Organizzare un viaggio in Alsazia

Organizzare un viaggio in Alsazia

Organizzare un viaggio in Alsazia

Informazioni e consigli pratici per organizzare un viaggio in Alsazia, tra borghi da fiaba, buon vino e mercatini di Natale.


Voglio raccontavi di un viaggio che ho fatto due anni fa in Alsazia, una regione che mi ha fatto scoprire una Francia del tutto diversa da quella conoscevo e che fino ad allora identificavo in Parigi.
È passato un po’ di tempo ma sono sempre stata molto organizzata, anche prima di avere il blog, e grazie ai miei appunti ricordo questo viaggio come fosse ieri! Ho ricostruito facilmente il nostro itinerario tra mercatini di Natale e cantine 🙂

L’idea di visitare l’Alsazia mi frullava da un po’ di tempo anche se speravo di andarci in primavera o in estate, seguire la Route des Vins, passeggiare tra le vigne e degustare qualche buon vino.
Peccato che riuscire a prendere una settimana di ferie in quel periodo mi fosse impossibile quindi l’unica chance era il periodo natalizio. Mi sono dunque trovata a gironzolare tra le bancarelle natalizie invece che tra i vigneti ma sapete come si dice: di necessità virtù!

L’Alsazia è stata anche l’occasione per fare il primo viaggio itinerante con Marco e ci è piaciuto talmente tanto che siamo tornati in Francia anche in estate per un “on the road” in Bretagna.

Ecco allora qualche informazione e qualche dritta su come organizzare un viaggio itinerante in Alsazia, in auto naturalmente!

 

Viaggio itinerante in Alsazia

PERCHÉ ANDARE IN ALSAZIA

L’Alsazia è una regione magnifica e le ragioni per cui visitarla sono svariate.
Innanzitutto è una delle zone più suggestive e pittoresche d’Europa: piccoli villaggi e borghi rimasti intatti nei secoli, casette colorate dai muri sghembi, insegne in ferro battuto, stradine e vicoli in cui perdersi, botteghe d’artigianato e molto altro.
L’amore e la cura per i dettagli sono il tratto distintivo della regione: l’Alsazia sembra uscita dalle pagine di un libro di favole per bambini.
Notevoli anche le fortificazioni militari e i castelli della zona, il più celebre dei quali è sicuramente il castello dell’Haut-Koenigsbourg.
Un’altra valida ragione è la tradizione gastronomica: dai piatti della cucina tipica fino al vino e alla birra.
E infine la tradizione dei mercatini di Natale, bellissimi e presenti quasi in ogni villaggio.

La Grand Île a Srasburgo

La Grand Île a Srasburgo

Ubicata in una zona di confine, l’Alsazia ha una doppia anima, in parte tedesca e in parte francese. Anticamente parte del Sacro Romano Impero, l’Alsazia fu oggetto di un continuo tiramolla tra Germania e Francia fino a quando, al temine della seconda guerra mondiale, fu definitivamente annessa alla Francia. Staremo a vedere cosa accadrà in futuro!
Questa doppia appartenenza è evidente in molti ambiti: nella lingua, l’Alsaziano è un mix di tedesco e francese, nella religione, a prevalenza cattolica ma con una forte componente protestante a causa della Riforma di Lutero, e nella cucina, l’ambito per me più evidente!

Insomma, trovare un motivo per organizzare un viaggio in Alsazia è davvero facile!

QUANDO ANDARE IN ALSAZIA

La risposta è semplice: sempre! L’Alsazia infatti ha qualcosa di sublime da offrire in ogni stagione.
Io l’ho conosciuta in inverno, quando i suoi pittoreschi paesini somigliano a veri e propri presepi.
I balconi e le finestre delle case si riempiono di addobbi straordinari, le bancarelle e gli chalet dei mercatini di Natale occupano vie e piazze e il profumo di vin brulè e pan di zenzero rendono golosa l’aria.
Di contro, preparatevi ad un clima abbastanza rigido e a giornate molto brevi; nulla di drammatico ma tenetene conto durante la pianificazione del viaggio.

I villaggi alsaziani a Natale

Il mercatino di Obernai

In primavera e in estate si va per vigne. La gran parte della vegetazione alsaziana è costituita da vigne (e cavoli) tra cui passeggiare o pedalare in bicicletta, fermandosi qua è là per una degustazione di vino in una delle tantissime cantine; in questa stagione fiori e gerani colorati prendono il posto degli addobbi natalizi sulle finestre delle case rendendo l’atmosfera più bucolica.

In autunno invece le vigne si colorano di giallo e rosso e visitare questi villaggi con i colori caldi e vivaci del foliage autunnale deve essere un incanto. E non dimentichiamoci che a settembre inizia la vendemmia, a cui seguono numerose feste e celebrazioni!

 

QUANTO TEMPO STARE IN ALSAZIA

L’Alsazia è relativamente vicina all’Italia ma, soprattutto se la raggiungerete in auto come abbiamo fatto noi, il mio consiglio è di dedicarle almeno una settimana pianificando un percorso che vi permetta di assaporare con calma la quieta atmosfera di questa zona di Francia.

Molti la visitano in un weekend ma a mio parere è decisamente troppo poco;
 le ferie sono una risorsa scarsa, lo so bene, ma cercate di prendervi almeno uno o due giorni da attaccare al fine settimana.
In questo tempo potreste visitare Strasburgo e spingervi magari fino a Colmar, fermandovi sulla strada in uno dei tanti paesini sul percorso.

 

ORGANIZZARE IL VIAGGIO IN ALSAZIA

Organizzare un viaggio in Alsazia è molto semplice.
Noi abbiamo seguito la Strada dei vini, un percorso di circa 120km che tocca i principali villaggi della zona.
L’ideale sarebbe seguirla durante la stagione estiva, fermandosi nei vari borghi, nelle cantine e facendo qualche giro in bicicletta.
Vi assicuro però che questa strada è adatta anche alla stagione invernale: tutti i paesi vengono riccamente decorati in occasione delle feste natalizie, in molti vengono organizzati anche i mercatini e in tutti avrete modo di visitare le caves, le cantine vinicole in cui magari comprare qualche bottiglia da regalare al vostro ritorno.

Il sito ufficiale del Turismo Alsaziano mi è stato di grande aiuto nella selezione delle tappe; offre diverse sottosezioni tra cui quelle dedicate alla Strada dei Vini e al Natale in Alsazia. Ciliegina sulla torta: i contenuti sono disponibili anche in italiano 🙂
Non possono però mancare le guide turistiche che mi hanno accompagnato per l’intero viaggio.
Io ho utilizzato la Lonely Planet che ha un capitolo dedicato all’Alsazia, non particolarmente dettagliato; forse meglio un guida specifica come la quella del Touring Club.

* Vi ricordo che se acquisterete tramite questi due link riceverò una piccola percentuale sull’acquisto. Per voi non farà alcuna differenza. Grazie!

COME ARRIVARE IN ALSAZIA

Le opzioni principali sono l’aereo e l’automobile.

AEREO
Se avete a disposizione solo un weekend o poco più il modo più veloce per raggiungere l’Alsazia è sicuramente l’aereo.
L’aeroporto più comodo è quello di Strasburgo ma, nonostante la sua centralità politica, i voli diretti scarseggiano; considerate quindi almeno 3 ore in base alla città di partenza.
Aeroporti alternativi sono Karlsruhe-Baden (55 km da Strasburgo) e quello di Basilea-Mulhouse, molto distante (130 km da Strasburgo)
Come ovvio, se volete spuntare un prezzo umano dovrete prenotare con largo anticipo.

AUTO
Per chi ha più giorni a disposizione il mezzo migliore è sicuramente l’auto, ovviamente se venite dal nord Italia.
Strasburgo dista da Milano 470km e in circa 6 ore riuscirete ad arrivare.
In questo modo avrete anche la possibilità di muovervi in autonomia e scegliere liberamente il vostro percorso e le tappe di viaggio.

Se come noi opterete per il viaggio itinerante in auto in inverno vi saranno indispensabili gomme termiche o catene da neve, peraltro obbligatorie, e il bollino per le autostrade svizzere, valido fino al 31 gennaio dell’anno successivo e acquistabile al prezzo di 40 fr.

A proposito di Svizzera, ricordatevi il passaggio in dogana: purtroppo i vostri ricordi di viaggio saranno soggetti a controlli.
Per noi italiani è una formalità visto che in Svizzera si transita solamente ma meglio verificare. Noi ad esempio abbiamo portato 17 bottiglie di vino, ben oltre la quantità consentita di 5 litri.
Oltre tale quantità è necessario dichiararne il trasporto e pagare un tributo doganale di 2 fr. per litro in eccedenza che verrà poi rimborsato al confine con l’Italia. Al link trovate maggiori informazioni sul trasporto delle merci.

Spero di non passare qualche guaio scrivendolo ma noi abbiamo barato dichiarando solo 5 bottiglie di vino e non abbiamo avuto problemi. Fondamentalmente non avevamo voglia di perdere tempo ma non so se lo rifarei!
Per non parlare di marmellate e foie gras incastrasti in valigia. Che delinqueltelli che siamo!

 

SPOSTARSI IN ALSAZIA

Gli spostamenti sono molto comodi e le strade sono ottime. L’autostrada A35 attraversa l’intera regione ed è gratuita.
A meno che non abbiate una gran fretta vi suggerisco di utilizzare le strade secondarie che vi consentiranno di godere maggiormente del paesaggio.
Il percorso lungo la strada del vino è molto suggestivo e diventarà parte integrante del viaggio.
Ci siamo spesso ritrovati su strade strette che corrono tra le vigne avvolte da una leggera nebbiolina ed è stato veramente emozionate. Si incontra pochissima gente quindi potrete fermarvi a fare delle fotografie o semplicemente a godervi l’atmosfera. In fondo il bello dei road trip è proprio questo!

Cicogne di Hunawihr in Alsazia

Le cicogne di Hunawihr

 

DOVE SOGGIORNARE

Le possibilità sono come sempre varie. Personalmente ho preferito hotel centrali e caratteristici, in puro stile alsaziano.
In realtà gli alberghi moderni qua non sono tantissimi, quindi la scelta è stata pressoché obbligata ma ne siamo stati molto felici.

A Strasburgo invece l’offerta è più ampia.
Il suggerimento è di trovare una struttura nella Grand Île o appena fuori; i prezzi sono un po’ più alti ma avrete tutto a portata di mano.
Potersi muovere a piedi senza fare chilometri sarà un bel vantaggio, soprattutto in inverno.
Nell’itinerario che pubblicherò nei prossimi giorni troverete tutti gli hotel in cui abbiamo soggiornato.
Vi suggerisco infine di definire 3 o 4 tappe in cui soggiornare: cambiarete frequentemente hotel ma gli spostamenti in auto saranno molto brevi e renderà meno faticoso il viaggio.

Alsazia hotel

La camera del nostro hotel a Obernai

 

COSA MANGIARE IN ALSAZIA

La duplice anima alsaziana si fa sentire soprattutto in cucina dove i sapori e le tradizioni della cultura francese e tedesca si incontrano armonicamente.
In base alla mia esperienza posso però dire che in tavola la Germania prevale un po’, per la gioia di Marco!

I pezzi forti sono la Choucroute, un ricco piatto a base di crauti stufati e carne di maiale (salsicce, pancetta e zampine) e il Baeckeoffe, uno stufato di carni varie cotte nel Riesling o nel Pinot Blanc, ovviamente a km0. Il maiale è la carne più utilizzata: stinco e costine sono davvero ottimi.
Buonissime la Flammekueche o tarte flambée, una specie di pizza sottilissima condita con panna acida, cipolla e pancetta ma proposta in molte varianti. Era il nostro piatto del mezzogiorno e ho imparato a farla anche a casa!
Se vi piace il formaggio provate il Munster, il puzzolentissimo (ma buonissimo) formaggio prodotto nell’omonima cittadina. Sulla tarte flambée è davvero incredibile.
Noi ne abbiamo comprate diverse forme, stagionate e non, da portare in Italia; vi lascio immaginare il profumino che c’era in macchina!

Il modo migliore per assaporare questi piatti è fermarsi nelle tipiche taverne alsaziane, le winstubs, caratterizzate da ambienti rustici e accoglienti.

Cosa mangaiare in Alsazia
Decisamente francese è, invece, il foie gras; io lo adoro e quando lo vedo non posso rinunciarvi, con grande senso di colpa nei confronti delle povere oche 🙁
Qui si mangia quello buono: di oca e di anatra (oie o canard), il primo più delicato, il secondo dal sapore più deciso. Il migliore è quello entier, ricavato da uno o due pezzi di fegato; decisamente più economico il bloc de foie gras, realizzato da diversi pezzi di fegato emulsionati insieme.
Al ristorante provate il filetto al foie gras, un po’ caro ma vale la spesa. Oh mamma… mi brontola lo stomaco mentre scrivo!

Noi ne abbiamo fatto scorta a Ribeauvillé al negozio Comptoir Gourmand. Vincent, un giovane ragazzo in negozio che parla anche un po’ italiano, ci ha spiegato tutte le differenze tra i patè, consigliandoci anche abbinamenti con vini e marmellate. Il sito internet non c’è più quindi spero non abbia chiuso perchè era un vero paradiso… Provate a cercarlo e fatemi sapere.

Una chicca che vi consiglio e di cui abbiamo fatto incetta sono le marmellate. Ottime a colazione e spettacolari in accompagnamento ai formaggi. Provate quella al Pinot Nero o al Gewurztraminer. Vi segnalo quelle di Christine Ferber, sono buonissime e confezionate con molta cura, come quelle delle nonne. Possono essere acquistate anche online.

Il vino ovviamente è uno dei prodotti più tipici della zona ma ve ne parlerò in seguito.
Di tradizione tedesca invece la birra, davvero eccezionale.

Un consiglio per quando sarete al ristorante: non prendete troppi piatti perché le porzioni alsaziane non hanno nulla a che vedere con le nostre. Come sempre io e Marco i primi giorni all’estero facciamo proprio gli italiani, ordinando antipasto, primo e secondo, trovandoci poi in apnea a fine cena. Un piatto principale a persona sarà più che sufficiente e magari riuscirete  a tenervi uno spazietto per il dolce.

 

CAPODANNO IN ALSAZIA

Partendo nel periodo delle vacanze di Natale vi ritroverete, come noi, a dover organizzare il Capodanno.
È una festa che io e Marco detestiamo abbastanza: questa necessità di divertirsi più del solito mi ha sempre infastidito e come sempre è una trappola commerciale. Ecco perchè cerchiamo sempre di partire in questo periodo!

Se il vostro obiettivo è fare i bagordi e tirare l’alba cambiate destinazione: Strasburgo a parte, l’Alsazia è un concentrato di piccoli paesini in cui la vita notturna si conclude verso le 21.30 di sera!
La notte di San Silvestro non fa eccezione: molti ristoranti addirittura chiudono per godersi la festa con famigliari e amici e i pochi locali aperti sono presi d’assalto.
Vi raccomando quindi di organizzarvi per tempo magari prenotando un tavolo dall’Italia, prima di partire.

Noi abbiamo trascorso il capodanno a Riquewihr; non avevamo grandi aspettative, pensavamo a una cenetta romantica a due, ma non abbiamo trovato un buco 🙁
Quando sono in viaggio nulla mi scoraggia e per rimediare mi sono inventata un cenone casalingo, allestito sulla scrivania della nostra camera!
Pochi ingredienti: foie gras, un’ottima bottiglia di vendages tardives, due baguettes, qualche antipastino pronto trovato in un negozio di gastronomia, salamini, formaggi locali e dolcetti tipici comprati nel pomeriggio in un mercatino. Niente panettone o pandoro!
Ci siamo accontentati di piatti, posate e tovaglioli in carta ma, siccome nelle mie cene un pizzico di stile non può mancare, abbiamo acquistato i tipici bicchieri da vino alsaziano, dei piccoli calici con stelo verde.
E allo scoccare della mezzanotte abbiamo brindato con del Cremant!
È stato un capodanno molto romantico, forse tra i più belli che abbia festeggiato!

 

Capodanno in Alsazia Capodanno in Alsazia

 

IL VINO IN ALSAZIA

Siamo stati in Alsazia a Natale ma come vi ho detto il nostro obiettivo originario erano i vini e le cantine alsaziane, il fiore all’occhiello della regione, a cui non abbiamo rinunciato.

Le vigne alsaziane si stendono sulle colline ai piedi dei monti Vosgi, a un’altitudine compresa tra i 200 e i 400 metri.
I vitigni coltivati sono sette, tanti per una zona così piccola: il Sylvaner, il Pinot Blanc, il Riesling, il Muscat, il Gewurztraminer, il Pinot Gris e il Pinot Noir.
Nonostante queste uve siano largamente presenti anche in Italia il vino che ne deriva è decisamente diverso e particolare, tanto che farne il paragone significherebbe sminuirli.

Tre sono le Denominazioni di Origine Controllata della zona:

  • AOC Alsace, che garantisce l’autenticità del terroir alsaziano e le tecniche di produttive originali;
  • AOC Alsace Grand Cru, denominazione a cui sono ammessi solo il Riesling, il Muscat, il Gewurztraminer, il Pinot Gris. Possono essere prodotti solo in 51 terroir delimitati e rispondono a criteri di qualità molto rigidi;
  • AOC Cremant d’Alsace: sono le bollicine d’Alsazia, prodotte secondo il metodo classico.

Vigneti alsaziani

In Alsazia sentirete parlare anche di Vendages tardives e di Selections Grains Noble.
I primi derivano dalle uve dei vitigni ammessi per i Grand Cru che vengono però lasciate a maturare in vigna, anche per settimane dopo la vendemmia; gli altri derivano da una selezione di acini colpiti dalla Botrytis cinerea, una muffa nobile che si sviluppa grazie al particolare clima alsaziano, caratterizzato da nebbie notturne e giornate soleggiate.
Entrambe le denominazioni sono caratterizzate da un alto grado zuccherino e da un aroma complesso e davvero unico (per dirla in parole povere sono vagamente assimilabili ai nostri passiti).
L’abbinamento di questi vini non è semplicissimo ma per dirvene uno facile provate un Vendages Tardives con il fois gras!

 

Se siete arrivati fino a qui significa che siete pronti a partire per un indimenticabile viaggio in Alsazia. Per avere qualche consiglio sulle tappe più interessanti leggete anche il mio itinerario di viaggio tra mercatini di Natale e vino: ne vedrete delle belle!


 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su Pinterest

Viaggio in Alsazia Alsazia viaggio on the road Alsazia organizzare il viaggio

 


34 Comments
  • elena
    Inserito il 09:12h, 24 Novembre Rispondi

    Grazie per questo articolo, sto meditando da un po’ di organizzare un viaggetto da quelle parti, una settimana come dici tu, però vorrei organizzarlo con tutti i crismi, come si dice qui, perché avrò 2 bambini con me e non voglio diventi un tour de force. L’idea sarebbe quella di atterrare a Basilea, fermarci un giorno lì, che dovrebbe valerne la pena, e poi proseguire con auto a noleggio…aspetto dunque il tuo itinerario!

    • Federica
      Inserito il 17:38h, 24 Novembre Rispondi

      Elena ci sto lavorando! Il problema è che ho fatto così tante tappe che non riesco ad arrivare alla fine 🙁
      Comunque hai ragione, bisogna prendersela con calma altrimenti più che una vacanza diventa una tortura!

  • Marina
    Inserito il 09:18h, 24 Novembre Rispondi

    Ma che belle foto! Mi hai fatto venire voglia di partite subito!

    • Federica
      Inserito il 17:44h, 24 Novembre Rispondi

      Grazie Marina! Prepara i bagagli allora 🙂

  • Stefania Ciocconi
    Inserito il 09:28h, 24 Novembre Rispondi

    Sarei pronta sì a partire!! Deve essere una regione bellissima con paesini caratteristici e colline coltivate a vigneti che un po’ mi ricordano le nostre zone

    • Federica
      Inserito il 17:44h, 24 Novembre Rispondi

      Sì Stefania, ci sono dei paesi che sembrano finti tanto sono belli. Hanno una cura per i dettagli davvero incredibile…

  • Paola
    Inserito il 10:32h, 24 Novembre Rispondi

    Cos’è quella bevanda terribile della prima foto??? Io mi aspettavo solo vino e fois gras da questo post ahahahh

    • Federica
      Inserito il 17:41h, 24 Novembre Rispondi

      Paola, come terribile? Erano buonissime! Certo non proprio dietetiche ma tanto la dieta si comincia a gennaio 🙂
      Comunque quelle le abbiamo prese in autogrill in Svizzera! Hanno una marea di queste schifezze golose a cui non so resistere…

  • maria
    Inserito il 11:01h, 24 Novembre Rispondi

    L’ Alsazia è una di quelle regoni francesi che spero di visitare al più presto. Grazie per questa dettagliata descrizione.

    • Federica
      Inserito il 17:42h, 24 Novembre Rispondi

      Grazie a te Maria! Sentivo sempre parlare bene della Francia, tutta, e in effetti ora che l’ho girata un po’ (sono stata anche in Bretagna) devo dire che merita la sua fama.

  • Robi
    Inserito il 15:58h, 24 Novembre Rispondi

    Una splendida meta in wishlist!

    • Federica
      Inserito il 17:41h, 24 Novembre Rispondi

      Vero Robi! Vale proprio la pena farci un giro 🙂

  • Veronica
    Inserito il 18:12h, 24 Novembre Rispondi

    Che bella l’Alsazia ci sono stata parecchi anni fa con i miei genitori e vorrei tanto tanto tornarci.. direi che quest’articolo me lo salvo 😉

    • Federica
      Inserito il 19:02h, 24 Novembre Rispondi

      Veronica, tornaci! Basta andare in un periodo dell’anno diverso per vederla in modo completamente nuovo!

  • Raffaella
    Inserito il 18:33h, 24 Novembre Rispondi

    Quanta bellezza! 😉 Ho preso appunti e salvato l’articolo…..la Francia, Parigi a parte, mi manca

    • Federica
      Inserito il 19:01h, 24 Novembre Rispondi

      Raffaella anche io ho sempre associato la Francia a Parigi. È una città splendida, ci mancherebbe, ma è un mondo a parte. Alsazia e Bretagna mi hanno aperto un mondo… tutto da scoprire!

  • Roberta
    Inserito il 07:37h, 28 Novembre Rispondi

    Grazie per le dritte! L’Alsazia mi ispira molto. Complimenti per la memoria poi: io non so se riuscirei a ricostruire tutto con questa fedeltà

    • Federica
      Inserito il 17:29h, 28 Novembre Rispondi

      Grazie Roberta! In effetti il viaggio lo avevo ben chiaro in mente ma scrivere è sempre più difficile e un po’ di fatica l’ho fatta 🙂

  • Bruna Athena
    Inserito il 12:51h, 01 Dicembre Rispondi

    Sono stata in Alsazia, tantissimo tempo fa: Strasburgo. Mi colpì tantissimo!

    • Federica
      Inserito il 19:19h, 01 Dicembre Rispondi

      In effetti è tra le città più belle!

  • Sandra
    Inserito il 10:08h, 02 Dicembre Rispondi

    Io ci sono stata in inverno per i mercatini di Natale e l’ho trovata incredibile, nonostante quell’anno non ci fosse neve. Io però ho soggiornato in Germania, a Friburgo,. Comunque tante info, molto interessante!

    • Federica
      Inserito il 18:53h, 02 Dicembre Rispondi

      Purtroppo nemmeno io ho trovato la neve però era bellissima comunque!

  • Zineb
    Inserito il 16:56h, 15 Dicembre Rispondi

    Ciao bellissima,
    questo articolo è una bomba!
    Stavo giusto pensando di prendermi un paio di giorni a Pasqua e di fare il giro dell’Alsazia o della Provenza ma questo post mi ha conquistata e mi ha messo subito le idee chiare.
    Con queste foto qua fatte di buon cibo, paesaggi meravigliosi, paesini caratteristici…. Mi hai rubato il cuore!

    • Federica
      Inserito il 20:04h, 15 Dicembre Rispondi

      Anche la Provenza è molto bella ma tra le due io preferisco l’Alsazia… Assomiglia alla Bretagna e i villaggi di entrambe sono davvero da fiaba.

  • Nadia
    Inserito il 11:07h, 26 Marzo Rispondi

    Salve. Ho apprezzato molto le indicazioni su Alsazia e Strasburgo. Sto pensando di partire per Pasqua in auto. Partendo da Arezzo e volendo spezzare, quale tappa intermedia mi consiglia? .

    • Federica
      Inserito il 11:09h, 26 Marzo Rispondi

      Ciao Nadia!
      Grazie, mi fa molto piacere 🙂

      Urca, da Arezzo è proprio lunga!
      Per spezzare più o meno a metà potresti fermarti a Milano o a Como, entrambe molto belle anche se diverse.
      Oltre Como c’è solo la Svizzera: non so il tuo budget ma è davvero carissima quindi la eviterei!
      Purtroppo non conosco le altre tappe sul percorso quindi non saprei cos’altro consigliarti…

      Buon viaggio e vedrai che regione meravigliosa!

  • Francesca
    Inserito il 00:13h, 20 Novembre Rispondi

    Ciao!
    Volevo chiederti se la notte di San Silvestro facessero degli spettacoli pirotecnici in piazza a Strasburgo.
    Bellissimo articolo

    • Federica
      Inserito il 09:55h, 20 Novembre Rispondi

      Ciao Francesca, purtroppo non so esserti d’aiuto perché non avendo trascorso la notte di San Silvestro a Strasburgo non ho esperienza diretta. In generale posso dirti che in Francia prediligono gli spettacoli luminosi, con delle proiezioni davvero meravigliose, rispetto ai fuochi. In ogni caso sono sicura che sarà bellissimo!

      Mi spiace non poterti aiutare di più 🙂

  • Anna - Quelli che sono curiosi
    Inserito il 17:32h, 11 Febbraio Rispondi

    L’Alsazia è una regione che ci è rimasta nel cuore con i suoi canali e le caratteristiche casette …. Nel leggere il tuo articolo mi è ritornata la nostalgia di quei posti che abbiamo anche noi raccontato con tante foto nel nostro blog. Dobbiamo tornarci.

    • Federica
      Inserito il 10:09h, 14 Febbraio Rispondi

      Ciao Anna! Ti capisco bene perché anche a me piacerebbe moltissimo tornare e magari vederla in una stagione diversa. È una regione davvero stupenda 🙂

  • ilaria
    Inserito il 16:42h, 21 Settembre Rispondi

    ciao, andrò tra natale e capodanno a colmar … hai per caso visitato il castello dell’haut koenigsbourg? io ero indecisa se girare con le escursioni tipo getyourguide o civitas oppure affittare un auto. Ho paura di trovare la neve per le strade

    • Federica
      Inserito il 17:51h, 21 Settembre Rispondi

      Ciao Ilaria! Vedo ora il tuo messaggio ma ci siamo già risposte su Instagram. Spero di esserti stata di aiuto 🙂

  • Raffaella
    Inserito il 10:05h, 07 Settembre Rispondi

    Ciao , sto pensando anche io di organizzare a dicembre un giro per la strada dei vini , è fattibile quindi pur non essendo il periodo non proprio adatto ? Nei giorni festivi 24/25 dicembre , c’era qualche cantina aperta ? Grazie

    • Federica
      Inserito il 18:04h, 07 Settembre Rispondi

      Ciao Raffaella!
      In Alsazia è sempre “stagione dei vini” quindi vai tranquilla! Ovviamente in inverno le vigne sono secche ma il paesaggio è comunque bellissimo. Per quanto riguarda le cantine io ne ho visitate parecchie perché molte sono nei paesini e ci passi davanti semplicemente passeggiando. Il 24 e 25 dicembre sono giorni di chiusura un po’ per tutto, ma nei giorni subito prima o dopo sono aperte. Ti consiglio di guardare il sito dell’ente del turismo che dovrebbe avere il calendario dettagliato oppure contattare direttamente le cantine. Buon viaggio!

Vuoi lasciare un commento?