Il treno del Foliage in Valle Vigezzo

Sul treno del foliage

Il treno del Foliage in Valle Vigezzo

Salite a bordo del Treno del Foliage, un treno storico che vi condurrà dalla Val Vigezzo fino in Svizzera, passando per incantevoli borghi di montagna. Scoprite con me le migliori fermate!


ULTIMO AGGIORNAMENTO: SETTEMBRE 2023

Mi duole ammetterlo, ma è arrivato l’autunno. Le giornate si accorciano, l’aria si fa più frizzante, le foglie cadono dagli alberi e si tingono di giallo e rosso.
È tempo di foliage… Per me una delle poche note positive di questa stagione (le altre sono il vino rosso e la cioccolata calda!).
Per ammirare i colori dell’autunno non serve andare lontano, basta aprire la porta di casa; ma se volete fare un viaggio che vi consenta di immergervi completamente nel foliage autunnale e nelle sue calde tonalità vi suggerisco di salire a bordo di un treno molto particolare soprannominato proprio “Treno del Foliage”.

Già sentito? Beh, se non lo conosceste ve lo racconto io.

Foglie secche

Passeggiate d’autunno

 

Il treno del Foliage in Valle Vigezzo

Il cosiddetto Treno del Foliage si chiama, in realtà, Vigezzina-Centovalli e per chi frequenta la Valle Vigezzo da sempre, come me, è una vera e propria istituzione. Non c’è bambino vigezzino (o quasi, perché mi sun de Milan!) che non abbia fatto questo piccolo viaggio insieme a mamma, papà o nonni almeno una volta durante la propria infanzia.
Per molti vigezzini veri, quelli che in Valle ci vivono, il Centovalli è anche la “strada per l’ufficio” perché questa è una zona di confine e i frontalieri che ogni giorno vanno in Svizzera per lavoro sono tantissimi.
Il treno Vigezzina-Centovalli si chiama così perché parte da Domodossola e, attraversando la Valle Vigezzo e le Centovalli, conclude il suo tragitto a Locarno, in Svizzera.
Conoscerete sicuramente Domodossola perché è là “D” tutti gli italiani, e Locarno per il suo famoso festival; meno conosciuto è ciò che sta nel mezzo!

Il percorso del Treno del foliage

Il percorso del Treno del foliage. Credits: VigezzinaCentovalli

 

La linea Vigezzina-Centovalli: un po’ di storia

La Vigezzina-Centovalli è una linea ferroviaria abbastanza antica, inaugurata nel 1923 e, insieme a quella del Bernina, è tra le ultime ferrovie rimaste in Italia a scartamento ridotto, cioè con delle rotaie più strette rispetto alla norma.
Un’altra caratteristica che la accomuna a quella del Bernina è di essere una ferrovia di frontiera, perché congiunge Italia e Svizzera. Il  percorso, completamente immerso nella natura, è molto suggestivo e in soli 52 chilometri attraversa ben 83 ponti e 31 gallerie. Mica male, vero?

Oggi è nota per essere un’attrazione turistica, ma la Vigezzina è prima di tutto un’importante opera sia in termini ingegneristici che sociali.
A lanciare l’idea di questo collegamento tra i due Paesi  fu, alla fine del 1800, il sindaco di Locarno Francesco Balli. La sua fu una grande intuizione, ma difficile da realizzare, tanto che tra il dire e il fare passarono anni e persino una guerra. Alla fine, precisamente nel 1923, svizzeri e vigezzini riuscirono a portare a termine quest’impresa, opera dell’ingegnere svizzero Giacomo Sutter, che portò nuova linfa alla sviluppo della Valle Vigezzo.

 

Perché “Treno del Foliage”

A valerle questo soprannome è la natura rigogliosa che accompagna l’intero percorso del treno, in cui si alternano campi, pascoli e moltissimi alberi che nella stagione autunnale avvolgono completamente le vetture creando delle suggestive e coloratissime gallerie naturali.
Come immaginerete dalle foto io ci sono sempre stata in estate, ma è proprio durante il periodo autunnale, tra ottobre e novembre, che viene rilasciato un biglietto particolare che consente ai turisti di usufruire anche di una serie di sconti presso i negozi e le strutture presenti sul percorso.
Per avere maggiori informazioni riguardo a sconti e tariffe vi rimando al sito ufficiale della Vigezzina-Centovalli dove potrete anche acquistare i biglietti.
Badate, però, che il treno è attivo tutto l’anno e che ogni stagione ha il suo fascino (magari evitate l’estate perchè gli alberi sono così folti da coprire il paesaggio circostante!).

AGGIORNAMENTO 2023: Il biglietto non offre più sconti o riduzioni.

Il Treno del Foliage: quando andarci?

La risposta può sembrare ovvia, ma aggiungo questo paragrafo a seguito delle numerose domande che ogni anno ricevo da voi lettori e che ritengo meritino un chiarimento.
Dunque, quando andare sul treno del Foliage? Beh, ovviamente in autunno per godervi i magici colori autunnali!
Quello che però in molti non sanno è che la ferrovia Vigezzina-Centovalli è attiva tutto l’anno perché non è una semplice attrazione turistica, bensì un treno vero, usato ogni giorno da vigezzini e non per spostarsi in Svizzera.
Ma allora perché sui giornali si legge che la vendita dei biglietti apre il tal giorno (cambia ogni anno) e dura per un mesetto circa?
Semplicemente perchè quello è il periodo di punta, il più affollato e anche il più costoso!
Non preoccupatevi, dunque, se non riusciste ad acquistare i biglietti in quei giorni specifici e, anzi, il mio consiglio è di prenderli prima di quelle date, perché troverete comunque i colori autunnali e potrete apprezzarne la bellezza con molta più calma!
Viaggiare fuori dalle date clou è anche la soluzione migliore per chi decide di spalmare il viaggio in due giorni: durante il “periodo foliage” è, infatti, consentito fare una solo fermata intermedia durante le tratte di andata e ritorno, mentre solitamente è permessa una fermata intermedia per tratta (quindi una verso la Svizzera e una durante il ritorno in Italia).
E ovviamente non sottovalutate anche le altri stagioni: non troverete i colori dell’autunno, ma le bellezze del nostro territorio saranno sempre lì ad aspettarvi!

Le migliori fermate del Treno del Foliage

Il percorso dura circa due ore (4 tra andata e ritorno), quindi potrete regalarvi questa esperienza anche in giornata. In questo caso vi suggerisco di fare una fermata intermedia a Santa Maria Maggiore e un giretto a Locarno prima di ripartire.
La scelta migliore però è quella di dedicare al Treno del Foliage almeno un weekend per poter visitare alcuni dei numerosi borghi sul percorso solitamente trascurati.
Perché, siamo onesti: il viaggio è bello, ma senza fare fermate, a mio parere, ha poco senso!
Ecco dunque quelle che, secondo me, sono le fermate migliori del Treno del Foliage.

Le fermate del treno Vigezzina-Centovalli

Le fermate del treno Vigezzina-Centovalli
Credits: VigezzinaCentovalli

 

Domodossola

Per noi quasi-Vigezzini Domodossola è sempre stata una città di servizio, se così possiamo definirla, quella dove si va per fare la “spesa grossa” nei grandi supermercati, andare al cinema, fare shopping e cose del genere.
In questi anni, però, la città è molto cambiata, sono state realizzate diverse opere di riqualificazione e rinnovo che l’hanno resa un vero gioiellino, quindi vi consiglio caldamente di dedicarle almeno qualche ora!
Il suo centro storico è raccolto e molto suggestivo e la meravigliosa Piazza del Mercato, circondata dalle antiche case e piena di locali carini è il posto perfetto in cui fermarsi per un aperitivo.
A Domodossola si trova anche il Sacro Monte Calvario, un luogo patrimonio UNESCO, tra l’altro molto affascinante in autunno proprio per i colori della natura circostante.
Se volete regalarvi un pranzo o una cena speciali vi consiglio caldamente il ristorante Atelier. Una stella Michelin, piatti belli e sempre buonissimi, ambiente sofisticato, ma molto gioviale: è il mio ristorante preferito in Valle!

 

Coimo

Frazione del comune di Druogno, Coimo è un piccolo borgo di montagna caratterizzato da antiche abitazioni in pietra, molte delle quali sapientemente restaurate e riportate al loro antico e genuino splendore. Il paesino è circondato da prati, campi e boschi di faggi e castagni, che in autunno si tingono di sfumature di colore. Molto carina anche la Chiesa di Sant’Ambrogio, poco fuori dal centro storico, e l’Oratorio della Beata Vergine, posto su una terrazza da qui so gode di una bellissima vista sulla valle sottostante.
In ottobre si tiene anche la tradizionale Castagnata Coimese: le ultime edizioni sono state annullate causa COVID, ma rimango fiduciosa per il futuro!
Una volta qui assaggiate anche il pane nero di Coimo, un pane rustico che deve il suo colore scuro alla farina di segale, oggi vera specialità locale e buonissimo anche nella versione dolce con uvette e noci!

 

Santa Maria Maggiore

Cuore della Valle Vigezzo, Santa Maria Maggiore è una fermata che non potete perdere!
La conosco da quando sono nata; l’ho vista con il sole, con la pioggia e con la neve. L’ho guardata con gli occhi curiosi di bambina, quelli annoiati di adolescente e quelli smaliziati della maturità e ancora oggi la sua genuina bellezza riesce a stupirmi e a scaldarmi il cuore.
E se io vi sembrassi troppo di parte, fidatevi del Touring Club che l’ha premiata con il titolo di Bandiera Arancione.
Oltre a girovagare per il paese vi consiglio di fare un salto al Museo della Spazzacamino (gli Spazzacamini qui sono figure molto importanti) e alla Casa del Profumo. A proposito, sapete che l’Acqua di Colonia è nata qui?
Le cose da fare e vedere a Santa sono molte, troppe per scriverle qui, ma le troverete nell’articolo dedicato a Santa Maria Maggiore: dategli un’occhiata!
A Santa fanno anche tantissimi eventi a cui potrete partecipare guardando il calendario sul sito del turismo.

 

Malesco

Malesco è un borgo che ho snobbato in gioventù – per noi ragazzini era lontano da raggiungere a piedi – e che ho riscoperto da “patentata” perchè c’erano nuovi locali per la sera.
Ma è in età adulta che ho cominciato ad apprezzarne la bellezza: Bandiera Arancione dal 2007, è un piccolo borgo che racconta di un tempo passato, con sinuose viuzze strette dalle antiche e pittoresche case vigezzine, a cui angoli si affaccia qualche vigezzino curioso! Qui si trova anche l’Ecomuseo Regionale ed Leuzerie e di Scherpelit (della Pietra Ollare e degli Scalpellini) e l’Accademia dei Runditt, un’associazione che ha lo scopo di tutelare i runditt, una specialità della Valle Vigezzo simile ad una cialda a base di farina ed acqua e condita con burro e sale (una vera delizia!).
Malesco è anche la porta di accesso al Parco Nazionale della Val Grande, la più grande riserva naturale d’Europa, raggiungibile attraverso la Valle Loana, un luogo perfetto per fare una passeggiata nella natura e una strada stupenda con i colori del foliage autunnale.

 

Re

Re è l’ultimo paese prima della vicina svizzera. È un piccolo borgo costruito attorno al suo celebre santuarioIl paese in sé per sé non è un granché, ma ve lo segnalo per il suo santuario dedicato alla Madonna del Sangue. Un edificio religioso di dimensioni straordinarie, soprattutto rispetto a quelle del piccolo paese. Il Santuario di Re fu eretto a seguito del miracolo avvenuto nel 1494 e da allora è diventato un importante simbolo di fede, capace di attirare ogni anno migliaia di fedeli che vengono qui in pellegrinaggio.
Io ci sono tornata l’estate scorsa dopo anni – da bambina ci andavo spesso con i miei nonni – ed è stato uno shock perché me lo ricordavo completamente diverso, ma è comunque molto bello e vale la pena visitarne anche gli interni.
Se non aveste voglia di fermarvi a Re riuscirete comunque a vedere l’imponente mole del Santuario a anche a bordo del Treno del Foliage.

 

Locarno

Rispetto ai piccoli borghi che si incontrano lungo la tratta della Vigezzina-Centovalli Locarno, ultima fermata del Treno del Foliage, è forse la più “cittadina” e anche la più famosa grazie al suo Festival del Cinema.
Affacciata sul Lago Maggiore e circondata dalle montagne, è un città interessante anche se l’ho sempre trovata una città con poca personalità.
L’ultima volta che ci sono stata era estate, faceva un caldo torrido e il festival del cinema la occupava completamente; ci sono comunque diversi eventi anche in autunno, come l’Autunno Gastronomico del Lago Maggiore e Valli, che possono renderla più interessante e, se il tempo lo consente, fatevi anche una passeggiata sul lago Maggiore.
Se decideste di trascorrere qui qualche ora vi consiglio anche una passeggiata nel Parco delle Camelie (che però dà il suo meglio in primavera) e di prendere la funicolare per Orselina che conduce al Sacro Monte della Madonna del Sasso da cui potrete godervi uno splendido panorama sul lago.

Non posso darvi consigli sulle altre fermate svizzere perchè non le conosco, ma sul sito della ferrovia trovate qualche informazione.

 

Il suggerimento extra

Volete una dritta da “local”?  Visitate Craveggia!
Craveggia NON è una fermata del treno (infatti non la troverete suggerita in altri post sul Treno del Foliage) ma… c’è un ma! 😜
La Vigezzina, infatti, parte da Domodossola, ma nulla vieta di cominciare il vostro viaggio in treno da Santa Maria Maggiore e, arrivando fino a qui con la vostra auto, potrete raggiungere in 10 minuti questo borgo davvero incredibile.
Sapete cosa rende famosa Craveggia? I suoi tetti!
Craveggia infatti è un dedalo di viuzze strette su cui affacciano le vecchie (e super scenografiche) case tradizionali vigezzine con i caratteristici tetti in beola: un borgo poco conosciuto, ma davvero suggestivo!
Da non perdere anche il Tesoro di Craveggia, custodito all’interno della Chiesa parrocchiale dedicata ai SS. Giacomo e Cristoforo, che raccoglie oggetti preziosi accumulati nel corso dei secoli grazie agli acquisti della Chiesa e alle donazioni degli abitanti di Craveggia emigrati all’estero.

 

Informazioni pratiche

Pe tutte le informazioni pratiche riguardo a orari e tariffe vi rimando al sito della Vigezzina-Centovalli dove troverete altre notizie utili su eventi e promozioni di cui potrete usufruire.

Per il momento, non mi resta che augurarvi buon viaggio! E fatemi sapere nei commenti se conoscevate già questo treno e se ci sono altre attività o destinazioni così “famose” per il Foliage 🙂


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Valle Vigezzo: il Treno del foliage Viaggio sul Treno del foliage Treno Centovalli valle Vigezzo


32 Comments
  • Michele B.
    Inserito il 09:26h, 03 Ottobre Rispondi

    Segnalo info “ovvia”: si passa il confine di stato quindi ci vuole documento di identità, altrimenti la gita è rovinata! Ciao.

    • Federica
      Inserito il 19:29h, 03 Ottobre Rispondi

      Bravo Michele! Mi sono dimenticata di scriverlo perchè lo davo per scontato nonostante io stessa, anni fa, sia andata in Svizzera senza documenti! Per fortuna non ci hanno controllato al confine altrimenti avrei passato la giornata in autostrada tra le due dogane!

  • Anna Di
    Inserito il 09:17h, 05 Ottobre Rispondi

    Bellissimo questo itinerario d’autunno., non sapevo ci fosse il treno del Foliage! L’ autunno mi mette sempre tristezza,perchè inizia il freddo, anche se settembre e ottobre sono i mesi perfetti per girare (anche in Italia) e soprattutto vedere paesaggi unici, con tutte le sfumature del giallo, marrone e verde. Se vuoi vedere un paesaggio pazzesco, devi venire in Veneto, in provincia di Belluno. Salutami questi colori e questi panormai Federica, io qui sono ad inizio primavera 🙂

    • Federica
      Inserito il 15:07h, 05 Ottobre Rispondi

      Finalmente un’altra che soffre per l’inizio dell’autunno! Non fraintendermi, non gioisco per la tua infelicità 🙂 ma sembrano tutti così entusiasti che credevo di essere l’unica “strana”!
      Ma dove sei per essere all’inizio della primavera? In ogni caso sappi che ti invidio!

  • sandra
    Inserito il 13:26h, 05 Ottobre Rispondi

    Ma che cosa meravigliosa! Per me è anche comodo visto che non abito troppo distante dal lago Maggiore, vedrò di organizzarmi nei prossimi weekend o magari in settimana, secondo te è fattibile?
    Stupendo davvero.

    • Federica
      Inserito il 14:58h, 05 Ottobre Rispondi

      Ciao Sandra, se riesci a farlo in settimana moooolto meglio!
      Nei weekend c’è sempre molta più gente e anche muoversi in treno per fare le foto diventa più difficile…
      Sappimi dire se ti è piaciuto!

  • Elisa
    Inserito il 18:17h, 05 Ottobre Rispondi

    Oh. mio. Dio. vuoi dire che io ho preso questo trenino svariate volte senza saperlo!? Da anni vado in montagna a Santa Maria Maggiore e (a parte che vedere queste foto mi ha fatto uno strano effetto, pensavo fosse un paesino totalmente sconosciuto) e ho assistito a questo fenomeno a quanto pare! Beh, che dire, grazie per avermelo fatto scoprire!

    • Federica
      Inserito il 18:23h, 05 Ottobre Rispondi

      Ma davvero vai in Valle Vigezzo??? Probabilmente ci siamo anche viste
      Comunque dai, se sei di zona non puoi non conoscerlo! Devi assolutamente recuperare…

  • Zucchero Farina in viaggio
    Inserito il 02:37h, 06 Ottobre Rispondi

    Ne ho sentito parlare ma non ho mai percorso questa tratta. Anche a me dell’autunno piacciono le foglie, i piatti tipici ed il vino, adoro anche il tepore del camino ai primi freddi

    • Federica
      Inserito il 11:13h, 06 Ottobre Rispondi

      Ahaha, anche io amo i camini! Bisogna sempre trovare i lati positivi nelle cose, anche quando sono pochi 🙂

  • Sylvié
    Inserito il 06:56h, 06 Ottobre Rispondi

    Io adoro viaggiare in treno e questo itinerario sembra veramente bello e interessante, me lo segno. Grazie per tutte le informazioni utili

    • Federica
      Inserito il 11:11h, 06 Ottobre Rispondi

      Ottimo! Io invece non lo amo per niente ma a volte faccio un’eccezione!

  • Marina
    Inserito il 16:10h, 14 Ottobre Rispondi

    Ciao, che tu sappia sul treno c’è il vagone ristorante? Grazie per la risposta. Marina

    • Federica
      Inserito il 12:20h, 16 Novembre Rispondi

      Marina la tu domanda mi ha messo in crisi perchè non ci ho fatto caso! In treno si mangia così male che non mi viene neanche in mente 🙂
      Il vagone ristorante sono certa che non ci sia perchè è un treno piccolo; che non ricordo è se ci sia un servizio bar o se semplicemente passino con i carrelli… A memoria direi di no ma purtroppo non ho trovato indicazioni precise.
      La prossima volta starò più attenta 🙂

  • Francesca | Chicks and Trips
    Inserito il 18:11h, 19 Ottobre Rispondi

    Ora il foliage è davvero molto di moda, ma non sapevo che avessero fatto addirittura un treno per goderselo tutto, in Val Vigezzo! E dalle foto, sembra anche molto interessante il contorno, mi segno tutto perché mi piacerebbe davvero fare un’esperienza del genere

    • Federica
      Inserito il 11:39h, 23 Ottobre Rispondi

      Ciao francesca! Beh, sicuramente non è nato con quell’intento però il paesaggio è molto bello quindi “sfruttarlo” anche in questo senso è stata una idea molto valida!

  • Giulia M.
    Inserito il 11:35h, 09 Novembre Rispondi

    Mi salvo l’articolo, è un’idea stupenda per un fine settimana! Grazie davvero per il bell’articolo ** Soprattutto ora voglio visitare Craveggia, mi avevi già catturato con le altre foto ma lì proprio non c’è storia, quella scattata d’inverno è da fiaba.

    • Federica
      Inserito il 20:04h, 09 Novembre Rispondi

      Grazie Giulia!
      Sono felice di averti fatto scoprire qualcosa di nuovo 🙂
      Per me la Valle Vigezzo merita più di una visita e possibilmente in tutte le stagioni! E nonostante da ragazzina l’abbia snobbata perchè volevo fare le vacanze lontana dai genitori adesso che sono un po’ cresciuta ho ricominciato ad apprezzarla per i suoi borghetti e per i suoi paesaggi. Craveggia e Santa sono i più famosi ma se decidi di andarci dimmelo e te ne suggerisco altri da non perdere!
      La saggezza della maturità 🙂

  • Maria Teresa
    Inserito il 22:23h, 16 Novembre Rispondi

    Io ho passato le vacanze estive, natalizie e talvolta anche quelle pasquali prima a Craveggia, poi nella località chiamata Siberia e infine a Santa Maria Maggiore sin da quando mia mamma era in mia attesa. Chissà quante volte ci siamo incrociate! Da anni non salgo più per motivi personali, ma alla fine di ottobre ho voluto prendere il trenino del foliage. Io amo l’autunno, i suoi colori e i suoi sapori… “Autunno? Un ricercato vestirsi a festa prima di dirsi addio. È così pieno di speranza questo gesto inutile che viene da credere nelle foglie: la fine è solo un confine.” (Alessandro D’Avenia)
    Ricordo il freddo della neve vigezzina e il vin brulè bevuto per le strade, l’amica del cuore con cui passare tutte le giornate, la bancarella davanti alla libreria dove ho lasciato il cuore.
    E, come fosse un segreto da conservare gelosamente, sapere perfettamente che non è Santa Maria Maggiore il luogo migliore dove soggiornare, malgrado le attrattive e l’estetica, ma Craveggia, dove il sole scalda il paese sino a pomeriggio inoltrato, quando a Santa Maria (noi la si chiama così…..ora va di moda chiamarla “Santa”) il sole è solo una pallida presenza.
    E che dire dell’ovovia che portava alla Piana: un mezzo spartanissimo per risalire la montagna! Ora farebbe sorridere e magari anche intimorire.
    Quanti ricordi!

    • Federica
      Inserito il 11:35h, 22 Novembre Rispondi

      Cara Maria Teresa, che bello trovare altre amanti della Valle Vigezzo!
      Per me è proprio un posto del cuore e leggere il tuo commento mi ha riportato con la memoria alla mia infanzia, quando trascorrevo lunghi periodi in Valle con i miei nonni.
      Tante cose sono cambiate da allora: io, la mia famiglia e la Valle stessa e ogni volta che torno provo sempre un mix di gioia, malinconia e nostalgia di persone, cose e luoghi che ora non ci sono più.
      Ma credo sia normale… Altrimenti non sarebbe un posto del cuore!
      Comunque ci saremo incontrate di sicuro perchè la mia casa è proprio in Siberia!
      Grazie per aver condiviso qui i tuoi ricordi 🙂

  • Mammewanderlust
    Inserito il 09:16h, 03 Febbraio Rispondi

    Da ragazzina ho preso questo treno molte volte x andare a trovare i miei compagni vigezzina. Abitavo a Domodossola ma non l’ho mai visto come un treno panoramico.. ora abito vicino al lago Maggiore ed è da tanto che vorrei fare questa esperienza!.. graxie x le info

    • Federica
      Inserito il 12:03h, 03 Febbraio Rispondi

      Ah! Ma allora sei anche tu una quasi local come me!
      Anche io l’ho preso tante volte da bambina per andare in Svizzera con i miei nonni ma nemmeno io lo consideravo un treno panoramico…era solo un mezzo di locomozione e il vero obiettivo ai tempi erano i centri commerciali svizzeri! Mi piacevano da morire 🙂
      Poi si cresce e le prospettive cambiano 🙂

  • Piero
    Inserito il 22:10h, 21 Giugno Rispondi

    Ho compiuto i miei primi otto compleanni anni 50/60 in agosto a Druogno, ritorno adolescente a Prestinone e poi da giovane a Druogno, prima cotta e primo amore che bello, il filo continua, anni 90 mi arriva su un piatto una casa a Prestinone conciatissima ma poi ristrutturata bellissima che felicità e poi continua ma nessuno capisce …..

    • Federica
      Inserito il 20:50h, 23 Giugno Rispondi

      Ma dai, che bella storia! Dobbiamo organizzare di incontrarci! Anche io ho casa proprio lì in Siberia 🙂 Tra l’altro in questi giorni mi sto trasferendo lì per sfuggire al clima milanese 🙂
      Mi piace sempre scoprire quanto sia piccolo il mondo…

  • Piero
    Inserito il 03:44h, 24 Giugno Rispondi

    Ciao Federica, si mi piacerebbe incontrarci ma in questo momento sono in Valle D’Aosta, lavoro qui (La Thuile) , questa è una altra storia te la racconterò, ma devo salire in Vigez non so quando e ti avviserò per me è sempre una boccata d’aria pura ciao.

    • Federica
      Inserito il 16:16h, 24 Giugno Rispondi

      Molto volentieri!

  • Valeria
    Inserito il 15:49h, 04 Ottobre Rispondi

    Bellissima guida e ottimi consigli! brava 🙂
    Mi sai dire quali settimane sono le migliori per godere al massimo del foliage e ammirare i colori più rossi?

    • Federica
      Inserito il 11:14h, 05 Ottobre Rispondi

      Ciao Valeria e grazie di cuore per il tuo apprezzamento.
      Quest’anno ho la sensazione che l’autunno tardi ad arrivare perché è ancora tutto molto verde.
      Io ti consiglierei di aspettare almeno la metà di ottobre per andarci: in generale il periodo migliore è a cavallo tra ottobre e novembre.
      Comunque, in questi giorni sono a Milano, ma a partire da venerdì tornerò in Valle; se vuoi, quando hai in mente di andare, scrivimi prima su Instagram, così ti aggiorno in diretta sulla situazione colori 🙂

  • valeria
    Inserito il 14:00h, 12 Settembre Rispondi

    buongiorno, una domanda, ma come si puo organizzare come logistica se si vogliono fare piu fermate e suddividere il tutto in due giorni? il biglietto si acquista andata e ritorno ma non importa l’orario? chiedo perchè volevamo dedicare un weekend ma i biglietti usciranno prossima settim ana e non volevo trovarmi impreparata grazie!!1

    • Federica
      Inserito il 15:12h, 14 Settembre Rispondi

      Buongiorno Valeria!
      Approfitto del tuo commento e spiegare meglio come funziona il treno del foliage perché c’è un po’ di confusione!
      Il treno c’è tutto l’anno ed è sempre prenotabile, quindi puoi andarci quando vuoi e non solo nel periodo 14 ottobre-11 novembre (sono le date 2023).
      Quello è il periodo di punta, in cui è più difficile trovare i posti, è necessaria la prenotazione e la tariffa è più alta, quindi il mio consiglio è di andarci prima del 14 ottobre, tanto i colori hanno già cominciato a cambiare. L’unico problema è che gli orari dei treni oltre il 30 settembre si sapranno solo il 18 settembre a causa di lavori sulla linea, ma una volta pubblicati nulla ti vieta di andarci i primi giorni di ottobre e goderti il treno senza la folla!
      Se vuoi “spalmare” il viaggio in due giorni potrai acquistare il biglietto con il ritorno nel giorno successivo e scegliere di fare una sosta al giorno (durante il periodo del treno del foliage, invece, è consentito fare una sola fermata nei due giorni).
      Spero di averti chiarito le idee e buon viaggio!

  • Marta
    Inserito il 15:56h, 13 Settembre Rispondi

    Ciao Federica!
    Quanti begli spunti!
    Info: panoramicamente qual è la tratta più suggestiva?
    Grazie mille!

    • Federica
      Inserito il 14:20h, 14 Settembre Rispondi

      Ciao Marta! Sai che non ho capito la domanda… La tratta è una sola quindi la percorrerai per intero sia all’andata che al ritorno.

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