Borgogna. Un giorno a Digione: senape e non solo!

Place de la Libération a Digione

Borgogna. Un giorno a Digione: senape e non solo!

Itinerario di un giorno a Digione, capitale della Borgogna e della senape, una città ricca di storia, arte,  cultura, divertimento e buona gastronomia.


6 agosto – Giorno 2
Digione  

La giornata a Digione comincia con la nostra prima colazione tipicamente francese: un fragrante croissant e un cappuccino, questo non proprio buono ma siamo in Francia!
Ripercorriamo la zona che abbiamo visitato ieri sera andando a cena: varcato l’imponente arco di Place de Darcy imbocchiamo la Rue de la Liberté, il corso principale della città e credo anche principale via dello shopping, tanto che i magazzini La Fayette si trovano proprio qua.
Il corso conduce a Place de la Libération, una grande piazza semicircolare, opera di J. Hardouin-Mansart, architetto della Reggia di Versailles. Domina la piazza il Palazzo dei Duchi di Borgogna, oggi sede dell’Hotel de Ville, il municipio, e del Musée des Beaux-Arts; tutt’intorno a noi zampilla vivace l’acqua dalle fontane su cui affacciano degli eleganti palazzi i cui abbaini e tetti in ardesia ricordano lo stile parigino.
La piazza, imponente ed elegante durante il giorno, di notte acquista un fascino particolare grazie alla magnifica illuminazione che la fa risplendere, esaltando i particolari architettonici e decorativi dei palazzi; i locali e ristoranti che vi si affacciano godono di un’atmosfera di grande fascino.

 

Passeggiando per le strade di Digione le targhe degli antichi confini del castrum romano Divio, i tetti colorati degli antichi palazzi signorili e le case a graticcio rivelano la storia e l’evoluzione di questa antica città.

L’Èglise Notre-Dame, simbolo religioso cittadino, custodisce al suo interno la Vergine Nera, una statua in legno venerata dai locali.
Celebre anche l’orologio Jaquemart, posizionato su un campanile della chiesa, il cui carillon è formato da un piccolo fabbro in ferro che batte l’ora. Nell’andare dei secoli, il fabbro, originariamente scapolo, è stato dotato di un’intera famiglia: la moglie Jacqueline, il figlio Jacquelinet e la figlia, Jacquelinette.
I più superstiziosi non possono mancare di dare una palpatina alla Civetta, un bassorilievo posizionato su una parete esterna della chiesa, nell’omonima Rue de La Chouette; noi l’abbiamo vista per puro caso perché è piccolina e, pur non essendo superstiziosi, le abbiamo fatto una carezza!

Questo animaletto è diventato il simbolo della città e per questo motivo, incastonate nelle strade, si trovano numerose civette che indicano un percorso che permette di scoprire le tappe e i luoghi più significativi della città. Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di percorrerlo ma credo possa essere interessante per chi ha più tempo.

L’Èglise Saint-Michel, dalla ricca facciata in stile gotico-rinascimentale, e la Cattedrale di Saint-Benigne, che ospita nella cripta la tomba di San Benigno, sono altre opere di architettura religiosa degne di nota a Digione.
Una tappa da non perdere è il mercato coperto: la struttura, costruita tra il 1873 e il 1875, copre una superficie di oltre 4.000 mq ed è realizzata in vetro e ferro, con grandi arcate verniciate di azzurro.

Il mercato coperto di Digione

L’interno del vivace mercato coperto

Al suo interno si trovano un’infinità di bancarelle con prodotti sfiziosi e molto golosi: formaggi, paté, foie-gras, carne e verdure dalle forme e colori più disparati.
Le strade adiacenti il mercato, disseminate di bancarelle, caffetterie e ristoranti, sono vivaci e brulicanti di gente; per quanto abbiamo potuto vedere sembra essere la zona più “sociale” di Digione.

Il negozio Maille a Digione

Le vetrine di Maille, il paradiso della senape

Naturalmente non posso esimermi dal menzionare il prodotto che rende questa città celebre in tutto il mondo: la Senape!
Viene largamente utilizzata in tutta la Francia, soprattutto per condire le insalate, e trova in Digione la zona di maggiore produzione.
Pare che la senape debba la sua invenzione ai cuochi al servizio dei duchi di Borgogna che, stufi di mangiare carne rancida – la conservazione all’epoca non doveva essere semplice – chiesero loro di preparare un intingolo capace di coprire il sapore della carne.
La salsa, un mix di semi di senape e aceto, venne chiamata “Moult ma tarde” (letteralmente “rimando il mio pasto”), successivamente abbreviato in Moutarde.
Sarà andata così?
Se vi piace questa salsa fate un salto in Rue de la Liberté al negozio Maille, un noto marchio molto diffuso anche in Italia.
Il negozio è molto carino e troverete una gamma infinita di senape: tanti gusti diversi da abbinare a pesce, carne, formaggi, insalate e persino dolci.
Inoltre è possibile acquistare dei vasetti particolari, in terracotta e disponibili in diversi formati, che vengono riempiti al momento e confezionati con estrema cura; sono un po’ cari ma veramente belli!
Noi abbiamo comprato 5 tipi di senape che probabilmente non userò mai ma non potevo lasciare Digione senza portarmi via un prodotto tipico!

Dopo questa piccola sosta di shopping ci rimettiamo in marcia verso Rennes. Non vediamo l’ora di arrivare!

Le case a graticcio a Digione

Le pittoresche case a graticcio che si incontrano passeggiando per la città

Ecco cosa troverai in questo articolo:

IN SINTESI

Nel complesso ho trovato Digione una città molto piacevole.
Di dimensioni contenute e a misura d’uomo contiene il mix di elementi che rendono una città vivibile per chi la abita e godibile per chi la visita: storia, arte, architettura, cultura, vita sociale, buona gastronomia.
Noi ne abbiamo avuto giusto un assaggio ma per chi ha più tempo consiglio vivamente di trascorrervi almeno un’intera giornata per poterne apprezzare meglio le qualità.

I tetti colorati di Digione

Uno scorcio sui tetti colorati di Digione

DOVE DORMIRE A DIGIONE

Abbiamo trascorso la notte al Kyriad Dijon – Gare, situato in prossimità della stazione.

La hall e il ristorante sono ben arredati e il personale gentile e disponibile.
Le camere sono piuttosto basiche, senza alcun accessorio, ma nel complesso carine e pulite; purtroppo però sono piccolissime, persino per gli standard francesi. Idem il bagno.
L’hotel offre anche una piscina che però non abbiamo occasione di vedere.
Personalmente lo sconsiglio per soggiorni di più di una notte dal momento che non c’è nemmeno lo spazio per aprire le valige.
La zona della stazione è abbastanza vicina al centro, raggiungibile a piedi in 15 minuti circa, e ci sono diversi locali tipo fastfood, kebab e brasserie; non è mal frequentata ma sicuramente il centro città è più “chic”.
Il vantaggio è che ci sono molti parcheggi a pagamento: il Kyriad aveva esaurito i posti auto così ci hanno offerto un voucher con il 40% di sconto sulla tariffa del parcheggio della stazione e abbiamo speso solo 7€ per un giorno e una notte.

In conclusione, considerata la tariffa pagata di 94€, direi che il rapporto qualità/prezzo è adeguato.

 

4 Comments
  • Valeria
    Inserito il 19:54h, 15 Dicembre Rispondi

    Molto bello! Per ora ho visto solo Parigi e la Provenza, ma un po’ alla volta voglio girare tutta la Francia! Prenderò spunto dai tuoi itinerari

    • Federica
      Inserito il 19:59h, 15 Dicembre Rispondi

      Sì, Digione è davvero bella e in generale la Francia mi ha molto sorpreso… Ero molto legata all’immagine di Parigi ma il resto del Paese è completamente diverso!

  • Marina
    Inserito il 00:05h, 19 Agosto Rispondi

    Ti consiglio di visitare tutta la Borgogna, anche sulle tracce del film “Ritorno in Borgogna”.

    • Federica
      Inserito il 13:43h, 19 Agosto Rispondi

      Ciao Marina e grazie per i consiglio! Quella a Digione è stata solo una toccata e fuga, ma mi piacerebbe moltissimo tornarci e visitare l’intera regione. Io ho una vera passione per la Francia!

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