Escursione al Lago Devero e alla diga di Codelago
ilItinerario panoramico che attraversa il Parco Naturale Veglia e Devero, passando per la Piana di Devero e l’abitato di Crampiolo, fino a giungere al meraviglioso Lago di Devero e alla diga di Codelago.
Il Lago Devero è uno dei gioielli più preziosi che l’area protetta del Parco Naturale Veglia Devero custodisce e anche uno dei miei preferiti tra i tanti laghi presenti nelle valli dell’Ossola. È un grande bacino artificiale che incanta e stupisce per la natura selvaggia e le imponenti montagne che lo circondano, per il colore intenso e cristallino delle sue acque, per la sua forma irregolare e per la variegata flora alpina che si incontra lungo la strada.
L’escursione al Lago Devero è una delle più classiche della Valle Antigorio ed è meta di numerosi turisti sia in estate che in inverno. Il percorso semplice e in gran parte molto agevole, il moderato dislivello e la presenza di diversi luoghi in cui sostare e rifocillarsi, la rendono adatta a ogni tipo di camminatore; l’unica cosa da tenere presente è la sua lunghezza, soprattutto in caso abbiate bambini al seguito.
Io amo questo itinerario per la varietà del percorso che alterna tratti di mulattiera a più stretti sentieri nel bosco che in alcuni punti diventano esili e impervie tracce tra le rocce, aggiungendo così un pizzico di adrenalina alla camminata, e per i panorami mozzafiato paragonabili a quelli del grande nord.
Forse sto esagerando? Lascio giudicare a voi!
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Ecco cosa troverai in questo articolo:
Escursione al Lago Devero: dati tecnici
Difficoltà: media. Non ci sono difficoltà tecniche, ma bisogna fare attenzione ai tratti detritici sulla sponda alla destra orografica del lago soprattutto in presenza di bambini
Lunghezza: 13 km (anche se il mio iWatch ne ha calcolati 16)
Dislivello positivo: 365 m.
Tempo di percorrenza: 3,5/4 ore
Attrezzatura consigliata: scarponi da trekking e abbigliamento da montagna
Punti di ristoro: diversi agriturismi e ristoranti nei centri abitati
Copertura telefonica: assente in molte parti del percorso
Escursione al Lago Devero: itinerario dettagliato
Dalla Piana del Devero a Crampiolo
Come quasi tutti i trekking al Devero il punto di partenza è Devero Località Ai Ponti. Da qui si prosegue per Crampiolo, il delizioso gruppo di baite posto a 1767m. di altitudine. Per raggiungerlo ci sono due sentieri alternativi: il sentiero invernale e quello estivo.
Il primo attraversa la piana del Devero, passa per la borgata di Cantone, risale fino all’incantevole lago delle Streghe giungendo poi a Crampiolo.
Io sono solita percorrerlo al ritorno e salire, invece, dal sentiero estivo, una strada in gran parte lastricata che attraversa i boschi per giungere a Crampiolo. È chiamato “sentiero estivo” perché in inverno è vietato a causa del rischio valanghe.
Tempo di percorrenza, dislivello e lunghezza sono i medesimi: rispettivamente 30 minuti, 165 metri e 2,5 km circa. Il mio consiglio è di farne uno all’andata e l’altro al ritorno per vederli entrambi e cambiare paesaggio.
Non mi dilungo oltre su questo tratto perchè ne ho già parlato in un precedente articolo. Se siete alla ricerca di una gita semplice e bei paesaggi potreste anche accontentarvi di questa prima parte.
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Da Crampiolo alla Diga di Codelago
Una volta giunti a Crampiolo troverete subito le indicazioni per il Lago Devero e la Diga di Codelago che si raggiungono risalendo le pareti del Montorfano, il promontorio che domina su Crampiolo e sul lago. Anche in questo caso avrete due possibilità.
La più comune è proseguire lungo la strada che attraversa le baite di Crampiolo seguendo la segnaletica (H00 Lago Devero – 20 min.) e risalire il Montorfano sul versante ovest che vi condurrà al coronamento della Diga di Codelago.
Noi, invece, abbiamo imboccato la strada che passa alle spalle delle baite di Crampiolo, risale il Montorfano sul lato est e conduce alla “dighetta”, il coronamento più basso della diga. Il motivo della nostra scelta è che ci è stato consigliato da uno dei ristoratori della zona, ma col senno di poi, vi suggerisco di optare per la prima alternativa, che vi risparmierà un po’ di fatica durante il periplo del lago.
In ogni caso la distanza da percorrere è più o meno uguale e il percorso si sviluppa in ripida salita su una strada in gran parte lastricata. Questo tratto è molto agevole, ma è quello in cui si concentra tutto il dislivello di questo piccolo trekking (circa 100m. in meno di un chilometro).
Nell’immagine sotto trovate evidenziati i due percorsi alternativi.
Giro ad anello al Lago Devero
Se seguirete il senso di marcia del mio itinerario raggiungerete in breve la Dighetta, punto da cui comincia il periplo del lago che percorrerete in senso antiorario.
Il primo tratto, che costeggia la sinistra orografica del lago, si sviluppa quasi in piano su un’ampia e agevole strada sterrata, posta in posizione rialzata rispetto alle acque del lago che risultano poco visibili. Questa è la sola parte poco panoramica dell’intera escursione al Lago Devero, ma non preoccupatevi perchè la natura vi ripagherà con un’altro spettacolo: la fioritura dei rododendri. Il lago è infatti circondato da un fitto bosco di larici immersi in un sottobosco di rigogliose piante di rododendri e mirtilli che in primavera sono un vero tripudio di fiori dai colori sgargianti.
La vista comincerà poi ad aprirsi sul lago e alla vostra destra la fitta vegetazione lascerà il posto a ripide pareti di roccia solcate da rivoli d’acqua e cascatelle che attraverserete senza fatica fino a incrociare il Rio della Salta il cui attraversamento in quel periodo era inagibile. Per aggirare l’ostacolo si scende al livello dell’acqua dove una spiaggetta naturale offre anche l’opportunità di fare una piacevole sosta godendosi la bellezza del paesaggio.
A questo punto il sentiero cambia diventando una stretta pista che corre quasi a pelo d’acqua all’ombra dei larici. La traccia è sempre agevole e ben evidente e procede praticamente in piano fino a giungere alla fine del lago.
Qui lo spazio si apre e si incrocia il Rio Pianboglio che dall’omonimo lago sfocia nel Devero. È possibile raggiungere anche questo laghetto alpino seguendo il sentiero H00 con una deviazione di circa 20 minuti (questi i tempi indicati dai cartelli).
Noi, invece, superiamo il rio passando sul ponticello in legno che lo attraversa e ci spostiamo sulla riva destra del Devero.
Da qui la vista sul lago è straordinaria ed emozionante mentre, alla nostre spalle, domina la Punta d’Arbola che segna il confine naturale con la Svizzera.
Ci incamminiamo lungo la sponda destra del lago che in questo tratto attraversa in ripida salita una zona detritica in cui il sentiero sembra perdersi. Rincuorati dalla presenza di alcuni segnavia dipinti sui massi riprendiamo un po’ di quota facendoci strada tra le rocce, attraversiamo il ponte sul Rio di Valdeserta e dopo un alcuni tratti leggermente esposti ci addentriamo in una fitta macchia di larici, al termine della quale riusciamo finalmente a vedere lo sbarramento della diga di Codelago e la casa dei guardiani.
Se anche voi avete dei cani questo è il momento perfetto per liberarli e concedergli un bagno rinfrescante nella acque blu del lago Devero. Tra l’altro l’ampia spiaggia a pelo d’acqua è molto invitante anche per noi umani!
Dalla diga di Codelago a Crampiolo
Giunti al coronamento della diga potrete finalmente tirare un sospiro di sollievo perchè le vostre fatiche sono quasi finite. Da qui, infatti, parte la strada lastricata che in ripida discesa conduce fino ai verdi pascoli che precedono il paese di Crampiolo. Questo è anche il percorso che potrete fare in inverno, ovviamente muniti di ciaspole, per ammirare questo meraviglioso lago ammantato di bianco!
Una volta giunti a Crampiolo potrete rifocillarvi con un succulento piatto di polenta e selvaggina o con i rinomati formaggi che potrete degustare e acquistare all’Agriturismo Crampiolo.
Infine, per chiudere in bellezza questo lungo e super panoramico trekking al Lago Devero, potrete passare dall’incantevole Lago delle Streghe e da lì imboccare il sentiero invernale che vi riporterà senza fatica e sempre in discesa alla piana del Devero.
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La diga di Codelago
La diga di Codelago fu tra le prime costruite durante quella che viene definita la “colonizzazione idroelettrica” dell’Ossola.
Venne eretta tra il 1908 e il 1912 e poi sopraelevata tra il 1921 e il 1924, portando all’innalzamento di 20 metri del preesistente lago naturale, uno dei più grandi dell’Ossola.
Si tratta di una diga a gravità, come molte altre nella zona, e crea un bacino di 16 milioni di metri cubi d’acqua. La sua particolarità sta nello suo doppio sbarramento, interrotto dal piccolo rilievo del Montorfano, posto tra i due coronamenti.
Il nome Codelago deriva dall’espressione dialettale lac d’co d’lag cioè “lago in capo al lago”, che identificava un gruppo di baite ubicate sulla riva settentrionale. La dighetta, lo sbarramento più piccolo a est del Montorfano, è detta diga della Forcoletta.
Come arrivare all’Alpe Devero
L’Alpe Devero si trova in valle Antigorio, nel Verbano Cusio Ossola e fa parte del grande Parco Naturale Alpe Veglia e Alpe Devero.
Per raggiungerla in auto dovrete seguire le indicazioni per Baceno/Val Formazza e, una volta giunti nel centro di Baceno, proseguire sulla strada comunale verso Devero.
Sono stati predisposti diversi parcheggi a pagamento che troverete sulla strada. Il primo che si incontra, dove vedrete lo sbarramento, è molto lontano dal punto di inizio di tutte le escursioni. Vi suggerisco, quindi, di proseguire fino all’ultimo che è il silos coperto, ubicato a due passi dall’Oratorio di San Bartolomeo, dove iniziano le passeggiate.
La tariffa giornaliera è aumentata molto, arrivando a costare 10€ a cui bisogna aggiungere una maggiorazione di 2€ per il silos.
In luglio e agosto è fondamentale arrivare molto presto al mattino o prenotare il parcheggio alla “modica” cifra di 5€.
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