ingresso.
La Villa vera e propria, invece, non è accessibile al pubblico, in quanto adibita a sede della Prefettura della nuova Provincia del Verbano – Cusio – Ossola. Potrete comunque ammirarne la bellezza dall’esterno, prima di raggiungere il ponte della Valletta.

Un evento che è importante da ricordare è il nubifragio dell’estate 2012 che distrusse una grande parte del patrimonio botanico di Villa Taranto. Non si tratta, purtroppo, di un caso isolato, perché i disastri causati dal maltempo sono tristemente frequenti, ma quella è stata una situazione davvero estrema, che comportò una lunga chiusura forzata.
Grazie allo sforzo delle squadre di giardinieri costantemente impegnati nella cura di questo straordinario parco, è stato ricostruito e ripiantato il possibile e, nonostante alcuni esemplari antichi siano irrimediabilmente andati persi, Villa Taranto è tornata a risplendere.
Il Capitano Mc Eacharn sarà felice di sapere che la sua creatura è in buone mani!

 

Le specie rare dei giardini di Villa Taranto

Tra la miriade di fiori e piante presenti nel giardino, alcune sono considerate di particolare valore proprio per la loro rarità nel nostro territorio. Non sto a citarvele tutte perché, date le mie scarse conoscenze botaniche, sarebbe solo uno sterile copia e incolla delle pagine della fonte originale a cui vi rimando!

A sorprendermi più di tutte è stata la Victoria Cruziana, una pianta acquatica della famiglia delle ninfee che qui dimora in una romantica serra. Le sue foglie ricordano dei giganteschi “vassoi” rotondi e arrivano a toccare i due metri di diametro.  È sicuramente una pianta che fa riflettere sulla genialità e originalità che contraddistingue Madre Natura! Anche i fiori sono bellissimi, simili a quelle delle ninfee.

Un’altra pianta rara e particolare è la Davidia Involucrata che, oltre ad avere un nome curioso, fa dei fiori altrettanto strani che ricordano dei fazzoletti di carta, tanto da essere soprannominata “albero dei fazzoletti”. Il periodo della sua fioritura è la primavera e, infatti, mi è rimasta la curiosità di vederli dal vivo. La pianta, grazie all’arzigogolata foggia dei rami che si dipartono dal tronco, è comunque molto bella.

Cito, in ultimo, i fiori di Loto, una specie non particolarmente rara, ma che mi incanta ogni volta che li vedo. Qui ne troverete una vasca enorme completamente piena: le foglie sono grandissime e i fiori sono pura poesia!

 

Visitare i Giardini di Villa Taranto: informazioni pratiche

Come raggiungere Villa Taranto

Villa Taranto si trova a Pallanza, una frazione del più ampio comune di Verbania. Il mezzo più comodo per raggiungerla è sicuramente l’auto, che potrete lasciare nei due parcheggi adiacenti alla villa, entrambi gratuiti.
In treno, invece, dovrete scendere alla stazione di Fondotoce e, da qui, prendere i pullman del trasporto pubblico perché la villa si trova a circa 9 km di distanza.
Visto che siamo sul lago, il battello è un’altra soluzione divertente e anche molto comoda visto che c’è uno scalo esattamente di fronte ai giardini, denominata proprio Villa Taranto. Sul sito Navigazione Laghi trovate maggiori informazioni.

Quando andare a Villa Taranto

Il periodo migliore per visitare i giardini è indubbiamente la primavera, periodo delle principali fioriture.
A tal proposito, vi suggerisco di verificare sul sito istituzionale il calendario delle fioriture così da avere un’indicazione dei periodi migliori (anche se ovviamente Madre Natura non dà garanzie!).
Io ci sono stata a luglio e, per quanto non sia il periodo di maggior fioritura, posso assicurarvi che il parco è comunque meraviglioso. In estate piena non troverete cascate di Glicine in fiore (io ho un conto aperto con la fioritura del glicine!) e nemmeno i fazzoletti della Davidia, mentre il labirinto dei Tulipani si trasforma in quello delle Dahlie, bellissime e carnosissime anche se meno scenografiche delle bulbose. Danno il meglio invece i fiori d’acqua che colorano le numerose vasche d’acqua disseminate nel parco.
In autunno il parco cambia la sua livrea e i colori caldi del foliage autunnale sono uno spettacolo da non perdere, fino alla chiusura di novembre.

Insomma, passeggiare per i giardini di Villa Taranto sarà una esperienza piacevole e rilassante in tutte le stagioni e per questo è disponibile anche un abbonamento annuale che consente ingressi illimitati per scoprire i colori e i fiori che questo giardino regala in ogni periodo dell’anno.

 

Biglietti di Villa Taranto

L’ingresso a Villa Taranto ha un costo di 11€ a persona, con riduzioni per bambini e gruppi.
Una volta dentro, considerate di dedicare almeno due ore per la visita completa, ma potrete trascorrervi anche un’intera giornata.
Come dicevo sopra, chi è di zona può valutare anche il biglietto annuale o trimestrale che da diritto ad accessi multipli nel periodo di apertura del parco.
È possibile acquistare anche i biglietti online, una soluzione comodissima per evitare code sopratutto in questo periodo di pandemia. Il vantaggio è che sono biglietti aperti, quindi non vincolati ad una data precisa, che consentono dunque grande libertà.
A corredo della mappa che vi verrà fornita all’ingresso, vi suggerisco di scaricare l‘app gratuita di Villa Taranto, disponibile sia per iOS che per Android, che offre delle brevi descrizioni sulle zone del giardino che visiterete.

Visitare Villa Taranto con animali

Un’altra cosa che ho molto apprezzato di Villa Taranto è la possibilità di andarci anche con i propri cani. Dovranno, ovviamente, essere tenuti al guinzaglio e stare sui vialetti pedonali (come noi bipedi) per non rovinare siepi e vegetazione varia, ma sono ben accetti!
Sarà sicuramente una passeggiata che i vostri amici quattrozampe apprezzeranno molto!


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