Gli Orridi di Uriezzo e le Marmitte dei Giganti in Ossola

Gli Orridi di Uriezzo e le Marmitte dei Giganti in Ossola

Itinerario alla scoperta degli Orridi di Uriezzo e delle Marmitte dei Giganti, il millenario e spettacolare giardino glaciale dell’Ossola.


La parola “orridi” mi ha sempre fatta sorridere. ⁠
È una parola che evoca qualcosa di brutto e addirittura un po’ schifoso. E invece gli orridi sono una delle manifestazioni più spettacolari della natura.
Se volete visitare una di queste meraviglie non serve andare lontano: vi basterà andare in Ossola, la valle dell’Alto Piemonte che nasconde tra le sue montagne un vero e proprio giardino glaciale originatosi milioni di anni fa.
È un luogo straordinario, degno di un film di Indiana Jones, e per visitarlo basta una facile passeggiata adatta anche ai camminatori meno esperti.

Proseguite nella lettura per scoprire questo posto magico!

 

Itinerario tra gli Orridi di Uriezzo

Di seguito trovate l’itinerario che ho seguito e che tocca i punti di maggiore interesse sul percorso.

La nostra passeggiata è iniziata all’oratorio di Santa Lucia, dove abbiamo lasciato la nostra auto. L’oratorio si trova a Premia, precisamente nella frazione di Crego.
Qui si trova anche l’imponente parete di Balmafredda, una palestra di roccia da cui vedrete penzolare molti scalatori.
Superato l’oratorio il paesaggio si apre e, dove migliaia di anni fa si stendeva il grande ghiacciaio del Toce, ora lo sguardo si posa su un’ampia distesa ricoperta di prati verdi sui cui sorgono caratteristiche baite in pietra e legno.
In mezzo ai prati si snoda una comoda strada sterrata, all’imbocco della quale dei cartelli escursionistici indicano i luoghi da visitare, i sentieri da seguire e i relativi tempi di percorrenza.
Girate subito a sinistra per scoprire la prima tappa.

L’Orrido di Balmasurda

L’Orrido di Balmasurda è la prima tappa di questo breve itinerario.
È l’unico orrido ancora attivo in cui, cioè, scorrono ancora impetuose le acque del fiume Toce prima di raggiungere la piana di Verampio.
In questo punto la corrente è molto forte e il passaggio dell’acqua ha creato molti salti e suggestive cascatelle.
Per godere della migliore visuale scendete fino al ponte sospeso a 50 m. di altezza sulle acque del torrente e fermatevi ad ascoltare la sua fragorosa voce.
Da qui, attraversando il ponte e seguendo la mulattiera, potrete raggiungere il piccolo abitato di Crego, famoso per l’oratorio costruito da Don Lorenzo Dresco, il prete denominato “lo scalpellino” per aver scolpito la pietra dell’oratorio con le proprie mani.
Per raggiungere l’Orrido Sud tornate invece sui vostri passi e riprendete la strada principale.

 

L’Orrido sud

L’Orrido sud è indubbiamente il più spettacolare del gruppo degli Orridi di Uriezzo.
Si tratta di una fenditura nella roccia lunga ben 250 m e profonda 30 m.
Qui l’acqua si è completamente ritirata rendendo possibile percorrere la gola a piedi.
È stata predisposta una ripida scalinata in ferro che vi consentirà di scendere nel letto dell’antico torrente dove vi attende uno scenario incredibilmente suggestivo.
Una volta giunti sul fondo vi sembrerà di essere stati inghiottiti dalla roccia: le alte pareti si stringeranno intorno a voi, nascondendo il cielo e lasciandovi avvolti da una fioca luce.
Percorrendo la gola passerete attraverso stretti corridoi le cui pareti sembrano chiudersi bloccando il passaggio per poi riaprirsi, creando delle ampie stanze di roccia. Le pareti sono alte e l’acqua, che filtra da qualche fessura, le rende umide e scure, creando il terreno ideale per far attecchire un soffice muschio verde.
È un percorso molto scenografico e semplice, ma il terreno disconnesso e la scalinata lo rende inagibile a passeggini o sedie a rotelle.
Giunti alla fine della lunga gola dovrete percorrere un breve tratto nel bosco che vi porterà alle Marmitte dei Giganti, un altro luogo di grande fascino.

 

Le Marmitte dei Giganti

In circa 20 minuti, seguendo la strada nel bosco in direzione Maiesso, incrocerete nuovamente il fiume le cui acque millenarie hanno originato un’altra meraviglia della natura: le cosiddette Marmitte dei Giganti.
Si tratta di crateri che le correnti e i mulinelli d’acqua incidono nell’alveo del fiume, la cui forma circolare ricorda delle immense ciotole. Sono proprio la particolare forma e le sovrumane dimensioni ad aver suggerito il nome di “marmitte dei giganti”.
Per godervi al meglio il paesaggio attraversate il ponte sul fiume e portatevi sulla sponda opposta.
L’acqua del Toce, di un brillante e cristallino color turchese, scorre potente increspandosi contro le rocce levigate che affiorano sull’acqua creando delle cascate e delle pozze in cui viene voglia di tuffarsi (se solo non fosse gelata!).
Noi da qui abbiamo riattraversato il ponte e imboccato la strada che conduce alla piana di Verampio, seguendo le indicazioni per Baceno. Non so descrivervi esattamente il percorso che abbiamo fatto perché fondamentalmente ci siamo persi! Non chiedetemi come, ma abbiamo fatto un giro ad anello che ci ha ricondotti alla Marmitte e nuovamente all’Orrido Sud che abbiamo ripercorso per tornare alla nostra auto.

 

Orrido nord-est

Poco prima dell’oratorio di Santa Lucia, sulla vostra sinistra incontrerete una splendida in baita in pietra che sembra uscita da una fiaba. Imboccando la strada sterrata che la costeggia arriverete al secondo orrido, più piccolo del primo, ma molto affascinante e meno frequentato di quello Sud.
La gola è lunga un centinaio di metri e le sue pareti raggiungo i 10 m. di altezza.
Anche qui il passaggio all’interno dell’Orrido cambia frequentemente, allargandosi e stringendosi di continuo.
Giunti alla fine della gola, riemergendo in superficie, vi ritroverete in un bellissimo e suggestivo bosco. Seguendo la traccia del sentiero potrete arrivare fino al piccolo centro di Uriezzo, costituito da un gruzzolo di case, e, proseguendo ancora, fino all’Orrido Ovest. Dicono che sia il meno interessante da un punto di vista paesaggistico, ma non saprei dirvi con certezza perché non ci sono stata per questioni di tempo.

 

Come raggiungere gli Orridi di Uriezzo

Gli Orridi di Uriezzo si trovano in valle Antigorio e fanno capo al comune di Premia.
Per raggiungere la zona dovrete prendere l’autostrada A26 in direzione di Gravellona Toce e seguire le indicazioni per Premia o Baceno, che sono due punti di accesso da cui potrete iniziare la vostra passeggiata.
Noi siamo partiti da Premia, e abbiamo lasciato l’auto nel piccolo parcheggio di fronte all’Oratorio di Santa Lucia. Pochi metri più avanti inizia la strada che conduce agli Orridi.
Partendo da Baceno dovrete, invece, seguire la mulattiera che dalla chiesa di San Gaudenzio scende fino alla Frazione Verampio e da lì affidarvi ai cartelli e alle frecce escursionistiche che vi condurranno agli Orridi.


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