Diavolezza: idromassaggio ad alta quota!

Diavolezza: esperienze uniche nel cuore dell'Engadina

Diavolezza: idromassaggio ad alta quota!

Avete mai provato l’ebrezza di un idromassaggio a 3.000 metri di altitudine? Sulla cima della Diavolezza potrete immergevi in una Jacuzzi, circondati dallo scenario alpino dell’Engadina.


Vi ho già parlato del mio viaggio sul treno del Bernina e anche di come organizzare un weekend in questo magico pezzettino di Svizzera così vicina alla nostra Italia.
Oggi voglio raccontarvi di un’esperienza particolare e indimenticabile che ci siamo regalati tra quelle montagne: un idromassaggio a 3.000 m di altitudine!
L’idea è nata grazie al suggerimento di Francesca, autrice di Spiccando Volo, che l’ha proposta nell’articolo di #amicidiblog a tema San Valentino. Con quel post volevo suggerirvi qualche idea per trascorrere un weekend romantico e questa ha immediatamente conquistata anche me!
Dovete però sapere che io non festeggio mai San Valentino per questioni di principio derivanti da dispiaceri adolescenziali quindi le idee romantiche le sfrutto in altri momenti meno simbolici.
L’occasione, in questo caso, è stata il compleanno di Marco, il 27 gennaio: ho preparato le valige per entrambi e senza dargli alcun indizio sulla destinazione l’ho caricato in treno a Milano e l’ho fatto scendere a Tirano dove abbiamo preso il treno del Bernina.

Se avete anche voi in programma un giro sul treno del Bernina non perdetevi una sosta sul Diavolezza: è una delle più belle fermate della linea e quella che sto per raccontarvi è un’esperienza che difficilmente dimenticherete!

 

Diavolezza: la vista dalla funivia

Diavolezza: la vista dalla funivia

L’esperienza di un idromassaggio a 3.000 m di altitudine

Fare un idromassaggio non è una cosa così straordinaria e a mio parere nemmeno così goduriosa (io preferisco i massaggi!) ma a rendere questa esperienza unica e suggestiva saranno la neve e le montagne circostanti.
La “tinozza” idromassaggio si trova infatti sulla terrazza panoramica del Rifugio Berghaus, ubicato a 3.000 m di altitudine proprio sul cocuzzolo della vetta Diavolezza, nel cuore dell’Alta Engadina.
Difficile descrivere a parole la vista che vi aspetta: davanti ai vostri occhi vi si parerà una scenario da favola dominato dagli imponenti ghiacciai del Piz Palü e del Bernina che circondano un’ampia valle di un bianco immacolato su cui volteggiano corvi nerissimi.
È un paesaggio essenziale in cui si ha la sensazione di essere sospesi tra cielo e terra e guardare le vette di quelle montagne così da vicino è stata una grande emozione. E, tutt’intorno, quel silenzio ovattato che solo la neve sa creare interrotto dal gorgoglio dell’acqua e dal suono stonato dei corvi.
Rilassatevi, riempitevi i polmoni di quell’aria frizzante e rarefatta e provate a contare le infinite sfumature di colore che il riflesso del sole crea sulla neve bianchissima.

 

Nell'idromassaggio al Berghaus Diavolezza

Eccoci in ammollo tra i vapori dell’acqua a 41°

 

Storie di amori leggendari sulla Diavolezza

L’idromassaggio in alta quota è un’esperienza particolare e romantica di per sé ma qui il romanticismo si respira nell’aria!
Si racconta, infatti, che su queste montagne si sia consumata una storia d’amore romantica e struggente, che definirei la versione svizzera di Romeo e Giulietta!
La leggenda narra che qui un tempo vivesse Teresa, una bellissima ragazza perdutamente innamorata del pastore Aratsch.
Il padre di Teresa però, non ritenendo il povero Aratsch all’altezza della sua splendida figlia, impedì il loro matrimonio condannandoli all’infelicità. Il giovane, però, non si perse d’animo ed emigrò all’estero in cerca di fortuna e quando finalmente ci riuscì tornò da Teresa per sposarla e coronare il loro sogno d’amore.
Ma la giovane donna non riuscì a sopportare la lontananza del suo amato e morì di crepacuore prima del suo ritorno; Aratsch allora, distrutto dal dolore, partì nuovamente rifugiandosi tra le montagne senza fare più ritorno.

Diavolezza: la vista dalla funivia

Diavolezza: la vista dalla funivia

Quando anche Aratsch morì, il fantasma di Teresa, che si aggirava su quelle stesse montagne, percepì la sua dipartita e urlò disperatamente “Mort ais Aratsch, Mort ais Aratsch!” (Aratsch è morto!), un lamento che ancora oggi riecheggia tra le montagne.
Da allora, pare che gli uomini e i cacciatori che incontravano il fantasma di Teresa se ne innamorassero e la seguissero rapiti dalla sua bellezza e che lei, indispettita e fedele al suo primo amore, li facesse precipitare nel vuoto.
L’eco del suo lamento diede poi il nome al Morteratsch, mentre da lei, definita la Diavolessa delle montagne, prese il nome la vetta del Diavolezza.

Diavolezza: esperienze uniche nel cuore dell'Engadina

La vista dall’idromassaggio sui ghiacciai

 

Come organizzare una giornata a Diavolezza

Il primo consiglio che mi sento di dare è di mettere in conto un’intera giornata per fare questa esperienza. L’idromassaggio in sé dura un’ora, ma bisogna aggiungere i tempi per arrivare e tornare e l’orario in cui la Jacuzzi sarà disponibile. L’ideale è quindi abbinare questa esperienza ad un viaggio sul treno del Bernina da fare in due giorni come ho fatto io; pensare di fare tutto in un solo giorno è davvero difficile.
Vediamo quindi come fare per organizzare al meglio questa esperienza.

Arrivare a Diavolezza

Per raggiungere Diavolezza è necessario utilizzare la funivia: se state viaggiando sul treno del Bernina scendete alla fermata Bernina Diavolezza che vi lascerà a pochi passi dalla partenza della funivia. Da Tirano il tragitto dura un’ora e mezza.
Il biglietto di andata e ritorno della funivia è abbastanza caro (a partire da 36 CHF A/R) ma, credetemi, ne vale la pena.
In inverno ci sono corse ogni 20 minuti e l’ultima è alle 16.30. Ecco gli orari.
Le cabine sono molto grandi e ospitano circa una trentina di persone. Essendo completamente di vetro vi consiglio di accaparrarvi un posto vicino alle vetrate per godervi l’incredibile panorama: bianco a perdita d’occhio, interrotto solo da qualche pino e da minuscoli e colorati sciatori che sfrecciano sulle piste ai vostri piedi.
Si parte da 2.093 m. di altitudine e si arriva a 2.978 m., un salto di quasi 1.000 metri in circa 10 minuti!

Panoramica dalla funivia del Diavolezza

Panoramica dalla funivia del Diavolezza


Jacuzzi a 3.000 metri di altitudine: come funziona?

  • Il servizio costa 29 CHF a persona e compresa nella tariffa vi verrà assegnata anche una camera d’appoggio per cambiarvi e asciugarvi, mentre per lavarvi potrete usare i bagni comuni del rifugio.
  • Vi verranno consegnati anche teli in spugna, ciabatte e accappatoi. Nel caso abbiate dimenticato a casa il costume potrete noleggiarlo per 5 CHF.
  • La tinozza si trova sull’angolo esterno della terrazza panoramica del rifugio e benché la definiscano un’area riservata non ci sono divisori e qualche curioso sbircerà sicuramente. Nulla di grave ma se mettessero almeno un paravento sarebbe molto più intimo.
  • La Jacuzzi contiene comodamente fino a tre o quattro persone ma non so se sia consentito l’accesso a più di due; in ogni caso è un servizio privato quindi non correrete il rischio di trovarvi con degli estranei!
  • Il tempo a vostra disposizione è di un’ora; noi ce ne siamo andati due minuti prima perchè sono una timidona ma teoricamente un cameriere dovrebbe arrivare a portarvi l’accappatoio per evitarvi il congelamento che abbiamo rischiato noi!

Come prenotare il vostro idromassaggio

Essendoci una sola vasca idromassaggio vi consiglio di prenotarla con qualche giorno di anticipo.
La prenotazione può essere fatta contattando direttamente il Rifugio Berghaus Diavolezza tramite mail o telefonicamente (+41 81 839 39 00 – berghaus@diavolezza.ch).
Io avevo scritto in inglese ma potete usare anche l’italiano perchè lo parlano benissimo.

Indicate la vostra preferenza di orario anche se è più probabile che dobbiate adeguarvi a quello che vi propongono loro.
Tenete sempre in considerazione gli orari della funivia e del treno che dovranno ovviamente combaciare.

Jacuzzi a Diavolezza: quando andare?

Direi in ogni stagione ma secondo me l’inverno ha un fascino particolare.
Certo è più difficile distinguere i ghiacciai che sono completamente innevati ma, se avrete la fortuna di trovare una bella giornata di sole come noi, lo scenario sarà davvero da togliere il fiato (in tutti sensi vista l’altitudine).

E non fatevi spaventare dal freddo! Percorrere i quattro o cinque metri che separano la tinozza dal rifugio, indossando solo il costume da bagno, può essere un deterrente, ma una volta dentro il freddo passerà immediatamente e anzi, di tanto in tanto, sentirete il bisogno di uscire dall’acqua per il caldo.
Figuratevi che io ho fatto fatica a entrare perchè l’impatto con l’acqua a 41° non è piacevolissimo, (povere aragoste!) ma in pochi minuti vi acclimaterete e starete benissimo.
La vera sofferenza è l’uscita, non posso negarlo. Saranno solo pochi attimi in cui però rimpiagerete la vostra scelta!
Marco si è eroicamente offerto di uscire per primo e portarmi l’accappatoio ma, tremante per il freddo e con i piedi bagnati, nella fretta è scivolato rischiando di cadere nella neve in costume da bagno… sembrava Fantozzi! Peccato non avere avuto a portata di mano la macchina fotografica 🙂

 

La tinozza idromassaggio sulla terrazza del Berghaus Diavolezza

Ecco Marco appena entrato e in fase di riscaldamento!

 

Cosa fare sulla Diavolezza oltre all’idromassaggio?

La mia giornata sul Diavolezza è stata di puro relax ma sono molte le esperienze uniche che queste montagne possono offrire.
Gli amanti dello sci potranno contare su diversi impianti di risalita e chilometri di piste immerse in uno scenario paradisiaco. Parlando di esperienze uniche provate la Glüna Plaina (luna piena in romancio), la discesa serale con gli sci durante le notti di luna piena. Sul sito ufficiale trovate il calendario con i prossimi eventi.
Gli escursionisti potranno dedicarsi a lunghe passeggiate, escursioni, arrampicate e strade ferrate sui ghiacciai, sia in estate che in inverno.
E dopo le fatiche della giornata potrete gustarvi una cena con piatti tradizionali al “Bellavista”, il ristorante panoramico del rifugio Berghaus Diavolezza dove potrete anche trascorrere la notte.

Trascorrere due giorni su queste montagne è stata un’esperienza straordinaria e l’immagine delle cime innevate mi rimarrà per sempre nel cuore.
E voi ci siete già stati? Raccontatemelo nei commenti!

Sciare a Diavolezza in Engadina

Le piste da sci arrivano proprio alla terrazza del ristorante del rifugio Berghaus

I comprensorio sciistico di Diavolezza, Corvatsch e Legalb

Le aziende che gestiscono gli impianti di Diavolezza, Corvatsch e Legalb si sono unite in un comprensorio che a ben ragione si definisce “Scenario alpino da favola”.

 


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2 Comments
  • valentina
    Inserito il 23:31h, 14 Dicembre Rispondi

    Ciao!
    Io più che dirti che questi tuoi e racconti mi sono utilissimi perché sto cercando di creare anche io un regalo a sorpresa vorrei chiederti se per caso sei a conoscenza del pacchetto del trenino rosso +una notte al rifugio Diavolezza.
    Come la vedi? È realmente è un rifugio con camere e bagni in comune?

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