Bretagna. Itinerario nell’Ille-et-Vilaine fino al mare

itinerario nell'Ille-et-Vilaine - Point du Gruoin

Bretagna. Itinerario nell’Ille-et-Vilaine fino al mare

Prosegue il nostro itinerario nel dipartimento dell’Ille-et-Vilaine, che da Rennes ci porta fino al mare, passando per borghi medioevali,  castelli e perfino un monte!


 

itinerario nel dipartimento dell’Ille-et-Vilaine

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8 agosto – Giorno 4

Oggi ci aspetta un’altra giornata nell’Ille-et-Vilaine: si parte da Rennes, la capitale del dipartimento, e ci spingeremo fin sulla costa dove potremo finalmente vedere il mare!
Ecco l’itinerario nel dettaglio e, mi raccomando, non fatevi spaventare dal numero delle tappe!

 

 

 

 

 

 

 

RENNES

Rennes di domenica è un vero mortorio, è tutto chiuso.
L’unica cosa che riusciamo a  visitare è il Parc du Thabor, un vastissimo parco vicino al centro città che ospita un orto botanico con migliaia di varietà di piante, un incredibile roseto, un coloratissimo giardino alla francese situato di fronte all’Orangerie, una voliera e una zona riservata alla musica.
Concedetevi almeno un’ora e mezza per visitarlo con calma.

I Giardini di Thabor a Rennes

Girovagando per i Giardini di Thabor a Rennes

 

BECHEREL

Situata a 35 km da Rennes, Becherel è un piccolo borgo medievale noto per le sue librerie: sono ben 13.
Questa sua peculiarità le ha fatto guadagnare il titolo di “Maison du livre”.
Anticamente la città prosperava grazie al commercio del lino e della canapa mentre oggi sono i libri a fare la sua fortuna.

Il paese è molto pittoresco, con strette stradine su cui affacciano bei palazzi antichi in granito.
Lo potete girare in un’oretta, magari di più se vi interessa entrare nelle varie librerie.
Mi ha un po’ deluso la gran quantità di macchine parcheggiate ovunque che stonano con l’atmosfera d’altri tempi di questa cittadina.
Becherel organizza molti appuntamenti letterari che trovate sul sito del turismo, in cui c’è anche una bella cartina interattiva con tutti gli indirizzi del luogo.

Le strade di Becherel nell'Ille-et-Vilaine

Per le strade di Becherel

A breve distanza da Becherel, circa 1km, si trova lo Château de Caradeuc; a quanto ho capito è possibile visitare solo il parco, il più grande di Bretagna, ma avendo un planning fitto noi lo abbiamo saltato. Il parco è aperto prevalentemente in luglio e agosto e nella settimana di Pasqua in occasione della Festa del Libro di Becherel.
Il costo a persona è di 7€.

Tempo di visita consigliato: 1 o 2 ore per la sola Becherel

COMBOURG

La cittadina, a 37 km da Rennes, deve la sua fama all’omonimo castello, acquistato nel 1761 dalla famiglia dello scrittore romantico François-René de Chateaubriand, che vi trascorse la sua infanzia e adolescenza, di cui sono narrati alcuni episodi nelle sue “Memorie d’oltretomba”.
Se desiderate visitare il castello dovrete arrivare in città ai giusti orari: il castello apre infatti il mattino fino alle 12.30 e riapre il pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00.
É parzialmente visitabile perché è ancora abitato e il biglietto costa 8€; la visita, esclusivamente guidata, dura circa 45 minuti.

Il castello di Combourg

Il castello di Combourg in cui visse lo scrittore Chateaubriand

Noi siamo arrivati proprio al momento della chiusura e non potendo attendere fino alle 15.00 abbiamo optato per la sola visita del parco, al prezzo di 3,60€.
Il parco è più che altro un immenso giardino ma solo così riuscirete a vedere la struttura del castello, completamente immersa nel verde.
Se volete immortalare il castello in tutto il suo splendore trovate il modo di arrivare in macchina sulla sponda opposta del Lac Tranquille, il piccolo lago su cui affaccia il castello.
Il resto del paese è carino ma molto piccolo e visitabile in mezz’oretta; consiglio la visita solo avete intenzione di entrare anche al castello altrimenti potete evitare questa tappa.

Tempo di visita consigliato: 2 ore visita la castello compresa

MONT DOL

Il nostro percorso verso il mare passa prima da una montagna: il Mont Dol.
Da brava sportiva, ero in ansia perché temevo di dovermi cimentare in una scalata ma non preoccupatevi, c’è una comodissima strada che conduce fin sulla vetta, anche se Mont Dol è più una collina che una montagna.
Questa altura in granito era un tempo un’isola come Mont Saint Michel e divenne nel tempo un luogo sacro in cui i druidi si riunivano per pregare.

Vista dal Mont Dol

Vista sui polder dal Mont Dol

Oggi vi si trovano una piccola cappella e una torre su cui spicca una statua delle Beata Vergine.
Da qui si gode di una bella vista sui polder sottostanti, le terre prosciugate presenti in tutta la Bretagna, e sulla baia di Mont-Saint-Michel.

Ritornando verso l’ampio parcheggio per le auto si trova un ristorante dietro al quale si scorge un mulino.
Fate due passi per visitarlo; è possibile fare anche una veloce visita guidata, in francese!

Il mulino a vento a Mont Dol

Il mulino a vento visitabile a Mont Dol

Ai piedi del monte si stende la cittadina Dol de Bretagne. Noi l’abbiamo solo intravista in macchina perché come sempre il tempo è tiranno ma vale la pena visitare la cattedrale Saint-Samson e passeggiare per le strade godendosi le belle case medioevali.

Tempo di visita consigliato: 1 ora e mezza

POINTE DU GROUIN

Eccoci finalmente al mare!
È un mare impetuoso quello che si scorge dalla Pointe du Grouin e le onde si infrangono con violenza sulle alte scogliere.
Da questo promontorio si gode di una magnifica vista a 360° che va da Mont Saint Michel fino a Cap Frehel.
Questi sono i panorami che sognavo di incontrare in Bretagna!

La vista da Point-du-Gruoin sulla baia di Mont Saint Michel

La vista da Point-du-Gruoin sulla baia di Mont Saint Michel

Gli amanti delle passeggiate possono raggiungere il promontorio a piedi percorrendo un tratto del Sentiero dei Doganieri, un percorso di 1300 km che si sviluppa sull’intera costa bretone.
In questa zona c’è un tratto di circa 11 km che parte da Cancale e arriva fino a Saint Malo.
I pigri come me possono invece arrivare alla Pointe du Grouin comodamente in auto (lasciandola nel grande parcheggio gratuito) e percorrere il sentiero di 10 minuti che conduce alla punta estrema del promontorio.
Il percorso è delimitato da recinzioni perché la natura del luogo è stata fortemente danneggiata dalla presenza di turisti ed escursionisti quindi l’amministrazione locale sta cercando di limitare i danni.
Tre note pratiche:

  • Il panorama è notevole e altrettanto notevole è la quantità turisti.
  • Qui il vento è fortissimo quindi copritevi bene. Questo è proprio un consiglio da nonna…
  • Subito dopo il parcheggio c’è anche un ristorante per fare una sosta.
Il panorama dalla Point du Gruoin

Il panorama dalla Point du Gruoin verso Cap Frehel

Tempo di visita consigliato: 1 ora

CANCALE

È quasi l’ora dell’aperitivo e non c’è posto migliore di Cancale per gustarsene uno vista mare e a base di ostriche!
Cancale, a circa 5 km dalla Point du Grouin, è un noto centro di allevamento di ostriche; le più tipiche sono quelle piatte o Belons, che hanno anche un ottimo sapore.

Allevamento di ostriche a Cancale

I campi ostreari a Cancale

Il navigatore ci porta nella parte alta della città: molto vivace e brulicante di gente, non ci si accorge nemmeno di essere al mare. Bisogna seguire le indicazioni per il porto per arrivare al lungo mare (qui però parcheggiare è difficilissimo).
Il paesaggio è davvero sorprendente: davanti a noi il mare si è completamente ritirato lasciando le barche in bilico sulla sabbia e rivelando i parchi ostreari (così si chiamano gli allevamenti d’ostriche) che dividono il fondale asciutto in quadrati. Sembra uno scenario post apocalittico.

La bassa marea a Cancale

La bassa marea a Cancale

Alle nostre spalle le case dei pescatori sono ormai diventate bar, ristoranti e negozi molto commerciali.
Veniamo attirati da un gruppo di bancarelle, una accanto all’altra, che vendono le celebri ostriche. Abbiamo raggiunto l’obiettivo!
Qui troviamo delle donne che con grande maestria aprono le ostriche con una velocità incredibile, a mani nude, senza guanti o accessori raffinati come siamo abituati a fare. Sono le donne di Cancale.

Breve digressione sulle donne locali.
Cancale era storicamente una città di marinai tanto abili da essere ingaggiati per la stagione di pesca del merluzzo fin sull’Isola di Terranova; in loro assenza chi rimaneva a gestire la vita del paese e soprattutto a vendere il pesce in porto, urlando a destra e a manca per invogliare i passanti ad acquistare da loro? Le donne! Che per questo motivo sono diventate famose per la loro intraprendenza.
Quando poi, nell’800, l’industria del merluzzo subì un arresto i pescatori cominciarono ad allevare le ostriche dando una nuova spinta all’economia della città.

Le ostriche di Cancale

Le ostriche di Cancale

Ma torniamo all’aperitivo.
I prezzi delle ostriche sono bassissimi, vanno dai 4€ ai 6€ la dozzina, e ci sono molte varietà. Noi scegliamo le ostriche selvagge – le più care quindi penso le più buone – e due Belons, quelle che mi sono piaciute di più.
I frutti di mare vengono serviti in appositi plateaux in plastica, in porzioni da 6 o 12 pezzi, accompagnati, su richiesta, da qualche spicchio di limone.

Mangiare ostriche a Cancale

Mangiando ostriche a Cancale

L’aperitivo è servito: ci si accomoda su un muretto a due passi e si gustano vista mare; la cosa divertente è che le valve vengono buttate in mare e quando, come oggi, il mare non c’è si forma una spiaggia di ostriche!

La mia milanesità mi porta però a fare un appunto: manca un chioschetto che venda qualche calice di champagne o di vino con cui accompagnarle. Potrebbe essere un’idea di business…

camminare su gusci di ostriche

A passeggio sulle ostriche

 

Tempo di visita consigliato: 3 ore aperitivo compreso

 

SAINT MALO

La giornata volge al termine quindi ci spostiamo a Saint Malo dove trascorreremo la notte.
Consiglio di seguire la strada costiera invece della superstrada più interna: il percorso è un po’ più lungo ma il panorama sulla baia è molto piacevole.

Sulle strade della Bretagna

Il panorama dalla macchina

Saint Malo è una delle località più note della Bretagna e si divide in due zone: la città fuori dalle mura e quella “intra muros”.

La prima è caratterizzata da splendide abitazioni e ville, quasi delle magioni; da quello che ho potuto vedere è una zona molto residenziale ma poco vivace.
Il fulcro di Saint Malo è la parte “intra muros”, in cui si concentra la vita della città.
Le strade qui sono molto strette e circondate da splendidi palazzi in pietra e non possono circolare le auto, salvo per raggiungere gli hotel.

La giornata è stata molto intensa e siamo un po’ stanchi; rimandiamo a domani mattina la visita della città.
Rimanete con noi!

 

DOVE DORMIRE A SAINT MALO

Saint Malo dispone di numerose strutture ricettive. Il mio consiglio è di scegliere un hotel Intra Muros e con posto auto per una ragione fondamentale: il parcheggio.
Fuori dalle mura ci sono molte aree per le auto ma di giorno trovare un posto è praticamente impossibile e rischiereste di non entrare in città.

Noi abbiamo soggiornato Inter-Hôtel du Louvre.
L’hotel è ubicato in un palazzo di 4 piani, molto elegante e in pieno centro, che dispone di un piccolo parcheggio purtroppo non prenotabile; noi  fortunatamente ci siamo accaparrati l’ultimo posto.
La zona reception è ben arredata e accogliente, così come le camere.

Inter-Hôtel du Louvre a Saint Malo

La nostra, una premium da 98€ a notte, è una camera d’angolo, dotata di 3 grandi finestre con tende oscuranti, letto alla francese e abbastanza spazio per lasciare aperte le valige.
Il bagno è un po’ più datato rispetto al resto dell’ambiente ma comunque confortevole; purtroppo abbiamo trovato la vasca ma alcune camere hanno la doccia.
Manca l’aria condizionata quindi è necessario aprire le finestre perché c’è molta umidità ma di notte si dorme freschi.
Molto piacevole la vista sui tetti delle tipiche abitazioni cittadine.

 

DOVE MANGIARE A SAINT MALO

Anche la scelta dei ristoranti è molto ampia ma si deve tenere in considerazione l’orario e l’incredibile quantità di gente.
Noi ci siamo messi in cerca di cibo verso le 21.30 e a quell’ora i ristoranti erano già al completo e prossimi alla chiusura.
Non volendo mangiare l’ennesima galette entriamo nel ristorante accanto all’hotel, che ci accoglie nonostante l’orario: è il Bistrot du Palais, un ristorante fusion.
Normalmente privilegiamo ristoranti con cucina locale ma è stata un’ottima scoperta.

Bistrot du Palais Saint Malo Bistrot du Palais Saint Malo

Abbiamo mangiato benissimo: due insalate molto particolari come antipasto, puntine di maiale in salsa, degli spiedini tipo arrosticini, un dolce, vino e caffè. Non ricordo più i nomi dei piatti ma era tutto delizioso, soprattutto le insalate. Anche il conto è stato onesto: 60€ in totale.
Un’altro punto a favere è l’ambiente, moderno ma molto accogliente e raffinato.

Domani ci aspetta un’altra giornata intensa, che comprende anche la visita a Mont Saint Michel. Seguiteci!

 

 

2 Comments
  • Giuseppe Catanea
    Inserito il 11:23h, 11 Dicembre Rispondi

    Sono tentato..

    • Federica
      Inserito il 00:25h, 12 Dicembre Rispondi

      Ciao Giuseppe! È un viaggio davvero bellissimo, te lo consiglio! Io questa primavera andrò in Normandia 🙂

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