Fontane bizzarre nel mondo

La Dog Fountain di Toronto

Fontane bizzarre nel mondo

Le fontane sono un elemento comune del paesaggio urbano, ma alcune sono particolarmente bizzarre e divertenti. Scopriamone qualcuna insieme!


Viaggiando mi sono spesso imbattuta in luoghi o monumenti curiosi, che mi hanno stupita e fatta sorridere, e tra questi alcune fontane occupano un posto particolare.
Ruotano tutte attorno ad un elemento comune, l’acqua, ma a renderle uniche è il modo di utilizzarla, interpretarla e persino giocarci.
Oggi voglio farvi conoscere alcune delle fontane più bizzarre e divertenti che ho incontrato durante i miei viaggi, sperando che questo elenco si allunghi presto!

Fatemi sapere se le conoscete o se ne avete qualche altra da suggerire!

La Dog Fountain a Toronto

Gli amanti degli animali adoreranno questa fontana che la città di Toronto ha dedicato al migliore amico dell’uomo per antonomasia: il cane.
Non sapevo dell’esistenza di questa fontana, che ho scoperto per caso passeggiando per la city, e ovviamente non ho potuto fare a meno di fermarmi per osservarla meglio.
La fontana è composta da tre livelli circolari, intorno ai quali sono posizionati non so dirvi quanti cani che guardano, come ipnotizzati, verso l’alto, dove si trova un grande e succulento osso.
Le sculture dei cani sono davvero tante e ritraggono moltissime razze: Fox Terrier, San Bernardo, Dalmata, West Highland Terrier, Danese, Jack Russell Terrier, Schnauzer gigante, Golden Retriever, Beagle, Carlini e Bernese e altri ancora.
Ma non è tutto. Tra loro si nasconde anche un coraggioso intruso: un gattino! A lui l’osso non interessa, in compenso il suo sguardo è rapito dalla coppia di uccellini (anch’essi sculture) appollaiati su un lampione vicino.
Questa allegra e bizzarra fontana fa parte della giocosa riprogettazione del Berczy Park ideata dalla studio Claude Cormier and Associates. Il parco si trova in una posizione molto particolare, circondata, su un lato, da alti e sfavillanti grattacieli e, dall’altro, da edifici d’epoca, tra cui spicca il Gooderham Building, un bellissimo esempio di flatiron building (gli edifici a forma di ferro da stiro) la cui facciata occidentale è decorata da un surreale e grandioso murales.

Dove trovare la Dog Fountain

Berczy Park, Toronto

 

La Ehekarussell a Norimberga

Tra le fontane più eccentriche che abbia mai visto la Ehekarussell, o “Giostra del matrimonio”, rimane al momento imbattuta!
La fontana, eretta per camuffare una presa d’aria della metropolitana, venne realizzata da Jürgen Weber nel 1984 e da allora suscita pareri contrastanti sia tra i turisti che tra i locals, ma indubbiamente fa parlare di sé.
La Ehekarussell è costituita da sei gruppi di statue in bronzo che rappresentano sei momenti della vita di coppia e del matrimonio. Si comincia con un romantico primo appuntamento, si passa poi alle prime liti, per arrivare nell’oltretomba.
Questa idea un po’ cinica della coppia trae ispirazione dalla poesia “La dolceamara vita coniugale” del poeta calzolaio Hans Sachs, in cui racconta (da quanto ho compreso grazie a Google Translate) di come sua moglie fosse, a seconda dei momenti, fonte di gioia e amore ma, talvolta, anche di dolore e rabbia. In fin dei conti, si sa che il matrimonio richiede sacrificio e compromessi!
A far discutere, oltre alla concezione del matrimonio in sé, è lo stile con cui sono state realizzare le sculture che, per forme e colori, hanno un tono decisamente dark e drammatico, che mi ha ricordato molto le rappresentazioni di Tim Burton.
La fontana è sicuramente bizzarra e drammatica al tempo stesso, ma è proprio in questo contrasto che sta il suo fascino.

Dove trovare la Ehekarussell a Norimberga

Am Weißen Turm, Norimberga

 

 

Il Mirroir d’Eau a Bordeaux

Inaugurato nel luglio 2006, il Miroir d’Eau è immediatamente diventato un luogo simbolo di Bordeaux.
Quest’opera sorprendente rientra tra gli interventi di riqualificazione che hanno investito la città e, in particolare, quelli volti a rivitalizzare la passeggiata lungo la Garonna, il fiume che bagna Bordeaux.
Si tratta di una fontana quasi invisibile, perché non ci sono strutture a vista, e la magia avviene sottoterra, grazie ad un meccanismo all’apparenza semplice, ma in realtà molto sofisticato.
È stata progettata dal fontaniere Jean-Max Llorca, dall’architetto Pierre Gangnet e dall’urbanista Michael Corajoud, ed è costituita da una pavimentazione in lastre di granito che si estende su 3.450 m², sotto la quale si nasconde una cisterna di 800 m3 e un sistema di pompe che consentono i giochi d’acqua.
La fontana segue un ciclo continuo che prevede una fase di allagamento della superficie in granito (3 minuti) che crea uno specchio d’acqua immobile (15 minuti), a cui segue la fase di svuotamento (5 minuti) e di successiva nebulizzazione dell’acqua (3 minuti).
L’idea è semplice e l’effetto è molto scenografico.
Il mio consiglio è di andarci in diversi momenti della giornata. Con il sole l’effetto specchio è assicurato: gli eleganti edifici settecenteschi che circondano Piazza della Borsa si riflettono perfettamente sull’acqua, moltiplicando la loro bellezza.
Il tramonto, invece, è il momento più bello godere dell’effetto nebbia creato dall’acqua nebulizzata.
A vivacizzare il tutto sono, ovviamente, le persone, che vivono quotidianamente la fontana bagnandosi e giocandoci dentro, rendendola quindi un vero punto di incontro e intrattenimento per i cittadini e i turisti!

Dove trovare il Mirroir d’Eau a Bordeaux

Place de la Bourse, Bordeaux

 

Font Màgica a Barcellona

Un’altra fontana che ho scoperto per caso, passeggiando per Barcellona, è la Font Màgica. O meglio, sapevo della sua esistenza ai piedi del colle di Montjuïc, ma non sapevo degli spettacoli unici che regala.
La Font Màgica fu costruita da Carles Buigas in occasione dell’Expo Internazionale del 1929; l’architetto desiderava realizzare un’opera “colossale, audace e costosa”, che rendesse viva l’Avinguda de la Reina Maria Cristina, il lungo viale destinato ad essere la strada principale dell’Expo. Beh, direi che è riuscito nell’intento!
La sua collocazione è di per sé molto scenografica, grazie alla scalinata che conduce all’elegante edificio del Palau Nacional de Montjuïc e alle quattro imponenti colonne ioniche di Josep Puig i Cadafalch. La vista d’insieme è di grande impatto, quasi regale.
Lo stile della fontana è, invece, abbastanza semplice e decisamente più tradizionale rispetto alle fontane di cui vi ho parlato fino ad ora, tanto che di giorno non suscita particolare attenzione. A renderla “magica” è la sera, quando musica e colori sgorgano insieme all’acqua, creando dei giochi meravigliosi.
La fontana è, infatti, dotata di un sistema di controllo elettronico, che muove e illumina i getti d’acqua a suon musica; una cosa davvero straordinaria, soprattutto per l’epoca in cui è stata realizzata.
L’opera fu danneggiata durante la guerra civile spagnola, ma a partire dagli anni ’50, fu oggetto di vari rinnovamenti che la resero sempre più spettacolare e anche più sostenibile grazie all’uso di luci a LED e al riciclaggio delle acque sotterranee.
Oggi la Fontana Magica è quasi sempre attiva anche se gli spettacoli di luce e suoni vengono fatti la sera, quando il buio esalta i colori delle luci. Durante l’esibizione i getti d’acqua cambiano colore e forma, seguendo il ritmo delle musiche, che spaziano da quelle della tradizione spagnola, a quelle classiche, per arrivare a quelle pop o dei cartoni animati. Uno spettacolo molto coinvolgente, che attira ogni giorno centinaia di visitatori, durante il quale è difficile non farsi trasportare dal ritmo.  Il mio consiglio è quello di trovare posto vicino alle colonne: non sarete in prima fila ma la posizione rialzata è top!

Dove trovare la Font Màgica a Barcellona

Plaça de Carles Buïgas, 1 Barcellona

 

 

Fontana dell’Ángel Caído a Madrid

Nella cattolicissima Spagna, questa volta nella capitale, Madrid, si trova una fontana che sorprende per la particolarità del soggetto rappresentato: Lucifero.
La fontana è costituita da una vasca con una semplice colonna centrale, sulla cui sommità svetta una statua in bronzo che ritrae la caduta del favorito fra tutti gli angeli, durante la cacciata del Paradiso.
Un soggetto e una storia che tutti conosciamo, ma decisamente singolare da immortalare, tanto che pare sia l’unica statua al mondo a rappresentare il famigerato angelo.
La statua è opera dello scultore madrileno Ricardo Bellver che, ispirandosi al “Paradiso perduto” di Milton, realizzò quest’opera in gesso in occasione dell’Esposizione Nazionale di Belle Arti del 1877, aggiudicandosi molte critiche, ma anche il primo premio!
Il suo lavoro fu addirittura selezionato per l’Esposizione Universale di Parigi del 1878. Lo Stato se interessò molto e decise di comprare l’opera e di realizzarne una fusione in bronzo che venne poi affidata al museo del Prado. Fu proprio l’allora direttore del museo a proporre di esporre l’opera in un luogo pubblico, e così fu scelta la sua attuale ubicazione, nel Parque del Retiro, a coronamento di una fontana.
Il piedistallo su cui poggia è stato, inoltre, decorato con delle teste di animali spaventosi che danno ulteriore drammaticità alla scena. È una statua decisamente insolita, che sorprende anche per la sua collocazione in un luogo così ameno come il parco in cui sorge.
Un’altra curiosità legata all’Ángel Caído è che si trova esattamente a 666 metri dal livello del mare: sarà una coincidenza?

Dove trovare l’Ángel Caído a Madrid

Parque del Retiro, Glorieta del Ángel Caído, Madrid

 

Il Manneken Pis a Brussels

Nonostante le sue ridotte dimensioni, solo 50 cm, il Manneken Pis è il simbolo indiscusso di Brussels e, tra le fontane del mondo, è forse una delle più tenere e irriverenti!
Fu costruita nel XV secolo insieme alle altre numerose fontane pubbliche che la città di Brussels costruì, a partire dal XII, per rifornire i cittadini di acqua potabile. Originariamente, la statua poggiava su una semplice colonna che fu sostituita, nel 1770, da una più sontuosa struttura barocca ancora oggi esistente. Fu proprio grazie a questa aggiunta artistica che il bambinello si salvò dalla demolizione: il comune fu, infatti, tra i primi d’Europa a creare un sistema di distribuzione dell’acqua nelle case dei cittadini, rendendo superflue le fontane cittadine che furono così eliminate.
In realtà, il soggetto non è poi così particolare, visto che sono moltissimi i putti, ispirati forse a Cupido, rappresentati in questa posizione. Il Manneken Pis ha, però, avuto la capacità di diventare la mascotte della città, diventando la personificazione dello Zwanze, ovvero quello spirito ironico e beffardo che vantano gli abitanti di Brussels.
Ci sono anche molte leggende legate al piccoletto, tra cui la più famosa è quella secondo cui avrebbe spento, urinando, la miccia di una bomba destinata a far esplodere la Grand Place.
Un’altra cosa sorprendente è il ricco guardaroba del Manneken Pis, che che conta oggi oltre 1.000 abiti, conservati nel museo Maison du Roi, con cui viene vestito 130 giorni l’anno, secondo un preciso calendario. Il costume più antico ancora oggi conservato fu offerto nientepopodimeno che da Luigi XV, nel 1747, per scusarsi del tentativo di furto della statua da parte di alcuni soldati francesi di stanza a Brussels.
Un’avvertenza: il Manneken Pis che si trova oggi sorridente sulla fontana è una riproduzione. L’originale è stato, infatti, più volte rubato e danneggiato e per questo fu deciso di esporne una copia e conservarne l’originale nel museo Maison du Roi.

Dove trovare il Manneken Pis a Brussels

Incrocio tra Rue de l’Etuve e Rue du Chêne, Brussels

 

Fontana delle tette a Treviso

L’arte ha sdoganato l’uso dei corpi nudi da secoli e nessuno si stupisce di vederne in giro per il mondo, però, c’è una statua che fa sorridere per la sua posa: è la Fontana delle tette, che si trova nel centro di Treviso.
Si tratta della rappresentazione di un corpo femminile nell’atto di strizzarsi i seni da cui, oggi, sgorga acqua.
L’originale idea venne, nel 1559, all’allora podestà della Repubblica di Venezia Alvise da Ponte, a seguito di una forte siccità. Egli decise di far realizzare una fontana in marmo che rappresentasse il mezzobusto di un corpo femminile in questa particolare posa.
Ma non è tutto. La cosa ancor più bizzarra è che dalla fontana non sgorgava acqua, bensì vino: bianco e rosso. Un ottimo modo per ristorare i passanti!
Questa bizzarra idea divenne una vera e propria tradizione, che veniva riproposta ogni anno, per tre giorni, per celebrare l’elezione del nuovo podestà e proseguì fino alla caduta della Serenissima. Una tradizione originale e perfettamente coerente con la passione per il vino che accomuna i veneti!
La statua si trovava originariamente nel palazzo Pretoriano, fino a quando l’esercito napoleonico la danneggiò credendola un simbolo del potere delle autorità locali. Se ne persero le tracce per lungo tempo e fu ritrovata, brutalmente mutilata, nel XIX.
La statua originale è oggi custodita in una teca sotto al portico del palazzo dei Trecento, mentre, nel 1989, ne è stata realizzata una versione nuova, opera dallo scultore peruviano Miguel Miranda Quinones, esposta nel cortile di palazzo Zignoli.
La fontana delle tette è considerata un simbolo di buon auspicio, fertilità e abbondanza e, come immaginerete, toccarle i seni pare porti fortuna e aiuti a realizzare in propri desideri! Tutti vogliono dare una palpatina ai generosi seni della signora, tanto che fotografarla mi è stato impossibile!

Dove trovare la Fontana delle tette a Treviso

Vicolo Podestà 11. Cortile di palazzo Zignoli, Treviso,

 


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