Escursione al Lago di Agaro in Valle Antigorio, Ossola

Escursione Lago di Agaro

Escursione al Lago di Agaro in Valle Antigorio, Ossola

Escursione al Lago di Agaro: una passeggiata facile e molto panoramica in un angolo dell’Ossola pieno di curiosità e mistero.


Il Lago di Agaro si trova in Valle Antigorio, sul versante opposto della conosciutissima Alpe Devero, in Val d’Ossola. Si tratta di un bacino artificiale realizzato intorno agli anni ’30 del Novecento, posto a 1600 metri di altitudine in un luogo remoto e per secoli difficile da raggiungere.
Le sue acque verdi azzurre e le selvagge montagne che lo cingono fanno del Lago di Agaro un angolo di grande bellezza e quiete, meta ideale per trascorrere una giornata rilassante circondati da una natura incontaminata. Ma a conquistare il visitatore qui non è solo la bellezza indiscussa del paesaggio naturale, bensì la sua affascinante e particolare storia.
Vi ho un po’ incuriositi? Allora leggete oltre per scoprire di più!

 

Come arrivare al lago di Agaro

Il paese di riferimento per raggiungere il lago di Agaro è Baceno, in provincia di Verbania, ben indicato dai navigatori. Da qui dovrete imboccare la strada comunale che sale verso Devero, proseguire fino a Goglio, continuare a seguire le indicazioni per l’Alpe Devero fino a raggiungere una deviazione sulla destra che porta ad Ausone e Agaro.
A questo punto il navigatore vi abbandonerà e dovrete affidarvi unicamente alla segnaletica stradale. La strada si inerpica per la montagna regalando dei meravigliosi panorami sulla valle sottostante, ma sappiate che è molto stretta. Giunti al gruzzolo di baite che è Ausone, la strada sarà sempre più stretta e addirittura sterrata. Non serve un fuoristrada, però evitate di andarci con macchine troppo basse o troppo larghe e pregate di non incontrare nessuno nel senso opposto di marcia. A noi è capitato e per fortuna il guidatore è stato così gentile da risalire in retromarcia fino ad un piccolo allargamento. Proseguite con santa pazienza fino a raggiungere l’imbocco di una stretta galleria, di proprietà dell’Enel, dove c’è un piccolo spiazzo in cui è possibile lasciare l’auto.
Il mio consiglio è di andarci nei periodi di bassa stagione o arrivare lì prestissimo perché i posti per le macchine sono solo una decina. La galleria è percorribile in auto, ma è meglio evitare, anche perché credo sia riservata ai dipendenti Enel che lavorano alla diga.

 

Itinerario a piedi al Lago di Agaro

 

La galleria dell’Enel

La vostra escursione al lago di Agaro parte proprio dal tunnel dell’Enel, un inizio sicuramente un po’ strano!
La galleria è lunga 1,5 km e all’interno corre la condotta forzata che parte dalla Diga di Agaro; è abbastanza ampia e penso possa essere percorsa anche da chi soffre di claustrofobia.
Giunti all’ingresso troverete un pulsante che accenderà le luci che rimarranno attive per 30 minuti; accendetele anche in caso fossero già attive per far ripartire il timer.
Per percorrere il tunnel si impiegano circa 15/20 minuti, quindi non c’è pericolo di rimanere al buio, ma è comunque consigliabile avere una torcia o anche solo il telefono perché all’interno è buio pesto (ve ne renderete conto nei tratti in cui le lampadine sono fulminate!)
Questo tratto è completamente in piano e il terreno è molto agevole, sappiate però che all’interno ci sono molte pozze d’acqua e fa decisamente freddo, anche durante una giornata caldissima come quella in cui siamo stati noi.

 

La passeggiata attorno al lago di Agaro

Usciti dalla galleria vi ritroverete di fronte all’imponente Diga di Agaro e da qui dovrete imboccare la strada che risale fino al livello del coronamento. Il dislivello della passeggiata, di circa 60 metri, si concentra in questo breve tratto che si percorre in una decina di minuti.
Giunti alla sommità della diga si aprirà un panorama meraviglioso e i colori sgargianti dell’acqua e della vegetazione quasi vi abbaglieranno. A proposito: le foto che vedete sono naturali.
Da qui ci si incammina sull’ampio sentiero che costeggia la destra orografica del lago che si sviluppa in piano fino all’estremità opposta del bacino.
Durante la prima metà del percorso gli alberi vi offriranno un fresco riparo dal sole; sulla parte finale il paesaggio si apre e camminerete ai piedi delle imponenti pareti di roccia scura perennemente solcate da rivoli d’acqua.

All’estremità opposta della diga fa capolino una manciata di baite in pietra che compongono il piccolo borgo di Spygher e una spianata di terra che funge da spiaggia. Qui è stato posizionato un tronco ricurvo accanto a una fontana da cui si gode della meravigliosa vista d’insieme sul lago e sulla diga in lontananza.
La passeggiata è davvero semplice e agevole, adatta anche a famiglie con bambini. Il tragitto di sola andata, compresa la galleria, è di circa 4 km che noi abbiamo percorso con calma in un’ora e 22 minuti.

 

Relax al lago di Agaro

Alle spalle della “spiaggia” si trova una macchia di alberi all’ombra dei quali scorre il torrente Agaro che alimenta la diga.
Qui troverete della piccole terrazze naturali, ideali per fermarsi a rilassarsi, fare un bel pic-nic e magari schiacciare un pisolino al fresco.

Se amate i formaggi vi suggerisco di seguire i cartelli che in pochi passi vi porteranno a una “cantina” dove  vengono lasciati a stagionare i formaggi provenienti dall’Alpe Pojala, un alpeggio sopra il lago raggiungibile in circa un’ora e mezza (tempi indicati dalla segnaletica).
Difficile da raggiungere, rimase abbandonato per anni, fino a quando nel 2015 , il casaro Bracchi Fausto lo prese in gestione ricominciando la produzione del Bettelmatt, il formaggio più pregiato e raro dell’Ossola, prodotto solo in 7 alpeggi sparsi in Ossola. Con un po’ di fortuna (purtroppo la sua produzione è bassa e va a ruba) riuscirete a trovarlo e acquistarlo nella loro cantina al lago di Agaro cui accennavo poco sopra.

 

La strada del ritorno

Per il ritorno noi abbiamo scelto di rifare la stessa strada dell’andata ma, in alternativa, è possibile imboccare il sentiero sull’altra riva del lago.
A quanto ho letto è un sentiero non segnalato e la traccia in alcuni punti è difficile da individuare, quindi valutate voi se ne valga la pena.

 

Curiosità sul Lago di Agaro

 

Il villaggio sommerso di Agaro

L’escursione al lago di Agaro affascina e colpisce oltre che per la bellezza del paesaggio e dei suoi straordinari colori anche per la sua particolare storia che ammanta di mistero questo luogo.
Dovete, infatti, sapere che in questa conca cinta dalle montagne si trovava un piccolo borgo di origine Walser che fu abitato fino agli anni ’30 del ‘900.
Agaro (o Agher in lingua Walser) era uno dei villaggi più inaccessibili dell’Ossola, collegato a Baceno tramite una strada che corre tra le montagne, lunga e pericolosa – soprattutto in inverno a causa delle frequenti valanghe – e ancora oggi percorribile con un impegnativo trekking lungo il sentiero H06.
Un posto un po’ strano per viverci, direte voi. Certo, ma i Walser, antico popolo delle montagne, erano soliti vivere così, fondando i propri villaggi isolati, negli angoli più remoti e inospitali dell’arco alpino.

Vissero qui per secoli, conducendo una vita semplice che seguiva essenzialmente i tempi della transumanza, coltivando segale e pascolando le proprie mucche. Questa pacifica esistenza cessò bruscamente quando, nel 1936, la Edison decise di costruire proprio qui una diga per creare un grande bacino artificiale da cui ricavare la preziosa energia idroelettrica.
Gli abitanti furono costretti ad abbandonare le proprie case e, a fronte di un indennizzo economico, si sparpagliarono in altri paesi della valle Antigorio.
L’antico abitato venne sommerso sotto 20 milioni di metri cubi che ancora oggi custodiscono i resti di questo antico insediamento Walser ancora visibile, in rari momento dell’anno, quando il livello dell’acqua è molto basso.
Una storia affascinante e molto particolare, anche se nelle valli ossolane non così inusuale. Se volete saperne di più vi suggerisco la lettura del mio articolo sulle centrali idroelettriche dell’Ossola.
Di seguito vi linko una puntata di “Mistero” durante la quale Daniele Bossari si immerge nella acque del lago alla ricerca dei resti dell’antico villaggio di Agaro.

 

La diga di Agaro

La diga di Agaro è stata costruita dalla Edison tra il 1936 e il 1940 dagli ingegneri Claudio Marcello e Pietro Marinoni. Le sue dimensioni sono notevoli, considerando che raggiunge un’altezza di 56 metri nel punto più profondo delle fondazioni e che il coronamento è lungo 243 metri. Si tratta di una diga a gravità massiccia realizzata con blocchi di granito uniti da malta cementizia e caratterizzata da un andamento arcuato.
Vi lascio un video “storico” della sua costruzione che vi farà capire l’immane lavoro che è stato fatto.

 


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