Weekend a Venezia. Su e giù per le calli

Weekend a Venezia

Weekend a Venezia. Su e giù per le calli

Un weekend a Venezia vagabondando per calli e campi, alla scoperta di architetture, colori e odori che rendono unica al mondo questa città.


Il mio weekend a Venezia è cominciato venerdì scorso quando abbiamo lasciato l’auto al parcheggio San Marco.
Non avendo ancora recuperato le forze dopo il viaggio a San Pietroburgo ero un po’ infastidita all’idea di fare un quarto d’ora di strada a piedi con le valige per raggiungere l’hotel ma mi sono bastati quattro passi per le calli per essere sopraffatta dal suo splendore e dimenticare la fatica!

Venezia è un colpo di fulmine che si ripete ogni volta che torno. Non riesco a capacitarmi della sua bellezza e del suo fascino. D’altronde Venezia è Venezia. Solitamente evito le “classifiche di gradimento” ma per lei faccio un’eccezione e azzardo a considerarla la città più bella del mondo.
Sì perché, a dispetto di tutte le “Little Venice” o “Venezie del nord, sud, ovest, est” che millantano le altre nazioni del mondo, quella DOC è a poche ore di macchina da casa.

weekend a Venezia

La prima gondola del weekend!

I canali di Venezia

E anche la seconda e la terza!

Trainando il mio trolley a spasso tra le calli e su e giù dai ponti non posso fare a meno di immaginare come debba essere vivere in questa città.

A Venezia non ci sono auto – e nemmeno le più ecologiche biciclette: in quale altra città si vive senza automobili? Io non ne conosco. Come possono i veneziani condurre uno stile di vita così fuori dal comune rispetto a quello del nostro tempo?
Qui le banali dinamiche quotidiane devono fare i conti con l’acqua: a sedici anni i ragazzi supplicheranno i genitori per avere un barchino invece del motorino?
E cambiare casa? Come si farà un trasloco sull’acqua, trasportando mobili nelle strettissime calli e nei sotopòrteghi?

Immersa nei miei pensieri incontro sul Canal Grande il motoscafo di TNT, il corriere espresso, che si fa largo tra gondole e vaporetti. Mi affaccio su un ponticello e mi fermo a guardare un grande palazzo tuffato nell’acqua con quattro archi sotto cui sono attraccate dei motoscafi. È la caserma dei pompieri. Per non parlare delle ambulanze, dei motoscafi gialli fosforescenti che cavalcano le onde lungo i canali.

Case sull'acqua

Case sull’acqua

Sono tante le città attraversate dai canali ma nessuna vive un rapporto così simbiotico con questo elemento e la realtà quotidiana traslata sull’acqua mi lascia ogni volta stupefatta e divertita.
Alcune cose mi fanno sorridere, altre mi fanno riflettere sulla difficoltà a cui veneziani sono quotidianamente sottoposti. Penso alla mia nonna che, obbligata a camminare con le stampelle sin da giovane, qui avrebbe condotto una vita da reclusa.
Come sempre ogni medaglia ha le sue due facce.

Caminare per le calli di Venezia

Camminare e poi ancora camminare

A parte queste mie riflessioni un po’ folli i veneziani sull’acqua hanno costruito qualcosa di grandioso. Non riesco a smettere di guardarmi in giro, ogni piccolo dettaglio attira il mio sguardo. È questo che amo follemente di Venezia: la sua continua capacità di stupire chi la osserva.

I balconcini fioriti, gli archi allungati delle finestre, le facciate colorate, le pendenti torri campanarie che spuntano sopra i tetti, i pozzi nei campi, i muri storti, i vicoli strettissimi che terminano bruscamente nell’acqua, gli eleganti palazzi magnificamente decorati che affacciano sul Canal Grande e i portoncini sgangherati sulle calli.

Finestre veneziane

Le tipiche finestre veneziane

Asimmetrie veneziane

Asimmetrie veneziane

E i colori? Le paline colorate che emergono dall’acqua, il verde brillante delle alghe che ricoprono le discese sull’acqua, il bianco accecante del marmo dei monumenti striato dalla fuliggine nera, i variopinti panni che svolazzano stesi tra un palazzo e l’altro, il cielo azzurro che contrasta con i mattoni rossi dei tetti e con l’acqua verde dei canali.

Venezia dall'alto

Venezia dall’alto

Panni al vento

Panni al vento

Anche gli odori sono intensi, non sempre gradevoli ma indimenticabili: al mattino quello del pesce a Rialto, quello degli scarichi dei vaporetti e delle imbarcazioni che affollano i canali, quello dell’acqua stagnante, fino al profumo inebriante che arriva dalle panetterie e quello del baccalà mantecato che si sprigiona dai bacari.

Il mercato di Rialto

Il mercato di Rialto

E poi i veneziani, un po’ esasperati dalla presenza dei turisti che, come mi hanno detto, “invadono le nostre strette calli senza rendersi conto delle difficoltà e della fatica che comporta vivere in questa città” ma nonostante tutto sempre così gioviali e affabili con il loro accento scanzonato e  cantilenante.  Come l’anziana signora che apostrofa due ragazzi che stanno per imboccare una strada che termina nel canale: “Ma dove ndé? Ghe xe acqua là. I va in giro ma no i capisse un casso!”

Strade interrotte

Brusche interruzioni

Venezia è tutto questo e molto altro. È un’insieme perfetto di armonie e contrasti, una città senza tempo, quasi surreale, più che un luogo un’esperienza da vivere.

Insolitamente in questo post non ci sono consigli su cosa fare o vedere, è solo la mia dichiarazione d’amore a Venezia perchè al cuor non si comanda. Questo weekend mi sono imposta di vagabondare senza meta evitando i luoghi più turistici come San Marco e prediligendo invece delle passeggiate tranquille nei sestieri di San Polo e Santa Croce, molto caratteristici e meno presi d’assalto dalla folla, soprattutto in occasione della Festa del Redentore.

Ed proprio questo l’unico suggerimento che vi lascio: vivete Venezia, scopritela, percorretela in lungo e in largo e innamoratevene anche voi!

 

2 Comments
  • Katia | Il Miraggio Consigli di Viaggio e Arte
    Inserito il 18:31h, 10 Settembre Rispondi

    Venezia è tra le mie città preferite e quando sono stata in Erasmus è stato il luogo che mi è mancato di più dell’Italia. Ora, io ho un appuntamento abituale con la laguna: ci devo andare almeno una volta l’anno (meglio due)!
    E’ vero, i veneziani sono esasperati di questa situazione e li capisco: è difficile poter convivere con questa massa perenne di turisti! Conoscendola, ora io cerco sempre le vie e in quartieri “minori”: vado sempre alla ricerca dei luoghi dove ci sono pochi turisti e t’assicuro che Venezia è sempre una meraviglia!

    PS sai che non ci sono mai stata durante la festa del Redentore? Dovrò rimediare!

    • Federica
      Inserito il 22:11h, 14 Settembre Rispondi

      Ciao Katia! Pensa che io disedegnavo Venezia perché la trovavo triste… poi ci sono tornata per caso due anni fa e me ne sono innamorata. Non so, da bambini si guarda tutto con altri occhi! La festa del Redentore e stata una vera scoperta e ti consiglio di partecipare almeno una volta, ne vale davvero la pena!

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