Escursione ai Laghi di Muino in Valle Vigezzo

Escursione laghi di Muino, Valle Vigezzo

Escursione ai Laghi di Muino in Valle Vigezzo

L’escursione ai laghi di Muino è tra le più belle della Val Vigezzo: una panoramica passeggiata lungo antichi sentieri, facile e adatta a tutti i camminatori.


Per chi conosce e frequenta la Val Vigezzo, una delle “sette sorelle” ossolane, l’escursione ai laghi di Muino è una delle più classiche.
La si apprezza per gli splendidi panorami che regala sulle montagne circostanti, per la varietà e bellezza degli ambienti alpini che si attraversano e anche per la sua semplicità.
Si cammina lungo sentieri oggi agevoli e ben segnalati, tangibile eredità di quelli anticamente tracciati dagli spalloni, i contrabbandieri che, attraverso i valichi di montagna, trasportavano le merci con le vicine valli svizzere. Si passa per boschi di faggi e larici, fioriti sottoboschi, verdi praterie punteggiate di rocce e ampi pascoli in cui risuonano i campanacci delle mucche e si giunge infine a questi tre splendidi laghetti alpini.

Una camminata poco impegnativa, perfetta anche per sgranchirsi le gambe dopo l’inverno, che regala genuine emozioni.

 

Escursione ai Laghi di Muino: dettagli tecnici

Difficoltà: Percorso facile, si svolge tra sentieri e mulattiere
Lunghezza totale del percorso: 5,2 km
Dislivello in salita: 340 m
Tempo totale: 2 ore e 30 minuti circa
Attrezzatura consigliata: scarponcini da trekking
Sentieri: M25 (SI-GTA)
Punti di ristoro: ristorante “La Tana” alla stazione in quota della cabinovia e fontane sul percorso
Copertura telefonica: scarsa, con passaggio alla rete svizzera

 

Escursione ai Laghi di Muino: itinerario dettagliato

 

Come raggiungere la Piana di Vigezzo

L’escursione ai laghi di Muino inizia a Prestinone, una frazione di Craveggia, dove si trova la stazione di partenza della moderna cabinovia che in circa 10 minuti vi porterà alla Piana di Vigezzo.
Il costo è di 17 € per il biglietto A/R adulti, mentre gli orari variano in base alla stagione, quindi fate sempre riferimento al sito della Piana di Vigezzo per gli orari aggiornati.
È presente un piccolo parcheggio gratuito proprio accanto alla stazione della cabinovia e uno più ampio a 5 minuti a piedi, che si incontra poco prima sulla strada, proprio accanto al ristorante “La Stalla”.
Per chi desiderasse mettersi a dura prova la Piana è raggiungibile anche a piedi partendo dalla frazione di Vocogno, seguendo il sentiero M27. Preparatevi però ad affrontare 4,5 km con un dislivello di 900 m.
Io, come immaginerete, ho scelto l’alternativa facile!

 

Dalla Piana alla Bocchetta di Muino

Giunti alla Piana e dopo aver ammirato il panorama circostante che spazia sulle cime della Valle Vigezzo, si attraversa un gruppetto di baite alle spalle della stazione per poi imboccare l’ampia strada sterrata che conduce alla bocchetta di Muino.
Il tratto sulla sterrata è la parte più ostica di questa escursione ai laghi di Muino perché, per quanto semplice e agevole, sale con decisione concentrando qui la gran parte del dislivello. Ciliegina sulla torta: è perennemente esposta al sole.
Dopo un po’ si lascia la sterrata per prendere il sentiero sulla sinistra (segnavia M25 L.tti di Muino) che prosegue in costante, ma dolce salita fino alla bocchetta di Muino.
Questo secondo tratto è molto piacevole perchè si sviluppa all’ombra di una macchia di larici ai piedi dei quali cespugli di rododendri e mirtilli ricoprono completamente il terreno. Molto bello anche il panorama sulle valle sottostante e sulle montagne che la cingono: il Pizzo la Scheggia e la Pioda di Crana sembrano vicinissime, mentre il Rosa delimita l’orizzonte.

Giunti alla Bocchetta di Muino si incontrano un’edicola votiva e una statua in legno in memoria degli spalloni.

 

I prati fioriti della valle Onsernone

Superata la Bocchetta di Muino (che segna anche il termine della salita!) si apre, in tutta la sua bellezza, la parte italiana della Valle Onsernone.
Qui il paesaggio cambia completamente: la macchia di larici lascia il posto a infinite distese d’erba che ricoprono dolci colline e pendii punteggiati da fiori di campo e ruvidi massi tra cui sembrano cercare riparo cespugli di rododendro in fiore.
Un sentiero ben evidente e quasi pianeggiante attraversa questa valle, unico segno della presenta dell’uomo ad accezione di tre baite più a valle.
Si procede così, godendo di questo placido paesaggio e del silenzio assoluto che ci accompagnano per tutto il resto della passeggiata fino a giungere al primo dei laghetti di Muino.

 

I laghetti di Muino

Come immaginerete dall’uso del plurale i laghi di Muino sono tre.
Il primo che si incontra è un piccolo specchio d’acqua circondato da pascoli e praterie alpine ubicato a quota 1992 metri di altitudine. Avvicinandosi all’acqua noterete immediatamente il brulichio impazzito della miriade di girini che abitano le acque di questo laghetto. Sulla sponda opposta pare ci siano le rane, ma io non le ho viste o forse non erano ancora abbastanza “cresciute”.
Qui un cartello indica la direzione per il secondo laghetto che dovrebbe trovarsi poco sopra; scrivo dovrebbe perché noi ci siamo un po’ addentrati nelle praterie, ma il sentiero si perde e, non sapendo a che distanza fosse, abbiamo preferito lasciar perdere.

 

Proseguendo sul sentiero da cui siamo venuti, sempre ben evidente, si incontra la pittoresca baita in pietra del CAI Vigezzo, ora in disuso, fino a raggiungere la vicina Alpe Ruggia, in prossimità della quale si trova il terzo lago, posto a 1888 metri di altitudine.
Qui lo scenario è molto particolare, perché il lago è circondato a monte da un’impervia parete di roccia che crea un bell’anfiteatro naturale a cui piedi giace il lago, in parte trasformato in una torbiera.

 

Vista la facilità del sentiero decidiamo di proseguire fino all’Alpe Tenda, che i cartelli indicano a soli 25 minuti, seguendo un bellissimo e panoramico sentiero (M51) che però troviamo interrotto da una recinzione e da avvisi di pericolo che riportano un inquietante avvertimento: SPARO MINE – LIMITE DI SICUREZZA.
Per non rischiare di finire “sotto i bombardamenti” (le mine in Valle Vigezzo davvero non le avevo mai sentite…) torniamo ai laghetti con la coda tra le gambe, fermandoci a mangiare uno spuntino all’ombra di una baita all’Alpe Ruggia.
La nostra escursione volge, dunque, al termine e ci rimettiamo in marcia per tornare alla Piana dove, per ingannare l’attesa della  corsa della corsa di rientro, ci concediamo una lauta merenda a base di torte fatte in casa!
Non trovate sia il modo migliore per concludere una bella passeggiata?

 

Come raggiungere la Valle Vigezzo

La Valle Vigezzo si trova nell’Alto Piemonte e fa parte delle sette valli dell’Ossola circondate dalle Alpi Pennine e Lepontine che segnano il confine con la Svizzera.
Per raggiungerla si prende l’autostrada A26 in direzione Gravellona Toce e si prosegue fino all’uscita Sempione – Confine di Stato. Ci si immette poi sulla superstrada fino all’uscita Valle Vigezzo – Masera. Si imbocca la SS 337 della Valle Vigezzo e si seguono le indicazioni per Prestinone.

 


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