10 (+1) castelli della Loira da non perdere!

Il Castello di Chambord

10 (+1) castelli della Loira da non perdere!

I castelli della Loira sono così spettacolari che scegliere quali visitare è un’impresa. Ecco i 10+1 che ho visitato e che assolutamente non potete perdere!


La Valle della Loira fu così amata dai re francesi da essere soprannominata “Valle dei Re”.
Ed è grazie a questi re, che per secoli stabilirono qui le proprie corti, che la Loira può vantare un numero impressionante di castelli, a quanto pare oltre 300, ormai diventati elemento identificativo della regione.
Nel precedente articolo vi ho proposto degli itinerari alternativi ma è inutile negarlo: i castelli della Loira sono straordinari e fiabeschi (molti sono stati fonte di ispirazione per i castelli Disney) e credo che la concentrazione di queste regali dimore non abbia pari al mondo.
Cotanta meraviglia e abbondanza poteva forse non rientrare tra i siti Patrimonio UNESCO? Certo che no! Anche se il merito non va solo ai castelli e qui trovate le motivazioni.

La carne al fuoco è davvero tanta e decidere quali castelli visitare è un duro lavoro quindi ho pensato di raccontarvi quelli che sono riuscita a visitare durante il mio road trip lungo le sponde del fiume più lungo di Francia. Ma prima di iniziare con la lista ecco qualche consiglio utile.

 

Castelli della Loira: quali visitare?

Preparatevi ad andare in confusione perché i castelli della Loira sono tantissimi e tutti talmente belli che scegliere quali castelli visitare è difficilissimo. Visitarli tutti è impossibile quindi per aiutarvi nella scelta vi suggerisco tre metodi infallibili.

  • Affidarsi alla dea bendata. Dadi, pagliuzze, bim-bum-bam, va bene tutto. Può sembrare un metodo insensato ma, credetemi, rimanere delusi è impossibile.
  • Scegliere un biglietto cumulativo che comprende un certo numero di ingressi ad un prezzo leggermente scontato. Solitamente questi biglietti includono qualche grande nome abbinato a qualche castello meno noto e sono ideali per chi si limita a una zona ristretta. Economicamente il vantaggio è minimo ma vi risparmierete la fatica di decidere. Date un’occhiata ai Pass-Châteaux offerti dagli enti del turismo di Amboise e di Blois.
  • Scegliere da un ventaglio limitato come quello della collezione dei 22 castelli e grandi siti della Valle della Loira che è più o meno il metodo che ho adottato io.

Tempo permettendo, il mio consiglio è di lasciarvi guidare anche dall’istinto, perché una volta giunti al castello super famoso vi renderete conto che intorno ce ne sono altri meno blasonati ma altrettanto belli in cui potrete improvvisare una visita.

Quanti castelli visitare in un giorno?

Non esiste una risposta esatta ma in base alla mia esperienza io vi suggerisco di limitarvi a due.
Famelica come sempre, il mio programma iniziale ne prevedeva tre al giorno ma quando sono passata dallo schermo del PC alla realtà ho ridotto il numero a due!
In media la visita dei castelli richiede un’ora e mezza, a cui vanno sommati almeno lo stesso tempo (spesso ben di più) per i giardini sempre enormi e bellissimi, i tempi di percorrenza (mezz’ora circa) e almeno un’oretta per mangiare.
Considerate anche che percorrete chilometri camminando lentamente – non so a voi ma me spezza la schiena – e che anche i villaggi meritano almeno un giretto. Ah, e non dimentichiamoci che stiamo parlando di vacanze, non di lavori forzati!

Quali sono i castelli più belli?

Io non sono stata in grado di fare una classifica di gradimento perché i castelli della Loira sono tutti meravigliosi e affascinanti anche se in modo completamente diverso gli uni dagli altri.
Alcuni spiccano da un punto di vista architettonico, altri per gli arredi interni, altri per i giardini, altri ancora per le attività collaterali che ospitano. Dipende dai gusti e dagli interessi di ciascuno di noi.
Quello che è certo è che la delusione, il “brutto” o il “così così” sono concetti estranei a questa regione di Francia.
Troverete di seguito informazioni e le mie impressioni sugli 11 castelli che ho visitato durante il mio itinerario, un numero molto esiguo rispetto al totale ma comunque ragguardevole. Ci tengo a sottolineare che l’ordine utilizzato rispecchia solo il percorso da me seguito.

Mangiare nei castelli

Una cosa che solitamente evito è mangiare all’interno delle attrazioni turistiche perché è universalmente noto che sia una fregatura. I castelli della Loira fanno a mio parere eccezione e, anzi, mangiare qui è proprio l’opzione che vi suggerisco.
I bar e ristoranti sono ricavati in quelle che erano parti integranti delle dimore, come le scuderie o le orangeries, e qui, comodamente seduti su poltroncine in ferro battuto con vista sui meravigliosi giardini, potrete assaporare per qualche istante un po’ dell’eleganza e della magia del tempo.
Troverete le indicazioni dei castelli in cui ho mangiato e che vi consiglio di provare.


Scrivendo mi sono resa conto di aver prodotto un poema quindi ho pensato di dividere l’articolo in due volumi. Settimana prossima pubblicherò la seconda parte!
Sotto trovate la mappa dei castelli di cui vi parlerò: in azzurro i castelli trattati in questo primo post, in grigio quelli del secondo, in giallo quelli che avevo in programma e non sono riuscita a visitare.

Ecco invece la legenda dei simboli che troverete nel testo.
  Castelli da visitare in zona
Dove soggiornare in zona
  Siti ufficiali per info su tariffe e orari aggiornati

 

1 – Castello di Cheverny

 

Cenni storici

Costruito nella prima metà del 1600, il castello di Cheverny, con le sue linee e forme semplici, sobrie e simmetriche, anticipa lo stile classico francese che raggiungerà la sua massima espressione durante il regno di Luigi XIV. Il risultato è molto piacevole, elegante e imponente, pur somigliando più ad una dimora nobiliare che all’immagine classica del castello.
Lo Château de Cheverny appartiene da secoli alla famiglia Hurault, Marchesi di Vibraye, che ancora oggi curano, preservano e vivono (in un’ala separata) questo castello.

La visita al castello. Impressioni e dritte

Cheverny è stato il nostro battesimo con i Castelli della Loira.
I suoi interni sono considerati tra i meglio conservati e in effetti le sale interne, meravigliose e riccamente decorate con magnifici arazzi fiamminghi, arredi d’epoca originali, tavole imbandite con porcellane e cristalli di Baccarat, vi riporteranno allo stile di via francese del tempo.
Da non perdere anche la visita ai bellissimi giardini (ce ne sono quattro e comprendono anche un labirinto!) e al parco, quest’ultimo visitabile acquistando i biglietti che includono anche un giro sui car elettrici attraverso il bosco di sequoie e in barca.

Un appuntamento che piacerà ai bambini è il momento della pappa ai cani. Il proprietario è infatti un appassionato cacciatore e dispone di una muta di oltre 100 cani. Personalmente ho preferito rinunciare a questo momento che attrae tutti i visitatori e approfittarne per godermi gli interni della dimora in quasi totale solitudine.
Sono poi tornata al canile al termine della mia visita e devo ammettere che lo “spettacolo” non mi è particolarmente piaciuto perché i cani vivono ammassati gli uni agli altri, praticamente in mezzo ai loro bisogni (ve ne accorgerete dall’odore). Capisco che sia normale ma per me i cani sono dei compagni di vita e questa concezione così funzionale non mi appartiene.
Alle spalle del canile si trova anche l’orto, vero sogno ad occhi aperti per gli appassionati del km0!

Mangiare al castello di Cheverny

L’Orangerie del castello ospita un bellissimo ristorante con piatti molto invitanti. Noi ci siamo invece lasciati tentare dal Pic-nic che vi consiglio. Il ristorante fornisce infatti un cesto da picnic che viene riempito con panini, insalate, dolci e bevande a scelta e una colorata coperta per rilassarsi nel verde dei giardini.
Vicino al lago ci sono anche delle zone dedicate a chi preferisce il pranzo al sacco fai da te.

Informazioni pratiche

Chaumont o Chambord
Blois
Castello di Cheverny

 

2- Castello di Chambord

 

Cenni storici

Chambord è il grande VIP dei castelli della Loira grazie alla sua storia, alle sue dimensioni e alla sua spettacolare architettura.
Dobbiamo questa meraviglia al Re Francesco I, primo Valois-Angoulême a salire sul trono francese e figura molto significativa nella storia dei castelli della Loira. Fu lui a volere il castello e, da appassionato di arte e architettura e grande ammiratore del rinascimento italiano, si circondò di artisti e architetti di grande spicco, tra cui persino Leonardo da Vinci che ospitò alla sua corte (ad Amboise) e da cui trasse ispirazione per la costruzione del castello.
Nonostante Chambord fosse solo un castello “di passaggio” in cui trascorrere brevi soggiorni – non fu mai una residenza reale – Francesco volle farne il simbolo del suo grande potere e strumento per impressionare i suoi ospiti. Direi che riuscì nel suo intento!
La costruzione del castello terminò sotto il regno di Luigi XIV a cui si devono anche i giardini che circondano la residenza. Il Re Sole desiderava infatti dare una cornice verde degna della magnificenza del castello prima completamente immerso nella foresta della paludosa Sologne.

La visita al castello. Impressioni e dritte.

Le dimensioni del castello di Chambord sono notevoli quindi prendetevi almeno una mezza giornata per visitarlo.
Quello che dall’esterno sembra un castello delle fiabe è in realtà un mix di stili molto particolare che unisce elementi dell’architettura medievale francese ad altri tipici dello stile rinascimentale italiano. La pianta del castello si sviluppa intorno al maschio centrale circondato da quattro grandi torrioni. Gli interni, nonostante siano molto razionali, sono labirintici e costringono a continui avanti e indietro che mi ha fatto perdere più volte l’orientamento!
Ogni parte del castello riporta infatti al maschio centrale in cui è inserita la particolare scala a doppia elica, probabilmente frutto dell’ingegno di Leonardo.
In alcune delle sale sono stati inseriti degli arredi dell’epoca ma sappiate che Chambord non brilla certo per gli interni. Non si può avere tutto!
Imperdibili invece le terrazze da cui si gode una vista a 360° sui giardini e sull’immenso parco.
La visita di questi ultimi richiede tempo e molta energia ma se vi piace camminare troverete molti percorsi interessanti. Immancabile (anche se io l’ho persa per questioni di tempo) anche la foto di rito dalla parta opposta del lago, per avere una visuale completa del castello.

Informazioni pratiche

Cheverny o Chaumont
Blois
Castello di Chambord

 

3 – Castello di Chaumont sul Loire

 

Cenni storici

Originariamente appartenuto alla famiglia d’Amboise, la sua proprietaria più celebre rimane però Caterina de’ Medici che lo acquistò nel 1550; si occupò della tenuta per una decina di anni senza però soggiornarci molto a causa della vicinanza di Diana di Poitiers, prediletta del marito Enrico II, che risiedeva nel vicino castello di Chenonceau. Alla morte del re, Caterina riuscì finalmente a vendicarsi della sua rivale privandola di Chenonceau e dandole in cambio proprio il castello di Chaumont. Una vendetta che mi offrirei volentieri di subire!
Diana invece non apprezzò affatto lo scambio e, pur rimanendo nel castello e apportandovi molti cambiamenti che ne determinarono l’attuale aspetto, pare che non vi si affezionò mai a causa delle forti tracce della presenza di Caterina.
Le sue mura videro il passaggio di personaggi del calibro di Nostradamus (fedele consigliere di Caterina) e, nei secoli successivi, di Benjamin Franklin e Madame de Staël che trovò rifugio proprio qui.
Nel 1875 il castello di Chaumont viene comprato dall’ereditiera Marie-Charlotte-Constance Say che sposa poco dopo il Principe de Broglie. I due trasformarono il castello in una dimora sfarzosa e alla moda dove ospitarono eventi e grandi feste. Ma la mondanità ha i suoi costi, si sa. E fu così che nel 1938 la Principessa, rimasta senza un soldo nonostante l’immane patrimonio ereditato, fu costretta a cedere la tenuta allo stato rendendola in tal modo accessibile anche a noi comuni mortali!

La visita al castello. Impressioni e dritte.

Inizialmente in dubbio se visitarlo o meno (ho rinunciato al castello di Blois) Chaumont è forse il castello che ho preferito.
La dimora, con le sue torri tozze, la pietra bianca e i tetti blu di ardesia, sembra uscire da un libro di favole, le scuderie ricordano un bucolico soggetto ad acquerello, i giardini sono una galleria d’arte naturale, e i fiori sono di un azzurro celestiale. Insomma, è uno di quei posti che lasciano a bocca aperta.
Abbiamo iniziato con la visita degli interni, bellissimi e riccamente arredati e decorati; il fiore all’occhiello di Chaumont sono però i giardini che in estate ospitano il Festival Internazionale dei Giardini (giunto alla sua 28° edizione) che raccoglie paesaggisti e progettisti di fama mondiale.
Ma non è tutto. Il Centro di Arte e Natura del castello organizza anche eventi che coinvolgono artisti internazionali che realizzano opere e istallazioni legate al tema della natura.
Il castello è una vera fucina di eventi e non solo durante il periodo estivo. Qui trovate l’intero calendario.
Capite quindi che Chaumont più che un castello è un’esperienza da vivere con calma anche se tutto dipende dai giusti personali: io ne sono rimasta incantata, Marco invece, che non ama l’arte moderna, non ha particolarmente apprezzato la vena artistica del castello!
Il mio consiglio è di dedicare alla tenuta di Chaumont un’intera giornata, munendovi di mappa per scovare le varie installazioni che si celano nei labirintici giardini.

Mangiare al castello di Chaumont

Il castello offre diversi punti bar e ristoranti. Io non li avevo visti perché si trovano oltre le scuderie che ho visitato più tardi; mi sono accontentata del caffè che si trova quasi all’ingresso e che offre dei piatti freddi tipo insalatone da mangiare su dei tavolini all’aperto un po’ nascosti; la posizione è decisamente infelice rispetto al contesto quindi vi suggerisco di provare le altre soluzioni.

Informazioni pratiche

Chambord o Cheverny
Blois
Castello di Chaumont

 

4 – Castello Reale di Amboise

 

Cenni storici

Nonostante il castello di Amboise sia uno dei più importanti di Francia, residenza eletta della Dinastia Valois, oggi ci appare meno spettacolare rispetto ad altri a causa del suo parziale smantellamento durante il periodo della Rivoluzione.
Il periodo di massimo splendore risale al tempo di Francesco I che invitò qui Leonardo da Vinci offrendogli di sistemarsi nel vicino maniero di Close Lucé. Gli ultimi Valois a vivere qui furono invece Enrico II, figlio di Francesco I, con la moglie Caterina de’ Medici.
In una cappella del Castello di Amboise riposa il genio italiano Leonardo di cui si celebra quest’anno il 5° Centenario dalla sua morte (1519-2019).

La visita al castello. Impressioni e dritte.

A causa del suo “ridimensionamento forzato” post-rivoluzione lo Château Royal d’Amboise risulta più piccolo e forse meno spettacolare rispetto ad altri castelli ma è, a mio parere, uno dei castelli imperdibili.
Visitare le sale del castello è molto piacevole e ai visitatori viene fornito gratuitamente anche un Histopad, un tablet che mostra la storia del castello attraverso l’utilizzo della realtà aumentata. È un sistema adottato in tutti i castelli qui descritti: solitamente è a pagamento ma è davvero utile, divertente e molto ben fatto.
Un altro elemento che caratterizza il Castello è la sua scenografica posizione che domina sull’omonima cittadina sottostante (anch’essa molto carina) e che offre diversi punti di osservazione.
Potrete ammirare il castello a naso in su osservandolo dalla piazza principale di Amboise, magari sorseggiando un calice di vino o mentre mangiate in uno dei tanti ristorantini ai suoi piedi (un po’ turistici). O ancora passeggiando al tramonto sul lungo fiume, dividendo la vostra attenzione tra la Loira e il castello: sono entrambi meravigliosi!
Ma la vista più totale e suggestiva rimane quella che si gode dall’isoletta che sorge in mezzo al fiume, raggiungibile percorrendo il ponte. Io qui ho scattato una settantina di foto in meno di 15 minuti!
In estate il castello ospita anche uno spettacolo teatral-luminoso a cui noi abbiamo però rinunciato essendo in francese.

Mangiare al castello di Amboise

A pranzo è possibile mangiare all’Orangerie del castello ma la sua posizione non è eccezionale. Meglio attendere qualche minuto e rifocillarsi al vicino maniero di Close Lucè.

Informazioni pratiche

 Il castello di Close Lucé (10 minuti a piedi) e Gaillard.
Amboise
  Castello di Amboise

 

+1 – Castello di Clos Lucé

 

Cenni storici

Ed eccoci giunti al +1, visto che Clos Lucè è più che altro un castelluccio, ma sapete che i francesi sfruttano la parola Château un po’ per tutto!
Nome a parte, Clos Lucé è un luogo molto affascinate e intriso di storia, sicuramente uno dei castelli della Loira da non perdere.
Fu la residenza reale estiva sin dai tempi di Carlo VIII e pare che Maria Luisa di Savoia volle crescere qui suo figlio e futuro re Francesco I.
Si tratta di un luogo a cui il re è molto affezionato ed è proprio qui che ospiterà l’amico Leonardo da Vinci, habituè della corte di Francia già con i due re precedenti, che soggiornò a Clos  Lucé per ben tre anni, fino alla sua morte.
La vicinanza al residenza reale di Amboise consentì frequenti confronti tra Francesco e Leonardo che infatti, durante questo periodo, realizzò diversi lavori, progetti e bozze che si ritrovano nei castelli reali, come ad esempio la scala di Chambord, probabilmente frutto di una sua idea.

La visita al castello. Impressioni e dritte.

L’esterno del castello è molto bello anche se completamente diverso dagli altri castelli. Clos Lucè è infatti realizzato in mattoni rossi che gli donano un aspetto meno formale, molto più intimo e campagnolo.
Gli interni della residenza sono molto interessanti e arredati per mostrare la vita che si svolgeva all’interno delle sue mura. Qui tutto è incentrato sulla figura di Leonardo ed è stato ricreato anche il suo studio, in cui si ritrovano gli strumenti tipici delle arti a cui si dedicava.
È stata allestita anche una mostra con la riproduzione dei modellini e dei disegni di Leonardo che ritroviamo (a dimensioni reali!) anche nei bellissimi giardini.
Il parco è una parte che vi consiglio di non perdere, oltre che per le opere vinciane, perché passeggiare all’ombra degli alberi o vicino al laghetto è davvero molto rilassante.
Temevo fosse un po’ troppo turistico invece mi sento di consigliarlo tenendo comunque presente che è tra i castelli più frequentati.

Mangiare al castello di Clos Lucé

Close Lucé offre ben tre zone pranzo. Non sapendolo, io ho mangiato sotto il castello di Amboise ma è stato un vero peccato perché mangiare in mezzo ai giardini sarebbe stato sicuramente meglio!
In particolare mi ha colpito la Crêperie, all’ingresso del castello, per la sua splendida posizione immersa nel verde delle aiuole e cinta dalle mura del maniero.

Informazioni pratiche

Il castello di Amboise e Gaillard (entrambi a 10 minuti a piedi)
Amboise
Castello di Close Lucé

 

Prima di chiudere questa prima carrellata sui migliori Castelli della Loira vi ricordo altri due “pezzi da 90” che purtroppo io non ho avuto tempo di visitare: Château de Sully-sur-Loire, che segna l’inizio della zona Patrimonio UNESCO e il Castello reale di Blois.
Meno noto ma molto interessante, sopratutto per noi italiani visto che porta la firma di molti artisti nostrani, anche il Castello Gaillard, a due passi da Clos Lucé.

A presto con gli altri castelli!


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